martedì 29 luglio 2008

Quello che il Teatro fa meglio

E' passato un pò di tempo dalla partita che ha sancito la fine della stagioner calcistica 2007/2008, ma ancora non ho fatto recapitare (con posta prioritaria a carico del destinatario) le mie considerazioni su quella che è stata l'ennesima dimostrazione di efficienza e autorevolezza.
Mi riferisco a quello che è successo a tavola, ovviamente.
Il responso del campo è stato, ancora una volta, diverso, e mi accingo, con il consueto stile, a descrivere gli eventi agli assenti, nonchè a rinfrescare la memoria ai presenti che non avessero ben compreso l'esatto svolgimento degli eventi.
Partita senza molta storia, come, purtroppo, spesso ultimamente ci succede, con una Finanza Creativa che termina il campionato in crescendo, dopo aver sofferto il periodo successivo alle festività natalizie.
La forza fisica, la compattezza tattica, la qualità tecnica dei vari Zebra71, Core de Roma, Cic32, Airone e Peppe Oraora non ha lasciato molto scampo ai Nostri, che hanno cercato con il solo Vasco di replicare, mentre gli altri arrancavano in preda al delirio causato da mancanza endemica di ossigeno al cervello.
Il 9 a 5 finale va addirittura largo ai nostri, che, ad un certo punto si trovano addirirttura sul 2 a 9.
Per chi conosce i Canarini, però, non v'è bisogno di spiegare che la rimonta onorevole finale non è stata regalata, ma è stata frutto di vero Orgoglio Teatrale, dato che fino all'ultimo minoti, la Finanza Creativa, come da suo costume (infame) non ha regalato nulla.
Ad addolcire una serata opaca, ci ha pensato Fiordello, che ha sfoderato un Terzo Tempo Romano d'eccezione, con un Bellini, antipasto di olive e salsicce affogate nel Sagrantino di Montefalco, rigatoni con la pajata e saltimbocca alla romana.
Standing Ovation.

Pagellone

Bebo (C): L'ossigeno è quello avanzato dal precedente match. Salva la serata con i due assist per il Coach, ma cicca 75.452 palloni. 5-

Plotino: in ombra rispetto alla prestazione della settimana precedente, forse temuto e, conseguentemente, marcato un pò più stretto. 5,5

Vasco: il migliore (e questo non vi stupirà). 6,5

Luca: si salva nei primi due tempi, furoreggia nel terzo. 7,5

Marco: Sbaglia lo sbagliabile davanti al portiere, e ci mette anche un pò di non sbagliabile, per sovrappiù. 5

Considerazione finale:
Perchè ci ho messo così tanto per commentare? Saranno anche cazzi miei...

mercoledì 23 luglio 2008

tirare le file e tirare le orecchie


Ecco, tiriamo un po’ le fila della discussione.
Sono passati pochi giorni da quando un sedicente coach titolava il nuovo post “Stringiamoci a coorte”. I più lo interpretavano come un augurio e un invito a ritrovare quell’unità di intenti che permettesse di sentire la solidarietà dei compagni di squadra, e magari di muoversi in modo coerente verso la porta avversaria.
Il giorno dopo l’ultima battaglia della stagione tutti si aspettavano un baldanzoso post dal titolo VITTORIA FINALE!, a prescindere dal risultato. Ma questo grande gruppo deve ancora fare il salto di qualità finale: negare qualsiasi evidenza, narrare le gesta di cinque eroi del lunedì (non della domenica) e arrogarsi il titolo di imbattibili spartani.
Mai lavarsi i panni in Arno, invece, mai fare bastione comune contro le rosicate e i colpi bassi di Core de’Roma: bisogna farsi del male tra di noi. E così sia:

Pagellone apocrifo.

