giovedì 29 aprile 2010

L'impresa delle imprese!

Molto spesso ci si chiede che cosa è un'impresa.
L'impresa, sotto il profilo giuridico, è un'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.
L'impresa può essere inoltre definita come un sistema sociale-tecnico aperto.
Questo, almeno secondo Wikipedia.
Poi ci sono le imprese sportive, quelle che interessano noi.
Ci sono imprese come quella dell'inter: 127 partite consecutive con almeno un favore arbitrale.
E poi c'è il Teatro.
Il Teatro degli Eroi.
Un manipolo di bastardi dal cuore d'oro guidati da un Leader duro ma umile; pronti a rialzarsi dopo ogni caduta; nati per la vittoria, per il raggiungimento di un ideale superiore; disposti a morire per sorreggere l'amico in difficoltà.
Può una compagine composta da cotanti gladiatori cedere di fronte all'orda caina?
GIAMMAI!
E allora arrendetevi, maramaldi, che il Teatro ha da passare!
A questo grido la Caina, che aveva iniziato il match di lunedì con intenzioni bellicose, si è fatta da parte, per non finire abbattuta dalla furia BiancoNeruta.
Cic32, Eto'ocadabra, Tommy e Pashquale hanno provato pure a portarsi un portiere straniero (Mimmo da Costa), ma neppure la diga del gigante brasiliano ha retto, di fronte alle rapide folate degli uomini del Coach.
Un Coach in disarmo fisico, rientrante dopo un'odissea psicofisica, e quindi, per una volta peggiore in campo, ma nonostante questo utile alla causa, grazie soprattutto al sostegno dei suoi degni compari.
Compari che hanno scelto di sostenerlo nel momento della necessità, invece di infierire sul leader in difficoltà (un pò alla maniera di La Russa, per capirci), e questa forte coesione non poteva che portare all'ennesimo trionfo, in un match senza molta storia dall'inizio alla fine, con il Teatro che non è mai stato sotto, nonostante la Finanza Creativa si fosse presentata, come avete visto con una formazione quanto mai attrezzata.
Ma dal 4 a 4 (che era stato raggiunto dai Canarini dopo il 4 a 1 iniziale) in poi il match è stato archiviato dai Nostri, ispirati da un Ivanhoe efficace, concreto e disposto al sacrificio.
Il risultato finale di 12 a 6 (archiviato dopo molte polemiche con un dubbio 12 a 7) per una volta non mente assolutamente.

PAGELLONE

Bebo: Non al massimo della forma (per così dire), il Capitano si prende le giuste pause, alternando comunque rientri e discese, asist e tiri mortiferi. Una doppietta ne nobilita la prestazione. 7

Serusuke: Partita di grande sacrificio, si spreme fino alla fine, correndo anche per qualcuno che tira il fiato. Non manca comunque di metterne 3 nel saccoccio caino, e si merita una lode particolarmente sentita per un terzo tempo veramente d'eccezione! 8

Vasco: Rientra dopo un mesetto ed è cortissimo col fiato. Ci mette la voglia, ma le gambe proprio non si muovono. Sbaglia un'infinità di stop e si mangia parecchi gol, facendosi ipnotizzare da Mimmo da Costa spesso e volentieri. Alla fine ne mette dentro un paio, ma si salva soprattutto con l'umiltà che lo porta ad accettare con dignità le difficoltà dovute ad un rientro difficile. Coraggio Campione! 6 (di stima)

Fiordello: Il Vecchio Leone sale in cattedra, in una serata in cui la palla non vuole proprio entrare, con una serie di assist pregevoli, che aprono la cassaforte caina e consentono ai punteri di fare scempio della porta canarina. 7

Ivanhoe: Non serve a niente: anche senza di lui la partita sarebbe finita tanto a poco (per loro). 5 gol e un'infinità di chiusure, ripartenze ed assist. 9

venerdì 23 aprile 2010

E' di nuovo il Teatro del Coach!

