giovedì 26 novembre 2009

terzotempo, notiziario irsuto, n.28

Si rinuncia a malincuore al pagellone, ma il coach non può, Fiordello non sa, il capitano non crede, Leo non ricorda.
In excelsis Serusuke deve pensare al terzo tempo. Quando già ha acceso i fornelli per il prossimo lunedì sera, una vocina amica gli chiede di rendere conto dell'impresa precedente.
Effettivamente, non può essere passata sotto silenzio, così come il padrino-padrone non può sviare l'attenzione del blog sul Barcellona, sperando che non si faccia menzione che il recente inizio di una nuova striscia di risultati positivi del Teatro ha coinciso con una legnata sulle terga del Clan.
I siciliani non erano le uniche vittime sacrificali della furia dei Beboboys, perché il primo a farne le spese (ma spese di selezione, quindi eticamente ineccepibili) era l'irsuto ungulato pronipote delle vittime di Obelix, emigrato dalla Gallia all'appennino tosco-umbro, e convinto fino a poco tempo fa di poter vivere con l'unica preoccupazione di mangiare qualche ghianda bacata.
Al momento del brindisi, con mojito in una mano, fetta di pane sfornato e
pomodorini sott'olio nell'altra, i festosi cinque,
anzi sei atleti (Fiordello era sceso sul campo che conta in borghese)
si aspettavano un piattuccio di pappardelle o di pennette Barilla al sugo, qualcosa di semplice ma dignitoso:
sarebbe potuto andare, se a tavola ci fossero stati dei ragazzini, che so, piccoli principianti della portata di Troncon e i fratelli Bergamasco.
Con il teatro, no.
Le mani sapienti dell'ebbro errante ci mettevano
sudore, tecnica e cervello, le doti che lo contraddistinguono in campo;
più quell'esperienza davanti ai fornelli poppata insieme al latte materno, così come Vasco ha succhiato il moccolo peso di Pieve, o Bebo ha appreso dal su' babbo l'arte della sega [sic]. E allora, il risultato è un tripudio, il piatto è questo!due chili di cinghiale, dieci uova per un chilo di farina, sapiente marinatura, paziente cottura, e una generosa manciata di parmigiano danno vita al piatto dell'anno.
Niente è rimasto in padella. E il castagnaccio stagionale è stato calato con l'olio di vasellina negli stomaci tirati come casse di tamburo.
Ma anche lui è stato glorificato.

2 commenti:

The Coach ha detto...

Seru sorregge terzo e anche quarto tempo.
Arriverà anche il pagellone.
Abbiate pazienza...

capitan bebo ha detto...

sudore, tecnica e cervello: se 'sto guaglione usasse ogni tanto i piedi per giocare al calcio non sarebbe male!

all'oca all'oca...