mercoledì 26 maggio 2010

Protesi verso la vittoria!

Quando Hamidi ha sventolato la kefiah nel cielo terso di Roma Immortale, per decretare la fine del match una lacrima ha solcato il volto di murigno...
Ci sperava, il lusitano.
C'aveva fatto la bocca, al quadriplete.
Ma il suo sogno si è infranto sulla diga del Teatro Municipal ed al Pirl-One non rimane che la fuga verso la penisola iberica!
Non passa lo straniero (o gli stranieri, dato che l'unico italiano è quel pezzo di materia organica apolide di materassi).
E se l'ASRoma e il Bayern Monaco avevano fatto la figura della manica de froci, consentendo ai neroassurdi di accaparrarsi 3 trofei minori, è stato il Teatro ad impedirgli di conquistare il titulo più ambito: la coppa Menabrea!
Vero è che la tenzone è stata feroce, ed ha costretto ogni singolo teatrante a dare il massimo; a salire di un ulteriore, decisivo step: il Capitano ha cambiato le batterie al contapassi, Seru s'è ingozzato di gerovital, Vasco ha ripassato il breviario del moccolo, Leo ha appuntito i tacchetti col temperamatite e Ivanhoe ha curato in maniera certosina la balistica del suo tiro.
Ed i risultati si sono visti fin dall'inizio del match: 4 fischioni in rapida successione hanno dato l'impressione di una serata dagli esiti scontati.
Ma Pashquale ha guidato la rivolta caina, con due marcature che hanno rimesso in discussione tutto.
Ed anche se anche i Nostri continuavano a insidiare la porta dei canarini con una certa regolarità, si intuiva che il pallino del gioco era passato dalla parte della Finanza Creativa.
Si arrivava così sul 6 pari.
A questo punto Ivanhoe si gioca il fill rouge: scaglia un tiro-frusta dalla difesa, col pallone che rotola apparentemente innocuo verso la porta caina. Il fuoriclasse bianconeruto ha però in serbo un asso nella manica: ha impresso alla sfera un effetto mortifero, che inganna Eto'ocadabra e riporta in vantaggio i Nostri.
Ma tutto questo ha un prezzo: lo sforzo di imprimere al pallone quella traiettoria mai vista ha minato nel profondo il fisico dell'indomito Ivanhoe, azzoppandolo.
E questo, ai nostri livelli, si paga: nel forcing degli ultimi minuti Ivanhoe perde il pallone a centrocampo, scatenando il contropiede caino. 7 pari.
Ma non è finita: il Capitano guarda il contapassi, per valutare l'autonomia rimasta.
Fino a quel momento l'avveniristico macchinario segna 51: c'è ancora benzina per un ultimo assalto alla baionetta, come faceva quand'era ancora giovane, al passo Falzarego.
La manovra si sviluppa agile, la Squadra sembra ispirata e si passa e si ripassa il pallone, aggirando l'agguerrita guardia caina, fino alla zampata dell'Eroe di mille battaglie.
8 a 7, per noi!
L'ultimo hurrà è per Leo che devia sul palo una conclusione mortifera di Eto'ocadabra, poi tutti a casa.

PAGELLONI

Bebo: Il Capitano cincischia, pare assente, si muove poco, ma sul più bello insifona il game winning goal. Poi, a chi gli rinfaccia la scarsa mobilità, risponde di non temere la prova contapassi. Ah capità, altro che il contapassi... Ppe misurare il tuo movimento ce bastava un foglio de carta millimetrata. 6,5

Serusuke: Il buon Seru si batte con la consueta foga, opponendo ardore e padella allo slancio caino, anche se a volte fa un pò di confusione e si fa prendere dall'ansia da prestazione. Almeno un gol, però lo segna anche lui. 7

Vasco: I progressi sono evidenti, anche se ancora di strada da fare ce n'è tanta. Mette diversi compagni davanti al portiere, ma questi raramente ne approfittano. Segna un solo gol, ma fa anche un discreto lavoro in copertura. 7

