mercoledì 19 febbraio 2014

Apollo credici - Pagellone di lunedì 17.02.2014


Non so a voi, ma a me il match di lunedì ha fatto venire in mente qualcosa.
C’era qualcosa, nello svolgimento degli eventi, che mi ha richiamato alla mente una sceneggiatura già vista; ho avuto una sensazione di deja-vu, fastidiosa e disturbante, che solo dopo un paio di giorni di riflessione sono riuscito ad inquadrare.
L’andamento della partita di lunedì ricalca in maniera precisa il plot di un capolavoro della cinematografia moderna, una fonte di ispirazione e stimolo per le menti più illuminate della nostra era: Rocky IV.
O, meglio, la prima parte di Rocky IV, quella che riguarda lo scontro tra Apollo Creed e Ivan Drago.
Ecco, se lo avete visto capite a cosa mi sto riferendo.
La Finanza Creativa si è presentata in campo con la spocchia di Apollo Creed, con gli effetti scenici di Totò Insigne che sostituivano la banda di James Brown;
Poi hanno cominciato a mostrare le rapidità di gambe e la solita velocità di esecuzione, che ha inizialmente disorientato i nostri rocciosi atleti bianconeruti, irretiti dalla girandola di pantomime, di movimenti inconsulti, di balletti cinesi messi in mostra dai caini per confondere le acque e mascherare le loro lacune tecnico-tattiche.
E così, in poco tempo, Pasqualone e i suoi si sono portati fino al rassicurante punteggio di 8 a 3.
I Nostri non ci stavano capendo un cazzo, inebetiti dalla sceneggiata napoletana tirata su dalla Finanza Creativa.
Se vi ricordate, a questo punto, nel filmone, sapientemente diretto dal grande Sylvester Stallone, il possente pugilatore sovietico viene risvegliato dall’urlo del Coach Michael Pataki, che gli grida un epico “Dragooooooooooo!!!!!!!!!!”.
Da lì in poi, cominciava la cavalcata del gigante russo che iniziava a bombardare di mazzate il capitalista Apollo, fino al crollo ed al decesso.
La stessa cosa è successa lunedì.
Il nostro Coach s’è incazzato come un orango ed ha cominciato a bestemmiare in tutti i dialetti e le lingue d’Italia (lingue morte incluse): da lì, la sveglia.
E la sveglia, i caini, l’hanno presa davvero, perché con una serie di azioni poderose, i Nostri hanno rovesciato l’andamento del match.
Tutto quello che non ha funzionato nella prima parte del match ha cominciato a girare alla perfezione.
Si è rivista quella fluidità di manovra, quell’ariosità, quella concentrazione che ha sempre contraddistinto i momenti più luminosi della storia del Teatro.
I Caini hanno cominciato a perdere fiducia, poi sono affiorati gli screzi intestini, infine quei maledetti hanno implorato Hamidi di porre fine alla loro sofferenza. E il buon muezzin ha fischiato la fine, appena prima del destro finale che avrebbe sancito la morte sportiva della Finanza Creativa.
8 pari, è finita, ma la vittoria morale è tutta nostra!

PAGELLONE:
Bebo (C): Il Capitano ha traccheggiato per tutto il primo tempo, poi si è ritirato alla chetichella negli spogliatoi e quando è rientrato in campo era un altro uomo. Che abbia fatto uso delle stesse sostanze che vengono iniettate a Dolph Lundgren nel film? Alcuni testimoni oculari giurano che Bebo, però, se l’è fatte inserire per via rettale. 7

Serusuke: Il buon Seru mantiene un andamento costante (lento, per carità) durante il match, e sostiene con la solita abnegazione lo sviluppo sulla fascia sinistra, ma si macchia della colpa di mangiarsi il gol della vittoria, con un sinistro da distanza ravvicinata che spedisce sopra la traversa. Rimedia con un terzo tempo di grandissimo respiro. 7

Vasco: Spremuto, cerca di sdoppiarsi tra la fase di tamponamento e quella di costruzione, ma finisce spompato. Segna un’autorete da cineteca. 6

Fiordello: Il talento di Tor Tre Teste sfoggia i soliti colpi di classe cristallina, alternati alle solite cappelle. Speriamo che prima dei 50 anni riesca a mettere a fuoco tutte le sue qualità, limitando i colpi di testa. Se ce la fa lui, c’è speranza anche per Cassano e Balotelli. 6,5

Er Tassinaro: Il pistone della fascia destra si presenta in ottima condizione e ara la fascia destra, mettendo a segno anche qualche rete di pregevole fattura. 7,5