mercoledì 27 febbraio 2013

Pagellone moVimentato del 25.02.2013

E' proprio vero che il Teatro Municipal è la metafora principe dell'Italia.
Prendete ad esempio la partita di lunedì: il Teatro si è presentato in campo appesantito da uno svantaggio tecnico e fisico imbarazzante, avversato da un nemico in forma smagliante, giovane e sbarazzino, eppure...
Eppure, ancora una volta, le manovre oscure del Coach hanno portato i Nostri a ben figurare, mettendo in grande difficoltà i sinistri Caini, costretti a truffare sul risultato finale, per ottenere un pur esiguo vantaggio.
Eran partiti bene, i nostri avversari, ed hanno messo in cascina un bel po' di fieno grazie alle disattenzioni dei tirapiedi del Capo, che, si sa, non son molto svegli. Ed ecco che la stampa comunista ha caricato il risultato parziale di mille significati, tutti a noi ovviamente avversi: il Coach è vecchio e stanco; Bebo c'ha la panza; Seru è talmente gay che Vendola, al confronto, è Rocco Siffredi; The Butcher è un vecchio arnese democristiano, che non affronta una battaglia calcettara da troppo tempo; Alessandro è giovane e inesperto, non conosce né gli schemi, né le meccaniche bianconerute.
Ma poi il Coach è sceso ancora una volta in campo, ed ha guidato la rimonta da par suo, con la spada de foco sguainata: dal 5 a 1 siamo arrivati al 5 e 3 e le chiappe della Finanza Creativa si sono strette.
Alcuni sondaggi in mio possesso assicuravano ormai una nostra vittoria, che avrebbe coronato una ripresa che avrebbe avuto del miracoloso; purtroppo la magistratura arbitrale comunista ci ha messo del suo, ed ha fatto sì che il risultato finale arridesse ai nostri avversari.
Ma ecco la beffa: con quell'esiguo 7 a 4 non potranno governare, e si ritornerà, lunedì, a lottare per la supremazia italiana del calcetto!

PAGELLONE:

Bebo (C): Bobo Bebo ha fatto la figura del rincoglionito sfiatato per tutta la partita, poi nel finale ha sguainato la spada ed ha saputo conquistare Mediolanum e regione annessa. 6

Serusuke: Il Capezzone del Teatro ha fatto da guardiaspalle al Capo per tutto il match, fedele come un pastore maremmano, sia pure con i suoi innegabile ed evidentissimi limiti cognitivi che gli fanno tentare passaggi impossibili e, puntualmente, falliti. 6,5

Vasco: Il Pelato ha saputo trascinare alla risurrezione una compagine che sembrava destinata allo sfascio. Finché le guardie non se lo portano via (è circondato da troppe donne, quasi tutte minorenni) sarà sempre lui il Leader unico e inamovibile. 7

The Butcher: Scilipota lungo la fascia destra, sempre utile quando c'è un buco. Costa poco, lo rivedrete ancora! 6,5

Alessandro Magno: il delfino del Coach fa apprendistato di Teatro Municipal. Ancora è troppo presto, per il nostro Angelino, ma presto verrà anche il suo turno, di lanciare qualche moccolo incitatore, perchè ha la stoffa del Leader! 7

Plotino: l'ideologo del Teatro ci manca, ed è sempre nel nostro cuore. Il Miglio(re).

Fiordello: Vede l'aria che tira al brutto, e si ritira a scrivere sul Foglio, senza manco supportare il Teatro in difficoltà. Mal te ne incolga!

Leo: l'elegante Leo millanta impegni che lo escludono dalla compagine Teatrante, ma sappi che prima o poi la verità verrà a galla. Dicci la verità su quel diploma da geometra, buciardo!

Duilio: il tassinaro dice di non poter venire perchè deve gestire la sua macchina romana. Oggi è toccata a Storace, il prossimo sei tu!

Ivanhoe: Rincoglionito dal tennis, il tecnico Ivanhoe si stacca da quella che sarebbe la sua compagine naturale, e fonda un suo movimento, ma raccoglie le briciole. Vediamo se questa batosta lo riporta sulla retta via: un Professore del calcetto come lui tornerebbe proprio comodo.