Plotino: il miglior bianco mai sceso sul centrale di Capo Peloro. Fermo restando che “el mejor blanco es el tinto”, questo è tutto il suo apporto. Per il resto, viola la sacralità del terzo tempo introducendo un elemento ad esso alieno, costringendoci così a parlare tutta la sera di calcio e mai di gnocca! Male, malissimo. In campo, l’ombra del prof non fa paura all’occidente, e nemmeno al meridione. La prossima volta che scende a Roma, schieriamo in campo Giorgia, peggio non andrà. n.c.
Vasco: basta saper leggere tra le righe delle sue parole (comunque troppe) per capire che prestazione ha messo su: la metà di quella del piede destro di Plotino. Correndo uguale (100 metri dorso). n.c.
Bebo: eroe invisibile della serata, almeno lui a correre ci prova (lo ha riportato solo un giornalista brasiliano, cui era arrivata la formazione con un refuso (Bebao). Tenta di arginare il torello avversario, ma gli manca la taurina della Redbull di mercoledì scorso. n.c.
Serusuke: alcuni meschini hanno definito la sua prestazione una delle migliori di sempre, ma poi non hanno avuto le palle di sostenerlo di fronte al coach. Senza le intuizioni di Zebra73 sarebbe stato incensato per una quadrupletta. Non trova collaborazione, ma solo le bestemmie di default dei suoi ex compagni (si parla di un trasferimento insieme a Mutu), ma mostra allarga il petto e il tackle lottando per 50 minuti cinque contro uno. Qualche amnesia difensiva quando l’ossigeno non ce la fa più a risalire al di sopra delle clavicole. n.c.
Luca: Credevamo che la sua performance pulita si fosse fermata al 30mo del primo tempo per la solita crisi atletica. Invece, stava solo raccogliendo le forze per l’ultimo sforzo, quello con i piedi sotto al tavolo, dove torna ai fasti di… della settimana scorsa, sempre gran gioco, con la forchetta. n.c.
Ivanhoe: si unisce generosamente alla tarda serata, assumendosi le sue responsabilità: doveva venì prima. n.c.

Con questo discutibile risultato si chiude una stagione di ombre lunghe e sprazzi di luce. Che l’estate porti consiglio a tutti, e un po’ di sano sesso ai più bisognosi (sic).














martedì 22 luglio 2008

PANTHEON DEL TM


Altri tempi, altri coach....
un uomo vero veramente: siamo nel 1956, l'URSS da un mese ha invaso l'Ungheria, ma gli Eroi sono lì a compiere il proprio dovere e schiantano gli avversari sotto la guida sapiente di questo Uomo, di questo Capitano, di questo Allenatore in campo...
un esempio per noi, per il Teatro, per i nostri (vostri) figli...

Io so' io...

Ripensando alla partita di ieri sera, il moto iniziale è stato quello di riconoscere, nella mia prestazione, quei prodromi del decadimento fisico (che sono, ad esempio, evidenti da un bel pezzo in Serusuke).
Qualità e quantità che solitamente vengono distribuiti dal Coach a piene mani, sono rimasti, ier sera, come frecce in faretra.
La prestazione dei Bruno's Devils ha praticamente annichilito ogni possibilità di costruzione di gioco mia e, di conseguenza dell'intiero Teatro.
Inutile rifugiarsi dietro le cappellate che sono rigorosamente compiute nei turni in porta, la sconfitta, benchè contenuta nel 7 a 4 finale, c'è stata, ed è stata più pesante di quanto l'aritmetica suggerisca.
Mi sono mangiato parecchi gol, ed anche in fase di rifinitura ho mancato di precisione (certo che però, le volte che il passaggio è arrivato a destinazione, è stato deturpato dalla scarsa vena degli altri Teatranti, non più brillanti del sottoscritto).
Siamo andati sotto sul due a zero e non siamo mai riusciti a risalire la china e la mia proverbiale leadership non è stata d'aiuto.
Poi però mi sono detto...
"Ma perchè mi devo giustificare davanti ai miei sottoposti?"
Ecco, perchè?
E allora tornate a lavorare e non rompete i coglioni.

Pagellone.

Bebo (C): La benzina è apparentemente finita e il fosforo ne risente. 5

Plotino: Dal mio punto di vista, il migliore. Segna 2 reti e riesce a dare un pò d'ordine. 6

Serusuke: Segna un grande gol, ma risente dell'età. 5,5

Vasco: Meriterebbe 5, ma gli dò 7.

Luca: Buona prestazione. Deciso e concentrato. 6-

lunedì 21 luglio 2008

La storia si ripete?