Dopo la pausa, dovuta ad un tentativo di ribellione interna al Teatro tentata da un non meglio identificato appartenente ad una minoranza religiosa, ribellione da cui è scaturita una amichevole e serena repressione, ecco che le falangi si ricompattano sotto la guida paterna del vostro amatissimo Coach di quartiere: IO.
Sono IO che comando, sono IO che prendo le decisioni, sono IO che stabilisco le regole e sono IO che faccio le convocazioni.
E chi non è d'accordo, lo ribadisco con tutto l'amore di cui sono capace, può tranquillamente andare a fare in CULO (o con Benny a fare la squadra di centro-campo, che è praticamente la medesima cosa).
Perché noi siamo LA SQUADRA DELL'AMMMORE, e non tolleriamo voci contrarie, perché sarebbero opinioni dettate dall'odio, dall'asio, dall'invidia, dall'omosessualità.
Detto questo, dato che noi siamo anche la squadra del FARE, e non perdiamo tempo con congressi, riunioni, assemblee dei soci come fanno quei pederasti della sinistra, urge notificarvi i cinque che sono tenuti inderogabilmente a dare nuovo smalto alla nostra leggenda!

Bebo (C)
Serusuke
Vasco
Fiordello
Ivanhoe

La seduta è tolta, tornate a lavorare!

mercoledì 14 aprile 2010

resoconto della resa dei conti

"e l'uccellin de la comare, proprio lì voleva andare" antico cantico popolare

Inutile sperare nel pagellone dell'anno, non è possibile per via del risultato, e per l'assenza della penna più famosa dell'appennino toscoumbromarchijano. Il quale si è defilato dalla pugna proprio di ritorno da Pieve, dove ha esagerato in prelibatezze locali, tanto da finirne prima estasiato, e poi nascondersi dietro un banalissimo "non ricordo". Fifth emendament, avrebbe detto Ricky Martin a Los Angeles. Purtroppo molti sono stati i testimoni, e Leo si è già messo in contatto con il fratello del coach, che vorrebbe proteggere il Vicario e il resto della famiglia da un disonore insostenibile.
In attesa che Zazzanelli si possa ripresentare veemente come Marrazzo in campo, possiamo annunciare che Massimo Macchia ancora non si fa la doccia, segno inequivocabile che la Finanza non
ha prevalso. Passata in vantaggio di ben tre lunghezze, ha visto il Teatro tessere trame sempre più intricate, nelle quali si è però trovata invischiata. E alla fine, Pasquale & Co. sono ben contenti di portarsi a casa un 6-6 che poteva vederli beffati dalla pertinacia di Serusuke & Ivano. Sì, perché l'unico altro teatrante che ancora si muoveva dopo il 35simo di gioco era il pallone.
frammenti di pagella:
Tanzini: rigorosamente per cognome, il nostro Marco viene chiamato per rappresentare l'assillo al centro della difesa avversaria, ma è poco supportato dai compagni, che non sfruttano a dovere la boa romangenovese. Riesce a colpire comunque, girandosi con il pezzo forte del suo repertorio, e sfuggendo al marcatore. Fin quando torna pure a coprire è prezioso, dopo la mezz'ora fa il prezioso, e non si vede più in difesa. 7-
Bebo: i turni di stop pasquale non gli permettono di recuperare quelle calorie sulle quali puntava per il grande rientro: ha magnato troppo poco agnello! e si chiude in un autismo di protesta, senza riuscire a far saltare i nervi agli avversari come quando è più brillante. Ma è sempre il nostro capitano. 6 1/2
Serusuke
: il suo tasso tecnico risente del pallone a rimalzo controllato, ma corre per sé e per Leo, evitando svarioni. Fa il suo, non molla i polmoni fino alla fine, senza la verve in più che rappresenta da mesi l'ago della bilancia nelle prestazioni della squadra. 6+
Ivano: si sente in ogni reparto, ma sfrutta meno bene del solito le risorse dei suoi compagni. E' comunque presente in tutte le azioni, e porta du' fiale di birra artigianale. 7
Fiordello: in vista del ricovero, è il più preoccupato dai resoconti di Vasco, perché teme di non ricordare pure lui... Entra col piedino molle, e si fa soffiare per troppa sufficienza un numero di palloni che provocano il moccolo moderato di Seru (alla cui spalle uno scagnozzo avversario ridacchia dicendo: se ci shtava Vasco, tutto il calendario veniva giù...). Poi l'orgoglio, per buoni tre minuti, gli ridanno la carica. A quel punto, soddisfatto, si spiaggia tra i pali dove compie interventi importanti. 6+

Era anche il ritorno al terzo tempo, tonnellate di menta aspettavano le falangi municipali. E quindi, mojito di ordinanza, pasta seppie e carciofi per festeggiare la lenta guarigione del coach, casatiello mezzo crudo ma ottimo, a ricordare la pasqua e come è stata santificata a Pieve.