Leo: Una prova di grande efficacia in fase di rifinitura, da parte sua, è qualcosa a cui non si è mai preparati. E invece il pitbull d'Acilia serve diversi assist e segna pure una rete. 7+

Ivanhoe: Parte benissimo, con le consuete progressioni alla Garrincha e le solite botte alla Rivelino. Poi accusa la stanchezza e nel finale perde un pò la bussola, complice anche un infortunio. Segna comunque almeno 3 gol. 7,5

terzo tempo, re del blog, n.42

Ormai possiamo rinominare il blog Banchetto Municipal, vista la completa latitanza del webmaster, ha smesso da tempo di dare un taglio sportivo alle abboffate del lunedì. Ormai il Mohammed Atta stadium assiste a cronache prive di grosse emozioni, un po' come i tentativi dei finanzierotti di dare vita a una competizione vivace. E sì che questa settimana ci sarebbero spunti per la cronaca del coach, visto l'impegno generoso quanto inutile di recupero degli avversari del Teatro. Qui, ci limitiamo a rendere conto delle imprese più funamboliche della serata, quelle della cucina, corredata di immagini prese direttamente sul campo di gioco:
ILTRIONFO DELLA MENTA
fischio d'inizio: scendono in campo cinque mojotos,
con la palla di cuoio sfoglia, e cuciture di radicchio.

decimo del primo tempo:
viene affettato il pane ai pomodorini secchi e calata la pasta.

20'. I fusilli vengono ripassati con fave, zucchine, menta e scaglie di provola affumicata.


90' quando i più si sentono ormai già negli spogliatoi, ecco il colpo magistrale sottoporta:
torta di cioccolato alla menta.

La menabrea assiste gli impavidi durante tutto il mach.

mercoledì 19 maggio 2010

Clash of titans, pt.2, cronaca e terzotempo n. 41

La fine è nota, ma l'inizio no.
E l'inizio ha visto il colpo di genio di Bebo ridistribuire le forze in campo in modo consono e a lui congeniale. Dei sei teatranti presentatisi in campo, non uno ma due vengono dati in prestito alla Caina, in cambio di Zaccone, che viene onorato di vestire la madre di tutte le casacche, quella nerobiancuta dei Vascoboys. I finanzieri, con Tanzini in attacco e il Ligure in copertura, se la ridono sotto i baffi, convinti di aver rifilato il 'pacco' agli avversari.
Ma proprio l'onesto Zac si rivela essere match winner della serata. Infatti:
3': Serusuke in azione difensiva prende la palla, ma lascia la gamba, che incoccia contro quella di Giovannino La Russa, ministro della difesa e delel forze disarmanti. Seru porge la mano chiedendo scusa, e esso gliela rifiuta.
5': Ivano fa il suo famoso movimento per saltare l'uomo, Giovannino allarga le braccia come al solito, Ivo esprime con garbo il suo parere in proposito...
6': fine della partita di Giovannino; da quel momento, non c'è più; i teatranti gli fanno il giro largo intorno, e lui viene annichilito regolarmente dall'onesto Zac ogni volta che tenta la folata.
7': da questo minuto fino alla fine il Teatro gioca in scioltezza per via della superiorità numerica (4 contro 4) e traghetta in porto un risultato mai in discussione.
Bebo: anche da fermo riesce a farsi male due volte, un record degno del settebello azzurro al quale ancora aspira. Ma il suo apporto nello spogliatoio prima del fischio di inizio è fondamentale. 7
Leo: grande ritorno del folletto texano, il piede è il solito, la corsa ancora c'è, nonostante lui non si accontenti. 7
Serusuke: intuizioni da pube de oro che esaltano le scorrazzate a tutto campo di Ivano, che trova una sponda puntuale a ciabattare in modo convulso le sue palle preziosamente lavorate. 7,5
Ivano: torna imperioso in ogni zona del campo, fa ballare danzatori e difesa avversaria, e segna due eurogol (gli altri erano ordinaria amministrazione) 8Zaccone: anima di ogni azione, anima della squadra, anima de li mejo mortacci sua, che tornare non torna mai; ma di solito sta già dietro, quindi fa il suo bloccando la fascia destra, come riportato nella nota al 6'. Sigla anche una rete importantissima, in quale porta non conta. 9++
Voto disgiunto: Tarzan Tanzini e Ligure, 7 a entrambi per la disponibilità e la spinta in avanti, alla quale mancano rifornimenti sufficienti.