Nei Giochi olimpici era vietata la partecipazione delle donne, le quali, se scoperte, venivano scaraventate giù dalle pendici del monte Tipeo. Si racconta che una donna, certa Callipatira della stirpe dei Diagoridi, nel 404 a.C. riuscì, camuffandosi da uomo e spacciandosi per accompagnatore, a rimanere presso il figlio Pisonide in gara nella corsa. Quando Pisonide conquistò l’alloro olimpico la madre volle con un salto superare lo steccato per abbracciare il trionfatore. Nel salto però le vesti si lacerarono e fu così scoperta la sua identità. Ma i severissimi giudici resero questa volta omaggio all’amore di madre e perdonarono Callipatira. Tuttavia, da allora anche gli accompagnatori dovettero presentarsi nello stadio come gli atleti, cioè completamente nudi.

sabato 19 luglio 2008

Convocazioni per lunedì 21.07.2008

Fiduciosi nella buona fede dell'Airone e dei suoi sgherri, convinti che riuscirà ad allestire un team di tutto rispetto, adatto a fronteggiare l'urto frontale del Teatro con Coach e Capitano annessi, ci apprestiamo a schierare i nostri effettivi, per questo che potrebbe essere il Conflitto Finale, lo Scontro Decisivo, la Madre di Tutte le Battaglie.
Quest'infinito scontro di civiltà (o tra civiltà ed inciviltà, se volete) potrebbe terminare qui.
Riuscirà il Teatro ad imporre la Pax Romana, ad esportare un Vera Democrazia nell'animo di questi biechi canarini?
O dovremo convertirli uccidendoli, alla maniera dei nostri predecessori Conquistadores (con gesuiti annessi)?
Ecco, ad ogni modo, i Nostri Campioni:

Bebo (C)
Serusuke
Vasco
Fiordello
Doctor Death (sic)

mercoledì 16 luglio 2008

sacco dei lanzichenecchi


Più che la presa della bastiglia, sembrava la vigilia del sacco di Roma per il Teatro. Ma già in passato molti avversari hanno dovuto far fronte al piglio inaspettato dei nostri fabbroferrai del campo di calcetto; il manipolo di valorosi difende la rocca, rispondendo bordata su bordata alle scorribande dei lanzichenecchi gialloverdi, per poi cedere di misura nel finale. L’onore è salvo, l’esito finale dello scontro rimandato all’ultima giornata della stagione, lunedì 21 luglio, in costume da bagno e ciavatte.
Esonerato ancora Cic32, che viene spedito a notificare l’arresto a Del Turco, la formazione dei creativi è comunque temibile, e corredata di straniero che non potrebbe nemmeno scendere in campo, ma lo fa con scarpini di gommapiuma della Mecap, autoprodotti.
Iniziano da par loro i canarini: uno, due… e senza aspettare il tre, già hanno preso palla e fatto l’1-0, sotto lo sguardo attonito dei teatranti e dei loro numerosissimi fan sulle tribune; nessuno aveva capito che l’arbitro aveva fischiato il “via”. Breve consulto, l’Airone appoggia la tesi di Ibracadabra e i due si convalidano la rete.
Reazione rabbiosa del teatro, che assalta la casamatta avversaria, senza permettere per 15 minuti la minima sortita ai nemici. Meritato il pareggio, al termine del forcing asfissiante.
Il boccino torna fortuitamente in mano ai finanzierotti, che devono la propria verve alle invenzioni di Peppe Ora-Ora, mai visto in cotanto spolvero. Ma il 4-1 su cui si portano è assolutamente immeritato, e il lungo lavoro dei nostri gli fa risalire la china fino al 5-5. Con il Metronomo meno efficace del solito, Ibracadabra che si spalma già la crema solare, lo straniero a fare il lavoro sporco, Peppe miracoloso trova collaborazione nell’airone, che mette a disposizione dei suoi tutti e quattro gli arti (soprattutto quelli di sopra), e i due riportano la finanza a +3. I contendenti schiumano di fatica, da ora alla fine a ogni gol segnato ne corrisponde uno subito, ma il delta non viene più ricolmato dai Nostri. Si può perdere una battaglia, ma con l’onore salvo. Tutto rimandato dunque a lunedì prossimo, ultimo appuntamento di fuoco, con l’annunciato rientro di Runzaman.

