Il ritorno del Grinta Serusuke sulla fascia e a tutto campo si fa sentire, il Teatro rifiata tutto, i caini rientrano nei loro miseri ranghi, Eto'cadabra passa la notte a tentare il tunnel a battimur
o con gli stessi risultati che in campo; e soprattutto gli stomaci possono tirare un sospiro di sollievo, con un rientro alla stragrande al comunale di Città Giardino.
Inutile elencare le portate abbondanti, sopraffine e che hanno per una volta manifestato il gioco di squ
adra che spesso in campo langue, abbattuto dagli inutili quanto inossidabili moccoli del coach. Ma no, altro che inutile, è bene farli, gli elenchi. E allora:
si torna al classico antipasto calabrocubano, con mojito a inzuppare il pane caldo ricoperto di 'nduja. Mezzo voto in più al Fiordello per la 'nduja, mezzo in meno per il mojito gaio, voto-peppieno, stamo là.
Il piatto tosto e tosco e il ritorno della ribollita, abbondante per un teatro al completo, sul quale i soli quattro gladiatori si battono con ardore.
E finalmente, dopo aver girato per abruzzo, lazio, campania e tutte le marane di Acilia, approda a casa dell'ebbro la mitica ventricina. Peccato arrivi da sola, senza il procacciatore; ma ti aspettiamo presto a tavola; Marina.
Leo due voti in meno
L'accoppiata salume ruspante-pagnotta tiepida infrange le penultime resistenze de
l Fiordello, che si vantava di una dieta con la quale aveva perso tre microgrammi. Penultime, perché, grazie alle manine fatate della collega di Seru, Fiorera,
arrivano a tavola anche quattro mattonelline di tiramisù che, non sarà Pompi, ma provoca ugualmente erezioni palatali.