Naturalmente, c'era anche da magnà e da beve.
Insieme al pane fatto in casa e agli alcolici (con un mojito sempre più mentolato, birre di varia natura e bianco delle cinque terre), i piatti della ricreazione zanelliana: rigatoni al sugo di moscardini e insalata di aringhe e mele.

lunedì 17 maggio 2010

Clash of titans, pt.1, convocazioni

Consapevoli di averla fatta grossa lunedì scorso, e di doverne pagare il fio, i finanzierotti si danno alla macchia, cioè alla eto'cadabra.
Si insabbiano come un'inchiesta su Ustica, spariscono, fanno finta di esserci fino all'una e mezzo di oggi, per poi disperdersi alla spicciolata, lasciando in balia del nemico una formazione agli ordini dell'onesto Zac. E già sapendo di far sparire il quinto prima dell'inizio della gara.
E così fanno. Vascoach tenta il rientro in extremis, si sarebbe anche infilato la casacca avversaria, e avrebbe magnato pesce; ma viene a sua volta fermato dall'unica persona in grado di ridurlo al silenzio e senza licenza di moccolo: Mike the butcher. Noo, che avete capito, non il giovane vecchio che avete visto giocare con il Teatro nel giurassico: stiamo parlando di un'altrA macellaiA, ben più pericolosa... Un ringhio, e, fine del discorso, Zanelli è fuori causa.
E quindi, mesto, Vasco deve rimettersi all'eroe delle cucine, sapendo che niente si può all'ultimo minuto. E invece,
YES, WE CAN.
Serusuke mette il condizionale sul terzo tempo di Tarzan Tanzini, che pur di meritare il tovagliolo cava fuori dal cappello un quinto convincente, il Ligure. Il Teatro sarà costretto a cedere un elemento alla caina, alla gogna degli improperi dei compagni con cui voleva guerreggiare, a fingere di odiarlo per riabbracciarlo solo dopo, di fronte al mojito di Capo Peloro. Tutta strategia messa a punto dai Macchia-boys, che a nulla servirà. Stasera dovrà piovere molto di più di così, per ripulire il Mohammed Atta Stadium dal sangue gialloverde.
I convocati sono: Bebo; Serusuke; Leo, Ivanhoe; Tanzini; il Ligure. Le formazioni rimangono segrete fino all'entrata in campo.