Pagellone
Leo: corre, bestemmia poco per correre di più, e tanto serve alla squadra; buoni gli assist, incolpevole nelle conclusioni (mica è colpa sua se c’ha i piedi fucilati). 6 ½
Fiordello: bella maglietta. A parte questo, gioca da par suo e da par di Vasco si incazza, coprendo e concludendo bene, finché il cronometro gli ricorda che è stanco. Ci lascia un po’ nel finale. 6 ½
Lourencao: l’uomo in più, uno che col Teatro non c’ha niente a che fare, perché uno coi piedi buoni non si vede dall’ultima apparizione di Ivanhoe. Tiene in apprensione gli avversari e recupera tonnellate di palloni. Poi lo puntano e gli amputano una gamba in campo, niente di nuovo. Ma non basta e sul finale rientra in gioco. 8 ½
Serusuke: grande lavoro in copertura, fa fissare due sedute di analisi a Gigi, che oggi non passa. Si intende alla perfezione con Marco e Lorenzo, aprendo spesso bene il campo in avanti. Il piede, sempre quello è, ma una o due volte dentro la butta pure lui. 6 ½
Marco: sopra il rendimento medio in attacco, tira e segna poco, ma suggerisce moltissimo. In copertura… what’s copertura? 6 ½


Mercoledì allenamento segreto del teatro, per provare il colpo della palma vibrante, da applicare nella prossima e ultima tenzone stagionale. Appuntameto rimandato di una settimana dunque, sotto le mura del centrale. Estote parati, forse rientra anche... no comment.

lunedì 14 luglio 2008

14.7.08, quel che resta del teatro

Nell'anniversario della presa della Bastiglia, il manipolo di valorosi
pronti a difendere la fortezza del Tortretteste è ridotto all'osso.
Mentre la Finanza Creativa si presenta con l'Invincibile Armata, corredata di MisterX, proveniente dalle giovanili del Boca Juniors, Il Teatro è costretto a schierare il Mucchio selvaggio, ripescando lungo tutte le vie consolari glorie vecchie e nuove (meglio sarebbe stata Gloria di via Salaria). Non rispondono alla convocazione Plotino, il pavido meneghino, Bebo, sorriso smagliante come Pasta del Capitano, VASCO, promosso babysitter, Michele, bloccato al reparto bolliti; perfino Umberto, chiuso in un agguato dentro uno spogliatoio del centro commerciale Porta di Roma da Ibracadabra, mascherato da acquirente qualunque; e perfino Fabione, spedito per un'esercitazione aeronautica improvvisa nel bunker sardo di Macomer.
A nostra disposizione rimangono gli ultimi spartani, che venderanno cara la pelle trincerati nella rocca del TTT Coliseum:
moccoLeo (c) (cosaaa? Leo capitano? si!)
Marco la boa
Serusuke (c) (comeee? due capitani?, Si!, Prandelli docet)
Fiordello er pantofola
Lorenzo pantofola d'oro
Stimolati dalla probabile assenza di terzo tempo (sic), vedremo chi sarà costretto a issare bandiera bianca. Alla pugna

mercoledì 9 luglio 2008

Stringiamci a Coorte


L'anno volge al termine, Amici del Teatro, e tra poco si tireranno le fila.
E mentre se per Vasco e Serusuke (per opposti motivi) i giochi sono ormai fatti, per altri questi ultimi fuochi potrebbero significare la riconferma o l'ignominia (per poi essere comunque riconfermati, visto che siamo contati).
Stringete le fila, quindi, oh miei Bravi, e anche le chiappe, perchè il Coach vede, valuta, provvede e incapretta.
A lunedì (con Vasco in campo e, di conseguenza, la vittoria in pugno).

lunedì 7 luglio 2008

07.07.08, nemmeno la formazione

Sempre maggiore incertezza, mano a mano
che la stagione volge al desìo, avvolge la formazione del Teatro. Acqua, aria, terra fuoco e spirito: quali
saranno i cinque elementi, o soggetti,
sicuramente non calciatori, a scendere in
campo brandendo gli scarpini a mo' di clava e indossando la maglia più blasonata delle periferie
romane? lo spirito (di-vino) ci sarà, ma da solo non
basta a portare a casa il risultato. Sicuri solo gli assenti:
Leo, risucchiato dentro una delle sue avventure di inchiostro.
Ivano, ancora convalescente dopo la notte dei lunghi manganelli.
Mike the butcher, diventato il rognone della squadra.
Umberto, guardiano delle difese, chiamato a vegliare
su altri campi (elisi) .
Vasc.... coosa? manca pure il coach? nun se sa! nun se sa mai! si vedrà, si giudicherà, si rimaneggerà...

