martedì 1 marzo 2011

terzotempo di grinta, n.62

Il ritorno del Grinta Serusuke sulla fascia e a tutto campo si fa sentire, il Teatro rifiata tutto, i caini rientrano nei loro miseri ranghi, Eto'cadabra passa la notte a tentare il tunnel a battimuro con gli stessi risultati che in campo; e soprattutto gli stomaci possono tirare un sospiro di sollievo, con un rientro alla stragrande al comunale di Città Giardino.
Inutile elencare le portate abbondanti, sopraffine e che hanno per una volta manifestato il gioco di squadra che spesso in campo langue, abbattuto dagli inutili quanto inossidabili moccoli del coach. Ma no, altro che inutile, è bene farli, gli elenchi. E allora:
si torna al classico antipasto calabrocubano, con mojito a inzuppare il pane caldo ricoperto di 'nduja. Mezzo voto in più al Fiordello per la 'nduja, mezzo in meno per il mojito gaio, voto-peppieno, stamo là.
Il piatto tosto e tosco e il ritorno della ribollita, abbondante per un teatro al completo, sul quale i soli quattro gladiatori si battono con ardore.
E finalmente, dopo aver girato per abruzzo, lazio, campania e tutte le marane di Acilia, approda a casa dell'ebbro la mitica ventricina. Peccato arrivi da sola, senza il procacciatore; ma ti aspettiamo presto a tavola; Marina.
Leo due voti in meno
L'accoppiata salume ruspante-pagnotta tiepida infrange le penultime resistenze del Fiordello, che si vantava di una dieta con la quale aveva perso tre microgrammi. Penultime, perché, grazie alle manine fatate della collega di Seru, Fiorera, arrivano a tavola anche quattro mattonelline di tiramisù che, non sarà Pompi, ma provoca ugualmente erezioni palatali.

1 commento:

The Coach ha detto...

Sti terzi tempi sono ormai più radi dei pagelloni del Coach, ma quando ci sono, ci sono.