Il Tedesco: già che è tedesco, a noi ci sta un po' sul cazzo, poi lui si dichiara improvvisamente estraneo alle meccaniche calcettiane, fuori da ogni sistema, anarchico in campo e fuori e se ne va. Ma dico io, ma che se fa così?

Tanzo: Il GENOVESE manda affanculo tutti e se ne va.

giovedì 21 febbraio 2013

I'll be your mirror - Pagellone del 18.02.2013

Che cosa deve fare un Coach, per dare nuovi stimoli alla propria masnada di debosciati?
Ultimamente, come avrete notato, i match tra Finanza Creativa e Teatro Municipal sono stati molto combattuti, ma si sono conclusi con la vittoria dei maligni, soprattutto in virtù di un eccessivo rilassamento dei nostri, che si sono sempre più convinti che la sola presenza in campo di un Vasco in condizione fisica straripante, possa risolvere qualsiasi problema.
"Così non è, sappiatelo!", mormorava amichevolmente il Coach nello spogliatoio, mentre insaponava la corda con cui avrebbe appeso per le palle i suoi sudditi, dopo la sconfitta dell'ultimo turno scorso.
Quei malnati, però, son duri di comprendonio, ed allora il Coach si è deciso di effettuare la mossa decisiva: "Eureka! Nel prossimo match, il Barbuto giocherà con la Caina!", ha urlato dopo aver cercato ancora una volta dentro di sé le risposte ai mali del Teatro. "Questo mostrerà loro la strada!".
Per evitare che il match risultasse esageratamente squilibrato, il Lìder ha deciso di convocare un nuovo atleta, fresco di casacca bianconeruta: Don Matteo, classe '78, praticamente un bambino.
Il neoteatrante ha fatto capire già dal primo match che la linfa della cantera teatrante è ancora fluida e sana, sfoderando una prestazione eccellente, condita da una tripletta, prima di vomitare anche l'anima (ah, questi giovani, non sanno soffrì!).
Il problema, però, sono stati i veterani, che hanno accusato il colpo di trovarsi di fronte quello che normalmente è il loro pilastro, e non hanno potuto superare i loro limiti: Bebo non ha azzeccato un dribbling, Seru non ha mai beccato lo specchio della porta, Duilio ha sbagliato tutti gli stop ed anche il Fiordello ha toppato tutti gli interventi.
Questo ha ovviamente portato ad un match senza storia, ed è con le lacrime agli occhi che Vasco ha messo la parola fine all'incontro, segnando il suo unico gol, dopo essersene magnati parecchi. Il suo cuore non gli consentiva di affondare il colpo, ma era suo dovere rispettare i suoi amici, umiliandoli fino all'8 a 4 finale.
Ma ancora una volta, il Nostro Lìder ha parole di miele, durante il terzo tempo, col porco e i porri al gratin nel piatto: "Siete meno peggio di quanto credessi, visti da fuori".
Che cuore grande!

PAGELLONE

Bebo (C): Impacciato, nervoso, riesce soltanto a reagire con la grinta alla superiorità del Team del Coach. Tenta anche di azzoppare Vasco, ma nun c'è trippa pe gatti. Spuntato. 5

Serusuke: Le sue sicurezze si infrangono di fronte allo schermo coachiano. Sparacchia palloni dappertutto, meno che in porta, e implode. 5

Fiordello: La maledizione di Goicoechea non l'ha ancora abbandonato. Papereggia per tutto il match. 5

Er Tassinaro: Ancora una volta il meno peggio dei nostri. L'unico dei veterani che riesce a segnare, ma neanche lui può nulla, stavolta. 6

Don Matteo: Una ventata di freschezza. La tenuta fisica è quel che è, ma la stoffa è fine. Tripletta all'esordio! 7

L'amica di Plotino!

