La codardìa della Finanza, che creativa non è più perché non inventa nemmeno una scusa decente per la fuga, mette in crisi l'estro creativo di Serusuke, che non può creare né in campo né sul tavolo né sul blog. Ed è naturale che egli evada alla ricerca di altri piaceri, andandoli a cercare nei campi sui quali il coach e Leo pascolano da anni per ore e ore ogni giorno. E scoprendo che, dietro nick da camionisti sessantenni o centauri tatuati, si celano spesso tenere cerbiattine in cerca di amicizia. E diamogliela, questa amicizia. A volte poi sono valchirie meravigliose che frequentano i campi estivi di Roberto Fiore. E tanto più gusto dà buttarlo nello schiacciabagigi a femmine di opposta fazione (sportiva si intende).
Ecco dunque un mesto resoconto per una cena trionfale, che ha suggellato l'ultimo successo del Teatro nei confronti dei caini. DUE lunedì fa. Avranno il cuore, o le palle, di ripresentarsi sul Mohammed Atta Stadium, o si limiteranno a partecipare ai tornei dei pulcini della Lazio o dei centenari d'Italia unita, capitanati da Benni - pardon - Peppino Impastellato? vedremo.
La cena ha previsto solo due piatti, solo due alcolici, solo due bis a testa.
Dopo il mohito Fischerman's Friend (perché conteneva piantagioni della menta che cresce esuberante nelle tenute di Capopeloro) esce dal forno la torta rustica di carciofi e patate, alla pesa faceva 2,5kg. Mezzo chilo a testa dunque, ai quali il cuoco ha sottratto a malapena una fetta che andava bene per un vetrino da microscopio, da proporre la sera dopo alla più agguerrita fan del Teatro.
Quando Ivano si commuoveva, l'ebbro errante gli intimava un contegno, in vista di quello che era il piatto commuovente della serata:
fagiano ripieno in salsa di tartufo!
il bomber era costretto al silenzio, anche perché con le gote piene come quelle di un criceto in amore.
E il pane? ca va sans dir, fatto in casa pure quello, ai 7 cereali.
A Parigi il cuoco non c'è andato, ma la baguette nostrana
resta la migliore. E ho detto tutto, vero Vasco?? Ci auguriamo che su questo blog si ricominci a parlare di calcetto, scarpini e vesciche, invece che di culi-cuori infranti.
1 commento:
Forza e Onore allo Chef!
La rabbia che non ho potuto sfogare nella pugna lunedì scorso, stante la ritirata dei felloni gialloverdi, sarà scatenata lunedì prossimo, nel primo tempo, nel secondo tempo, ma anche ed immancabilmente, nel teatro di conquista principe del Teatro Municipal: Il terzo tempo di via Capo Peloro!
Sarò una macchina da calci che manco totto quando incrocia balotello.
Olè
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