Il glorioso Teatro, orbo del suo elemento trainante, il terzo tempo, produce un ottimo secondo tempo nello scontro con i Blues, vincendo di misura 7-6.

Come? il primo tempo? ah, quello... Si, c'è stato, ma è stato brevissimo, una decina di minuti: sufficienti a Pizzarrino, fuggito dal ritiro della Roma per calzare gli scarpini nello stadio dei suoi sogni, a portare i Carlito's boys su un comodo 5-0. Tutte sue le marcature.
Se proprio vogliamoessere così noiosamente puntigliosi, potete parlare dunque di un totale di 11-7, ma è chiaro che si tratta di un set a testa con Teatro in recupero e quindi avvantaggiato per il terzo e decisivo; anzi, non si è mai sentito di un set chiuso a 5.

Dunque la novità della serata, che vede i defending champions in formazione rimaneggiata, è stato lo schieramento in campo del piccolo giocatore cileno, che ricordava come mole e qualità di gioco il nostro Lorenzo, non l'airone fracicone, ma il brevilineo e scattante amico di Serusuke. Con Fiordello malmesso e costretto in porta, Fabione volenteroso solo finché ha avuto certezza che nun se magnava, il cuoco errante che chissà dove cazzo errava fino alle 9,10 perché al TTT Coliseum ancora non c'era, prima di prendere le misure al piè veloce avversario, la difesa è stata insifonata un numero di volte tale che Vasco sotto Lexotan non avrebbe potuto risparmiare saluti ufficiali a tutto il panteon al quale sempre con tanto garbo si rivolge. Ma c'è molto ottimismo tra le file dei nostri, che hanno reagito con orgoglio all'abbordaggio iniziale, e aspettano il prossimo decisivo set per chiudere i conti e ristabilire la Regola.
voti:
Fiordello: si schiera umilmente in porta, consapevole che la caviglia non gli permette il suo noto scatto bruciante (quello sulla bruschetta). Dirige bene da dietro e para quel che può. La sua susta da centro campo è utile ma meno efficace di altre volte. 6,5
Michele: meno lussureggiante della settimana scorsa, corre comunque e rientra più di quel che il suo DNA gli consentirebbe. Molle in un paio di occasioni difensive, che costano altrettanti bollini chiquita nella nostra porta. 6,5
Bebo: capitano vero, si carica la spinta propulsiva della squadra sulle spalle, facendo girare bene la palla e inventando almeno due gol con le finte che faceva nel '92. Ma se ancora che cascano... Peccato per quelle tre porzioni di cannelloni con besciamella mangiati alle otto, che non gli permettono di percorrere più di dieci metri ogni quarto d'ora. 7-
Fabio: incerto se boicottare la squadra per via della riduzione d'ingaggio (gastronomico), opera scioperi di gioco a gatto selvaggio, qua e là durante la partita. Ma ci prova con tutti e due i piedi, dote rara nel Teatro, evidenziando voglia e coraggio. Quando prende gli scarpini e la maglietta nello spogliatoio, dimentica il fiato nel borsone. 6+
Serusuke: arriva talmente incazzato che smette di sbavare solo dopo che Pizarrino gli è frombolato intorno tre volte. Poi capisce che la partita è cominciata da un pezzo. Si aspettava di più dalla sua prestazione, e l'incazzatura gli fa macinare più chilometri di quelli che ha nei polmoni, con la tigna che lo porta ad almeno tre tu-per-tu vincenti col portiere avversario, tra cui il gol che chiude la partita (si, perché i blues, vista la piega presa dalla partita, a un certo punto si danno alla fuga con scuse ridicole, con il campo ancora disponibile). 6+