giovedì 13 maggio 2010

Calma, dignità e classe

A volte, nella vita di un Uomo come me (ovvio che voi non sappiate neppure di cosa io stia parlando, quindi) ci si trova davanti a delle scelte spinose.
Da una parte la necessità di esprimere le giuste perplessità per un match che il nostro team ha sottovalutato. Dall'altra la legge, che mi impone di moderare i toni, per non offendere i giovani tifosi e le gentili supporters bianconeruti (anche se qualche bestemmione, dopo un rovescio come quello di lunedì sera, ci starebbe proprio a proposito).
Giusto quindi far passare qualche giorno per sbollire l'ira del Coach, che ha riscaldato l'atmosfera nella già tiepida notte romana.
Sottovalutare l'avversario, dicevamo, è stato il primo e più fondamentale errore, dovuto forse al fatto che la contemporanea presenza di Vasco ed Ivanhoe ha sempre portato punti alla causa teatrante.
La seconda colpa è stata quella di non aver assecondato le legittime rimostranze del Coach, che ha giustamente, ma pacatamente, protestato per le evidenti disparità di giudizio arbitrale. Invece di combattere al fianco del Condottiero, gli altri quattro si sono estraniati dalla lotta (e sapete bene cosa si dice di chi così si comporta)...
A questo si aggiunga la scarsa vena di TUTTI i Teatranti per una volta poderosamente uniti verso la sconfitta, ognun di loro per un motivo o per l'altro ben al di sotto dei consueti standard di eccellenza e la contemporanea forma straripante dei Canarini, apparentemente tornati ai fasti di un paio di anni fa, e tutto questo vi renderà chiara la situazione che non mi tirerò indietro dal ritrarre senza giri di parole: hanno rubato.
Come in poche altre occasioni la vena di sanguisuga che permea nel profondo la Finanza Creativa ha fatto la differenza, con i caini impegnati più nella polemica che nella costruzione del gioco.
Gioco che però gli è venuto così, parecchio di culo, con azioni scaturite da rimpalli, lisci e altre amenità, e questa fortuna ha portato il match su dei binari inediti: loro avanti e noi ad inseguire col fiatone, prima sul 3 a 0, poi, dopo la rete di Tarzan, sul 5 a 1.
Serusuke ha tentato, infilando un paio di polpette nel sacco gialloverde, di ridare ossigeno ai polmoni sfiatati dei Nostri, ma il sesto sigillo caino ha tagliato le gambe alla rimonta ed ha dato fiato ai pochi sostenitori dei Canarini, che hanno colto l'occasione per riversarsi (alla guida dei soliti trattori) per le vie dell'Urbe.

PAGELLONE

Bebo: Il Capitano sembra un altro: non perchè non corra (quello è normale) ma perchè non coglie la possibilità offertagli dal Coach di scatenare la polemica. Da un Seminatore d'Odio della sua risma non ce lo saremmo mai aspettato. Una serie di passaggetti inutili ne inficiano ulteriormente la prova. 5

Serusuke: Lo Chef regge. Non solo al desco, ma anche sul campo, dove si dimostra tignoso fino alla fine (deve però migliorare il lessico da litigata sul campo). 7

Vasco: Rosica talmente tanto che Totti si sente in dovere di arrivare sul campo e stringergli la mano: "Grazie ancora, Maestro". Queste le parole che il Pallone Boro pare abbia indirizzato al Coach, mentre una lacrima gli solcava il volto. Se sul piano comportamentale-temperamentale non ci sono sorprese, sul piano fisico-tecnico, però, non ci siamo. 5

Ivanhoe: Il Fuoriclasse della Berlina, per una volta, non punge. Per carità, la sua prova è ancora ampiamente positiva, ma le canaglie caine lo imbrigliano, per una volta, e quando si libera la mira è sempre imprecisa. 7

Tarzan: Il Bomber si affanna, ma la pompa non regge. E se non c'è fiato è difficile, pur per un ariete navigato come lui, avere la meglio su Eto'ocadabra. Un gran gol al termine d'una azione corale e poco altro. 5,5

terzotempo immortalato, n.40

Il coach non ha tempo né voglia di pubblicare il resoconto di lunedì. Perché il trionfo pieno si è visto solo a tavola. E allora, non stiamo a perdere tempo con particolari noiosi e ripetitivi, tipo la partita, come se ci fossimo visti per giocare... Le cose importanti da sapere sono poche:
Leo si deve essere trasferito a casa di Mike, nessuno dei due si vede da mesi. 4 e 4
Fiordello si doveva operare, poi no, poi forse dopo e non si è visto. 6 di stima
Ivano si doveva impegnare tanto, troppo; ma tutto a lavoro. 7 (voto per la prossima settimana)
Marco Tarzan Tanzo si doveva muovere diversamente. 6
Vasco si doveva sfogare; e lo ha fatto sgolandosi per una punizione. 5
Serusuke si è impegnato come al solito; ai fornelli. 8

