Tempo e pazienza.
Ma siamo tornati!
Certo l'aspettativa era tanta: il 2009 era stata una stagione trionfale, condita da innumerevoli vittorie, forse la stagione migliore in assoluto della lunghissima e gloriosa leggenda teatrale, e, dato che da noi, da secoli, non si cambia squadra (non solo perché squadra che vince non si cambia, ma soprattutto perché i titolari sono avvinghiati alla maglia da titolari come un democristiano alle proprie indennità di palazzo), tutti - la stampa, i tifosi, i nostri stessi avversari - credevano che le armate Bianconerute avrebbero ripreso la marcia con la stessa lena che aveva contraddistinto gli ultimi match dell'anno passato.
Ma ripetersi è impossibile, si può migliorare, peggiorare, ma è difficile ripetersi immutabilmente.
E così è stato: i prodi guerrieri teatranti si sono presentati dopo i bagordi natalizi come le truppe di Annibale (peraltro negro) dopo gli ozi di Capua, con la pancia gonfia e le palle vuote, convinti di poter stracciare la Caina con la sola imposizione delle Casacche.
Non è stato così, ed i maledetti canarini hanno banchettato sui resti del Teatro, con tutta la rabbia accumulata in mille sconfitte.
7 a 3, è finita, con Vasco unico degno della Casacca, ma ugualmente ai limiti della sufficienza.
Questo, però, è stato la settimana scorsa.
E questa non sarebbe la squadra che è, se fosse così molle da abbattersi per una, pur durissima, sconfitta.
Lo hanno compreso subito Cic32 ed i suoi bravacci, quando si sono presentati sul centrale del rinnovato ed ampliato Mohammed Atta Stadium, convinti di poter proseguire nello scempio che avevano operato il lunedì precedente.
Il Teatro che si sono trovati davanti era Quello Vero.
Il rientro di Ivanhoe (seppur in condizioni precarie) in retrovia, ovviamente, ha fatto tanto per garantire sicurezza agli avanti, ma andrebbe tenuto a perenne memoria che il rientro della Perla Bianca è coinciso con l'assenza di Serusuke, uno tra i migliori (lo so, pare incredibile) della scorsa annata.
Attorno a Ivanhoe, ed agli ordini del Coach, infatti, c'erano i soliti: Bebo, Leo e Fiordello.
Dall'altra parte Cic32 (con gli occhi iniettati di sangue come al solito), Pashquale, Peppe Oraora, Attila ed un altro tipo di cui non mi ricordo il nome e di cui, di conseguenza, da ora in poi non sentirete più parlare.
L'atmosfera umida, gelida della notte romana diventa rovente, quando il match inizia.
Nessuno si risparmia, nessuno arretra di un passo, ma anche se i Canarini combattono gagliardamente, diventa subito chiaro a tutti che questa sfida è al di là della loro portata.
Troppo tosto questo Teatro, troppo cazzuti i suoi Campioni, troppo possente la prestazione di Vasco, vero mattatore della serata.
Ed infatti la partita si avvia, da subito sui binari a noi più congeniali.
Ivanhoe spezza una trama a centrocampo ed avanza per tre passi, prende la coordinazione e scaglia un siluro che si abbassa beffardamente in prossimità della porta, sibilando a fil di palo.
Poi Vasco, dalla treqquarti, fa partire uno dei suoi traccianti, destinato a servire Leo ad un metro dalla porta, in perfetta solitudine.
Il pedatore fumettoso non riesce ad intervenire, ma il lancio è talmente perfetto che si infila ugualmente.
Qui la Caina serra i ranghi, riportandosi sul 2 a 2, ma subito Vasco approfitta di un lancio possente del Capitano, infilando al volo di sinistro alle spalle del portiere.
La partita è virtualmente finita qui, anche se poi le reti saranno altre, parecchie altre.
Segnerà Bebo con un fendente sul primo palo, da fondocampo, segnerà ancora Vasco con un bolide dopo una veronica fulminea, segnerà addirittura Leo, che ribadisce in rete la corta respinta del portiere sulla sassata di un Compagno Bianconeruto. e ne manca ancora uno, che non mi ricordo, e che quindi non descriverò (sarà stata un gollonzo, visto che non l'ho fatto io).
7 a 3, per noi, e Vendetta servita dolcissima al desco teatrante, stavolta lasciato sguarnito da Serusuke (maledetto).
PAGELLONE
BEBO (C): Lotta, sgomita, assiste, litiga e segna. 7
VASCO: Fenomeno ritrovato. Fa tutto, e lo fa bene. Serve un Hat Trick e si porta a casa il pallone (ma Hamidi non riconosce il regolamento della Premier League e chiede comunque 5 €). Finisce in porta per un affaticamento all'adduttore. Eroico! 8
LEO: Non solo botte. C'è anche qualche giocata, infatti segna (dopo 6 mesi), vince un dribbling (dopo un anno) e stoppa un pallone (non era mai successo). 6,5
FIORDELLO: Nun corre manco se lo spingi. Ma almeno cammina (piano) e fornisce il solito apporto di posizionamento e tecnica. 6,5
IVANHOE: Rientra dopo un paio di mesi di inattività forzata, dopo il sacrificio sui campi di Torraccia, ma è sempre il solito, devastante, trapano che sfonda la difesa avversaria. Anche lui accusa un finale difficile, colpito da crampi, ma compie fino in fondo il suo dovere. 8
5 commenti:
Plotino c'è
e sarvognuno lunedì apparirà alla madonna, cioè in corpetto, calze a rete e scudiscio
ps: corpetto bianco o nero?
Corpetto chiaro (ma tanga scuro).
minishorts di lattex con buco altezza chiappe (nun so mii, me l'amprestati Seru) vanno bene uguale?
LatTex?
Ah Leo, te de calcetto 'n ce capisci na sega, ma su ste cose da mantrugione n' te batte nessuno, ve?
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