giovedì 7 febbraio 2013

C'era una volta - pagellone minimo del 4.02.2013

Cari sottoposti, oggi chi racconterò una breve favoletta che dovrebbe chiarirvi definitivamente le meccaniche psicologiche che regolano la comune convivenza all'interno del Teatro Municipal.
C'era una volta un re: questi si chiamava Benny e governava con mano ferma e sicura sui suoi sudditi calcettari romani.
A volte loro non capivano i disegni del monarca, ma lui non si preoccupava e, con un calcio in culo, li rimetteva al loro posto.
"Voi mancate di visione strategica. Non cercate di capire. Ubbidite e basta. Ecco, bravo Pico, fammi altre 15 rampe di gradoni".
Purtroppo per lui, all'orizzonte si affacciò un nuovo pretendente al trono. Costui non aveva sangue blu che gli scorresse nelle vene, né un albero genealogico da sfoggiare, ma aveva la freschezza delle idee e la forza della giovinezza, dalla sua.
Subito, assoldati un manipolo di reietti, cominciò a battagliar con Re Benny e i suoi, e, anche se all'inizio ci fu un certo equilibrio di forze, fu subito chiaro che, quella guerra avrebbe cambiato l'ordine delle forze, nel calcetto romano e, forse, mondiale.
Di lì a poco, infatti, i match diventarono sempre più dei combattimenti a senso unico, con i nuovi che sommergevano di gol gli sgherri di re Benny.
Il vecchio sire, ovviamente, non si arrese subito, ma le provò tutte: cercò addirittura di procurarsi dei dagherrotipi in movimento, per poter analizzare in separata sede le trame nemiche e neutralizzarle. Poi provò a cambiare le leggi: era ancora il re, d'altronde, e lo poteva ancora fare. Fatto sta che, sebbene avesse ripristinato praticamente ogni norma medioevale, financo lo "jus primae noctis", alla fine dovette soccombere ed abbandonare il trono al suo successore: Re Coach I.
Ma cosa fu che gli fece perdere il trono? Mancanza di freschezza atletica? Non credo: re Benny li faceva allenare anche la domenica pomeriggio. Scarse doti tecniche? No, alcuni dei suoi pedatori erano dotati di palleggio sopraffino e tiro micidiale.
Quello che lo fece capitolare è stata la mancanza di fiducia.
I suoi uomini vedevano nel nuovo aspirante monarca una ventata di novità e ormai non seguivano più i pur validi dettami tecnici del loro leader.
Questo li fece capitolare.
E quello che ho visto la settimana scorsa non mi è piaciuto per niente. Vi ho visto combattere fieramente per quasi tutto il match, respingendo i loro attacchi, e punendoli con astuzia e coraggio. Poi, improvvisamente, vi ho visti timorosi, perché avete visto il vostro leader malato. Ma il fatto che si sia presentato nonostante la malattia e, che nonostante i colpi subiti abbia continuato a lottar come un leone fino alla fine ci avrebbe dovuto dar nuova foga, nel finale incerto del match.
Invece, sul 6 a 6, quando tutto era ancora da decidere, vi siete spaventati perché avete visto il re a terra. Ma ci vuol ben altro, per tenerlo giù. Dovranno affilare piedi e gomiti e, se voi sarete con me, io non cederò mai.
Ma badate, marrani, che se farete un passo indietro io vi piglierò le palle in una morsa, e vi farò fischiare fino a che di voi non sarà svanito financo il ricordo.

PAGELLONE

Bebo (c): Il Capitano di ventura  segna una rete e si batte con la consueta perizia. Manca un po' di vis pugnandi, ma il suo lo fa. 6,5

Serusuke: il mattatore della serata a tutto tondo. 4 gol, e una presenza costante nella loro fascia destra difensiva. Si dimentica di rientrare, talvolta, ma compensa col terzo tempo tirolese che fa sempre felice il Coach. 8

Vasco: presente nonostante la malattia che ancora lo affligge, sui mette davanti e cerca di far del Tanzini. Ma nonostante una forma fisica straripante, non riesce a concludere degnamente, e ciabatta tutte le occasioni. Viene abbattuto da una gomitata, ma nemmeno lì cede. 6,5

Fiordello: l' uomo in più dei due match precedenti si rivela il tallone d'Achille, lunedì. Prima fa il suo, ma nel momento topico si traveste da Goicoechea e perde palla da ultimo uomo, condannando il Teatro alla sconfitta. 5

Er Tassinaro: Altra prestazione di spessore di Duilio, che segna una rete e dà concretezza e velocità costante. 7