venerdì 21 ottobre 2016

Teatro a 5 stelle!

"Prennemose Roma!".
Sembra ancora sentirla, Virginia, che urla alla Capitale il suo desiderio di conquista, in quella notte di giugno in cui è stata ufficializzata la sua candidatura alla guida politica di Roma.
La direzione sportiva, no; quella, si sa, è da quasi vent'anni nelle possenti mani del Coach che la amministra dispensando rampognate a chi si oppone (ma pure a chi è d'accordo, che non si sa mai), qui, sul Sacro Blog.
Il motivo è evidente a tutti: sa gestire i suoi uomini meglio della Muraro coi traffici dell'AMA.
E i suoi uomini sono ragazzi meravigliosi: onesti e coraggiosi, sono la nostra unica speranza di salvezza per questa capitale dissoluta. Ma dall'altra parte ci sono i poteri forti: la Caina.
Le provano sempre tutte, quei maledetti, per portare nel fango i nostri ragazzi, ma loro niente.
L'ultima volta hanno cominciato a lamentarsi che, al momento dell'ingresso in campo, non era pronta la squadra, e volevano per forza prendersi Vasco e mollarci quella sola di Marazico, ma il direttorio del Teatro ha detto NO (in diretta streaming), e siamo entrati in campo con la seguente lista di eletti dal popolo: cittadino Bebo, cittadino Seru, cittadino Vasco, cittadino Ivanhoe e cittadino Matteo (ma non Renzi).
Loro erano i soliti arnesi della prima Repubblica, manovrati dalle multinazionali e dal gruppo Bilderberg, e dopati da Big Pharma.
I nostri hanno fatto la formazione mediante voto popolare, e si sono lanciati all'attacco.
L'impatto dei nostri eroi sulla difesa dei Caini è stata devastante: lo schema d'attacco è stato quello ad apriscatole, ed ha funzionato alla grande.
Nonostante l'impegno dei Caini, Pashqualone e Marazico in primis, i nostri non si sono fermati mai, sfrecciando in campo come Dibba sullo scooter, e si sono portati sull'8 a 4.
A questo punto, quei rosiconi dei nostri avversari hanno fatto un patto con Verdini e hanno rovesciato il voto popolare, portandosi sul 12 a 10 mediante i soliti brogli elettorali.
Ma i nostri non si arrendono e hanno già detto che andranno alla radice del problema, sfidando il Vaticano nel prossimo match: VI FAREMO PAGARE L'ICI!!!! SVEGLIAAAAAAAAAAAAA!!!!!1!

PAGELLONE HONESTOHHH

Bebo: il cittadino Bebo è il portavoce della città, e si oppone come un leone allo scambio Vasco-Marazico. Poi rovescia in campo la sua grinta a bassa intensità e fornisce il suo solito contenuto di astio e contumelie. Nel Teatro uno vale uno, ma lui vale 1,1. Grillo. 8

Seru: Rientra in campo con il peso della preoccupazione per le condizioni del suo ginocchio, ma non lo nota nessuno. Non tira mai indietro la gamba e si ripropone nei pezzi più pregiati del suo repertorio, come la sgroppata sulla sinistra con annessa bomba (che esce regolarmente a lato) e il gricione della morte seguito dalle patate al forno col taleggio. Dopo questo sforzo, pare che la sua carriera sia a rischio, ma noi lo ricorderemo sempre con affetto. Casaleggio Sr. 9

Vasco: L'eminenza grigia. Fosforo e muscoli d'acciaio al servizio della nazione. L'ultimo ad arrendersi, anche se nel finale fatica a tenere Marazico e rimedia un paio di figuracce, ma è sempre in moto, fino all'ultimo. Mezzo voto in più per i bomboloni. 8,5

Ivanhoe: Il Dibba de noantri non spegne mai lo scooter, e semina avversari come birilli stradali. Ingaggia un duello rusticano con Marazico, uscendone spesso vincitore. E poi è onesto. 9

Matteo (non Renzi): L'ala cattolica del Teatro (pe stavolta, che dalla prossima lo famo tornare dall'altra parte della barricata). Fornisce sostanza e abnegazione. I piedi sono quello che sono, ma noi a questo non ci avemo mai fatto caso, sennò non avremmo fatto giocare gente come Leo. Un paio di interventi sconclusionati ci hanno fatto venire il dubbio che sia un troll del PD. KITIPAKA???? 8