Dunque, in un tripudio di menta, il mojito viene servito con una fetta di pane appena sfornato corredato di salsetta tartufata. I teatranti non se ne sono nemmeno accorti, lo hanno calato come fosse un crostino Montebovi.Segue piattata di pasta fresca alla gricia, n'chilo, più il guanciale, quattretti.
Ogni porzione equivale a tre volte le calorie disperse in campo. anche perché qualcuno ne ha consumate di più per apparecchiare che per giocare. E non faccio nomi...
L'ebbro errante va poi a giocare in casa, proponendo una ricetta di cucina ebraico-romanica, delle zucchine marinate con sapienza dal giorno prima, la cosiddetta concia. Era poca? mah, di sicuro non sgradita.
Ora, per lunedì prossimo, il lunedì della riscossa, sempre che i caini si presentino in campo, è previsto menù di mare. Quindi? quindi il coach non c'è, quindi si vince, quindi magari si rivede il TEXano (e non mi voglio soffermare sull'ano) di Acilia. Chi può dirlo?

domenica 9 maggio 2010

Convoincazzati

Credevano di fiaccarci!
Speravano di indebolirci!
Puntavano a snervarci!

No pasaran!

E anche se Leo ed il Fiordello sono invecchiati nell'attesa di rivedere il verde sintetico del Mohamed Atta Colosseum, altri giovani virgulti sono pronti a reggere il vessillo del Teatro Municipal e a spingere ancora una volta il nostro glorioso team verso la sua meta più congeniale: il terzo tempo (non senza aver prima tumulato le speranze caine, ovviamente).

CONVOCATI

Bebo (C)
Serusuke
Vasco
Ivanhoe
Bomber Tarzan Tanzini

E Mojito sarà!

mercoledì 5 maggio 2010

terzotempo, anzi quarto, n. 39

La codardìa della Finanza, che creativa non è più perché non inventa nemmeno una scusa decente per la fuga, mette in crisi l'estro creativo di Serusuke, che non può creare né in campo né sul tavolo né sul blog. Ed è naturale che egli evada alla ricerca di altri piaceri, andandoli a cercare nei campi sui quali il coach e Leo pascolano da anni per ore e ore ogni giorno. E scoprendo che, dietro nick da camionisti sessantenni o centauri tatuati, si celano spesso tenere cerbiattine in cerca di amicizia. E diamogliela, questa amicizia. A volte poi sono valchirie meravigliose che frequentano i campi estivi di Roberto Fiore. E tanto più gusto dà buttarlo nello schiacciabagigi a femmine di opposta fazione (sportiva si intende).
Ecco dunque un mesto resoconto per una cena trionfale, che ha suggellato l'ultimo successo del Teatro nei confronti dei caini. DUE lunedì fa. Avranno il cuore, o le palle, di ripresentarsi sul Mohammed Atta Stadium, o si limiteranno a partecipare ai tornei dei pulcini della Lazio o dei centenari d'Italia unita, capitanati da Benni - pardon - Peppino Impastellato? vedremo.
La cena ha previsto solo due piatti, solo due alcolici, solo due bis a testa.
Dopo il mohito Fischerman's Friend (perché conteneva piantagioni della menta che cresce esuberante nelle tenute di Capopeloro) esce dal forno la torta rustica di carciofi e patate, alla pesa faceva 2,5kg. Mezzo chilo a testa dunque, ai quali il cuoco ha sottratto a malapena una fetta che andava bene per un vetrino da microscopio, da proporre la sera dopo alla più agguerrita fan del Teatro.
Quando Ivano si commuoveva, l'ebbro errante gli intimava un contegno, in vista di quello che era il piatto commuovente della serata:
fagiano ripieno in salsa di tartufo!
il bomber era costretto al silenzio, anche perché con le gote piene come quelle di un criceto in amore.
E il pane? ca va sans dir, fatto in casa pure quello, ai 7 cereali.
A Parigi il cuoco non c'è andato, ma la baguette nostrana
resta la migliore. E ho detto tutto, vero Vasco?? Ci auguriamo che su questo blog si ricominci a parlare di calcetto, scarpini e vesciche, invece che di culi-cuori infranti.