martedì 1 luglio 2008

giornata di rovescio

la polpa della serata
5. naturalmente, CLU della serata è il terzo tempo, e anche qui si avverte positivamente l’assenza del toscoumbro: piatti (tre) a base dell’essenza del pesce: all’antipasto cubano-norvegese, con l’immancabile monito e crostino di focacciaburrosalmoneaffumicato (NON di Ikea come i maligni hanno commentato), seguono linguine ai ricci e pesce al forno in crosta di patate. Quelle due bambine fanno miracoli…

4. pagellone
migliore in campo Carla Fracci, che controlla dall’abruzzo l’operato del suo plotone.
Bebo: ormai ribattezzato Il dormiglione di alleniana memoria, esporta anche in campo l’intermittente presenza della cena, alternando momenti di veglia a sonno profondo. Si sveglia un paio di volte davanti alla difesa avversaria, purgandola con tiri improbabile quanto pregiati. Tre centri sul suo tabellino, migliore in campo (quando ha gli occhi aperti). 6+
Leo: non è la sua palla, che schizza fuori controllo su qualsiasi tentativo fatto con quei piedini sensibili e delicati che s’aritrova. Da’ il meglio di sé in fase bercio selvaggio, tanto che tutti tranne Ibracadabra sembrano quasi rimpiangere Vasco. Poi si calma, e comincia a smerigliare caviglie, permettendo ai suoi di giocare. 4
Luca: contrasti fatti con uno scarpino pieno di fichi maturi, così non può togliere la palla dai piedi di un airone finalmente tonico. Il suo apporto alla fase di costruzione e di attacco si sente anche se non segna. Peccato che è il centrale di difesa. 4 ½
Sergio: gladiatore inutile, con tutte le attenuanti possibili: piede semifratturato, 600 km sulle spalle, la figlia col febbrone. Si danna l’anima a inseguire palloni e avversari senza costrutto, ma suona la carica con spirto guerriero. Due centri impensabili e un cross col contagiri per il tiro di Bebanbasten, con il quale salva il salvabile. 6
Marco: più che genovese, pesto. Non può districarsi tra i mastini napoletani, non ha nessuno a cui distribuire palloni, incolpevole in attacco, impalpabile in difesa, impeccabile a tavola. 4 ½

3. Di contro, da prima di entrare in partita si vede che non è serata, i nostri eroi sono invece compiaciuti, compassati, complimentati, e compenetrati. Finiscono, sopratutto, penetrati. Si rimirano la maglietta nera, osservano gli avversari, se la ridono dei racconti su come nasce la loro formazione, e prima di scendere in campo stiamo già 5-0 per la Caina.. Poi, ¾ della squadra al decimo minuto è in evidente debito di ossigeno. Fiordello-piedi-buoni li usa il minimo indispensabile, per non stancarsi in inutili (?) rientri: se perde il tackle, pazienza, mica torna, osserva, e pure distratto. Marco fa il suo in mezzo ai mietitrebbia avversari, mentre aspetta di leggere sul pagellone di che colore era la nostra metà campo, dato che ieri non l’ha mai vista. LeonDimonio riesce quasi a sostituire il coach, nel senso che rompe così il cazzo urlando senza senso che Bebo e Serusuke rasentano il vaffanculo più rozzo un paio di volte. Poi con saggezza si zittisce, ritorna a fare il suo, e la squadra trova un assetto decente. Ma dopo il 10-0 iniziale, non si risale oltre il definitivo 16-6.

2. la finanza costruisce una formazione di sacrificio, sacrificio di Gigi metronomo che lascia spazio ai compagni, e soprattutto erge in difesa un vallo di Adriano pressoché insormontabile stasera, con Ibracadabra e Zebra, vallo che permette a Runzaman, OraOraman e Ironman di fare quello che cazzo gli pare nel resto del campo.


il baluardo difensivo


1. Tanta la voglia di far bene dei creativi, che non possono permettere di vedere la striscia di sconfitte allungarsi alla quinta consecutiva, e rientrano affamati e anabolizzati dal ritiro nel
campo di addestramento dei tagliagole di Blackwater.


0. una serata in cui, nonostante la pesante sconfitta, l’interista partenopeo riesce ad andarci in puzza e reclamare falli inesistenti come quelli su Miroglio, non può dirsi del tutto sprecata. Guarda caso, sbaglio o sono entrambi interisti? ;-)

caro prof, eccoci a noi , puntuali per una volta.