martedì 12 luglio 2011

sugli scudi, du scudi de mojito, terzotempo n.64

Dobbiamo essere comprensivi: gli sproloqui del coach, la sua omofobia, la sua voglia di spaccare tutto e tutti più del solito - sintomo di impotenza psicosessuale - nascono da un malessere profondo, e hanno come cornice temporale il momento in cui si sta per accollare una nuova boccuccia di rosa da sfamare, e alla quale insegnare tutto il repertorio di moccoli che la Pieve non le può trasmettere per osmosi. Come si può chiedergli di non deragliare mai? come è possibile pretendere che porti in campo e sul blog la calma dei forti, quando di forte è rimasto solo il rodimento di coglioni? la sua buona volontà va saputa interpretare, va intuita dietro la cortina di smadonnamenti che la nascondono, ma non a occhi vigili come i nostri. La sua buona volontà si nota dalle piccole cose, come quella di voler resuscitare un blog morto e defunto con un post tardivo e velenoso che possa scuotere l'ambiente, e ridare linfa vitale al solipsismo dialettico del Teatro, riportandolo a vette inarrivabili per qualsiasi finanzierotto, pur coi piedi boni.
Infatti NOI siamo comprensivi. Non gli chiediamo di farla finita, di appendere gli inutili scarpini al chiodo, insieme a tattiche e schemi posticci (segno tangibile della nefanda frequentazione di Benny), spiegandogli come sia ora di dedicarsi al ramino. Ce lo teniamo così com'è, come si fa con un fratello, che non si sceglie, ci capita e si protegge.
E nel momento di difficoltà gli diamo la sensazione di poter contare su aiuto e solidarietà, in campo, a tavola, nella stesura di uno straccio di pagellone, onde non abbia a ricadere nella retorica antivendoliana.
Cominciamo dal resoconto della vittoria, la solita, quella che conta, quando i piedi sono messi in sicurezza sotto al tavolo:
























Vedere per credere, i numeri dell'ebbro errante continuano a stupire e a incantare dentro e fuori dal campo. Peccato che in campo non vengano valorizzati, ma abbiamo detto che oggi non punzecchiamo il toscoumbro.
Pagellone:
tzaziki, 8
cipolle gratinate, 9+
pomodori col riso 8
pomodori al pesto di menta 8++

Intanto, la piovretta finanzierotta, tenta di mettere le mani sul bottino della stagione schierando un redivivo marescialCicala, in sostituzione di Etocadabra. La partita è in bilico, i canarini non sfondano, quindi incaricano il killer di affondare piedibboni Fiordello; sembra non bastare, perché il GranTeatro rimonta e guerreggia; poi la birra finisce, i cecchini gialloverdi cominciano a tirare dalla propria area di rigore, e portano a casa un risultatino misero e infamante.
Pagellino:
Bebo: duro a morire, tiene serrate le fila e si propone con attimi di dinamismo di anche 15 secondi consecutivi. Timore per le retrovie caine. 7+
Leo: i soliti piedi, ma una generosità straripante, il nostro wowboy armato di due winchester tacchettati. 7
Fiordello: con lui per tutta la partita, avremmo fatto carne di porco. Purtroppo il porco si stira il prosciutto, e cede dopo metà gara. Seguirà profonda riflessione estiva. 7 di stima
Serusuke: per essere infortunato, corre, propone e si propone. Vasco non lo capisce e non lo sostiene, ma lui ha spalle grosse, e sa capire. 7
Vasco: il solito, grande coach, quasi indefinibile. Senza di lui si vince; ma senza di lui, il teatro muore. Cosa conta di più? 5 di stima,
e tanti auguri




4 commenti:

Leo ha detto...

Retorica AntiVendoliana?

Serusuke ha detto...

se la prende coi, aperte virgolette froci chiuse virgolette. Dopo tutto quello che sappiamo essere successo a Pieve...

capitan bebo ha detto...

seru troppo bbono...
la narrazione del teatro....

The Coach ha detto...

Fatemeci pensare un altro paio de stettimane, poi ve lo do io il pagellone...