
Clamorosa doppia debacle per la sinistra romana, quella maturata nella giornata di ieri, nei seggi e sul campo del Tor Tre Teste Coloseum.
Nel primo pomeriggio, Roma assisteva impotente ad un triste spettacolo: il novello tribuno del popolo chinava il capo di fronte allo strapotere del genero di rauti.
In serata, tutti i comunisti romani si assiepavano sugli spalti del glorioso colosseo che ormai da eoni ospita le gesta dei "sinistri cinque" (questa è per Leo - voi che non c'avete la cultura de la cultura nun la potete capì, se non marginalmente). Sui destini del Teatro, che più di una volta ha dato alla sinistra romana la forza di rialzare il capo dopo una tornata elettorale negativa, si sono concentrate le speranze dei molti progressisti dell'Urbe.
Ma il Teatro, questa, volta ha preferito salutare. Romanamente.
Gli sgherri di alemagno hanno fatto polpette di un Teatro abulico, spento, stanco di dover portare sempre avanti la fiaccola (olimpica) del comunismo in un mondo fatto di seguaci del Dalai Lami Fava (cit.) di Bari...
Il Sole dell'Avvenire è definitivamente tramontato, compagni.
Nonostante gli sforzi di un Comandante Bebo mai così vigoroso e combattivo, la squadraccia Caina si è imposta in scioltezza nel finale, dopo aver giochicchiato, sbagliando il giusto, per buona metà del match.
Intorno al quarantesimo minuto, infatti, i due schieramenti erano ancora sull'uno a uno (figlio di un tiro da fuori dell'Airone e di una girata di Marco), ma lo spoglio delle schede doveva ancora riservare le sorprese più amare per i piccoli padri del calcetto romano.
Grazie ad una serie di puttanate, infatti, i Caini sfondano sulla destra, maldestramente difesa da Serusuke, ed infliggono l'uno-due che sarebbe poi risultato decisivo.
Una serie di botta e risposta (ma più botta, però) porta il risultato sul 6 a 3, quando Hamidi (forse per l'ultima volta) esce dal gabbiotto per chiamare la fine dei giochi.
Pagellone
Bebo: Capitano col cuore a sinistra. Lotta, si batte (ogni tanto corricchia) e segna un gran gol. Il migliore. Garibaldino. 7
Serusuke: Incomprensibili discese ardite, seguite da eccellenti risalite, per il Rutello del Teatro. Palombella, ogni tanto, ma senza successo. 6
Vasco: Pessima prestazione. Risente del week-end lungo pievano e del Jet Lag (ci stanno tre fusi orari - e tre kg - tra Pieve e Roma) e la spina dorsale del Teatro accusa esageratamente. Fassino. 5
Fiordello: Fa un pò troppa romba. Se ne accorge puro quel rintronato de Rutilio, che scatena il clero contro il Di Pietro de noantri, in una battaglia interna alla nuova sinistra italiana. Non demerita, ma non raggiunge le vette della settimana scorsa. 6
Marco: Parte bene, poi Zebra71 gli prende le misure e fatica ad imporre la sua abilità realizzativa. Scompare nel finale. Giordano (anche se Giordano andava bene anche per Serusuke). 6