mercoledì 22 dicembre 2010

I doveri di un padre - Pagellone del 20.12.2010

Strana la vita.
A volte capita che il destino si diverta a mischiare le carte, che la fortuna smazzi e si prenda gioco del prestigiatore.
E più volte il Teatro Municipal si è divertito a farsi beffe dei pronostici, rovesciando sul campo le previsioni dei soliti soloni della carta stampata che mai hanno trattato con accondiscendenza il nostro glorioso team, forse proprio per quell'anima proletaria che anche nei momenti più gloriosi non abbiamo mai perso, né nascosto.
Lunedì sera è stata una di quelle sere.
Lunedì sera il sommo stratega si è trovato, come poche altre volte gli era capitato nella sua vita, dall'altra parte della barricata, con la maglia nera mentre i suoi fratelli ne indossavano una tanto candida da bruciare gli occhi come un sole che si accende all'improvviso nella notte più cupa.
E chissà cosa ha dovuto soffrire, il Coach, costretto a combattere contro coloro che è aduso a coccolare e vezzeggiare (virilmente, s'intende)? Chissà quali pensieri si agitavano nella sua mente mentre il pallone veniva portato al centro del campo e lui si trovava a dover guidare la manovra della Finanza Creativa?
Chissà quali atroci sofferenze ha dovuto patire?
D'altronde il Coach si trovava davanti 2 opzioni: giocare ai suoi consueti livelli, abbattendo così ogni velleità teatrale, o fingere un'improvvisa zoppia, uno stiramento, una paresi, che giustificasse un rendimento molto al di sotto dei suoi standard e consentisse all'armata BiancoNeruta di trionfare ancora una volta. Far vincere ancora il Teatro Municipal, già, che bella sensazione.
Ma i doveri di un padre sono chiari.
Tra i doveri di un padre non figura mai quello di rendere troppo agevole la strada dell'amato figlio: casomai il padre coscienzioso deve insegnare a camminare, a scalare le montagne più impervie, a leggere una mappa, a superare gli ostacoli senza arrendersi mai.
E il Coach, questo, lo sa.
Per questo, col cuore in fiamme e lo stomaco in subbuglio, Vasco si è scagliato come un ossesso contro i suoi figli, per insegnargli che a volte l'ostacolo è troppo alto, e l'unica possibilità di aggirarlo è fare un ulteriore balzo verso l'alto.
Non ce l'hanno fatta.
Ma è pur vero che il Vasco dell'altra sera sarebbe stato troppo per chiunque, e gli sforzi pur validi del Capitano e di Seru non sono bastati a frenare l'impeto coachiano, che ha travolto la difesa ed ha fermato gli attacchi dei Bianchi, senza soluzione di continuità.
E' lui che apre le danze, sfruttando un rimpallo difensivo con un esterno delizioso dalla linea di fondo campo (per chi ancora non ha visto il video sul sito di France Football, basti ricordare il gol di Ravanelli in finale di Champions League contro l'Ajax) ed è sempre lui che dispone le strategie della Finanza Creativa, con Pashquale che rimane abbacinato da cotanta presenza e si eclissa, risultando alla fine il meno valido del mazzo.
Ma ricordare tutti gol sarebbe uno sforzo eccessivo, e tutto sommato inutile, visto che la partita non è mai stata in discussione (12 a 4 per la Caina, il risultato finale): troppo grande il divario di dinamismo e, stavolta, per il Teatro, non c'era nemmeno la guida strategica che poteva sapientemente ribaltare gli equilibri di forza.
Chissà se durante il ritorno a casa, ripensando alla dura lezione che ha dovuto impartire ai suoi pargoli, Vasco avrà pianto?
Chissà se le lacrime saranno state frenate dalla consapevolezza di aver svolto ancora una volta il suo dovere di educatore?

PAGELLONE

Teatro Municipal 

Bebo (C): Il Capitano non si arrende, prova a proporsi ed a punzecchiare il Coach rivale, ma senza riuscirci appieno. 5,5

Serusuke: Lo chef si trova spesso sulla sua fascia il Coach e cerca di limitarne le scorribande. Non ce la fa. Si rifà parzialmente segnando una rete. 5,5

Fiordello: Il migliore del Teatro! Segna una doppietta, ed il primo gol è veramente degno della sua classe: serpentina tutta tecnica e appoggio di piatto a battere il Coach (momentaneamente in porta). 6,5

Humbert: Il più dinamico e presente del Teatro cerca di resistere come più alle folate della Caina. Va anche a segno ad inizio partita (quando il risultato è già compromesso, però) e si propone con le consuete progressioni. 6

Fabione:  Il prode Fabione ci mette il fisico, e combatte, ma le sue offensive vengono sventate dal Recoba o dal Coach in persona. 5,5


Finanza Creativa

El Cino Recoba: in grandissima crescita, funge da regista difensivo, supportato da un grande talento nel posizionamento ed una grande capacità tecnica nell'impostare la manovra di rabaltamento dell'azione. Va anche a segno dopo uno scambio a tutta velocità col Coach. 8

Attila: un'ala d'altri tempi, a la  Meroni (ma senza bicicletta). Imprevedibile nei dribbling, ficcante nelle conclusioni, agile nei recuperi. 7,5

Pashquale: il peggiore della Caina, si eclissa come Ronaldinho al cospetto di Ibrahimovic, dovendo dividere il palcoscenico con Vasco. Tenta qualche percussione delle sue, ma non riesce ad essere decisivo e si abbatte, lasciando la fase difensiva in mano agli altri. 5,5

Vasco: Dominatore assoluto. Irridente e strapotente. Segna 6 reti, in tutti i modi possibili. Quando si piazza dietro non lascia passare nulla e nessuno. 9

Tarzan Tanzo: Il puntero non tradisce. Capita che possa fallire qualche conclusione, ma è sempre difficile da controllare per la sua capacità di usare il fisico e la rapidità nel girarsi per punire sovente i suoi avversari di giornata. 7

5 commenti:

Serusuke ha detto...

vabbe'. un voto te lo meriti solo per aver pubblicato per tempo un pagellone, il primo dall'addio al calcetto di Antero.
un voto te lo meriti per aver riportato un risultato bugiardo, a favore del Teatro (secondo me, erano 15 i fischioni presi).
due voti in meno te li toglie aver citato, come summa del calcio, Ravanelli, non a caso praticamente tuo conterraneo. Ma buona così...

plotino ha detto...

la gente vogliono pagellone e terzo tempo del 27 .the

(e possibilmente l'ailaits della prodezza di Seru)

The Coach ha detto...

seee, aspetta...

plotino ha detto...

'nfami... .bah

almeno scrivete che non potendo apparecchiare il terzo tempo nei locali di V.C.P. Seru, prodigo come sempre, ha invitato tutti a sue spese nell'accogliente cornice della rinnovata Piazzetta dove, accolti dall'ampio parcheggio riservato, abbiamo potuto gustare piatti tipici della tradizione romana.

The Coach ha detto...

...e non c'era nemmeno la cameriera bona! Seru 'nfame affamatore del popolo!