Questa finanza creativa sta vivendo un momento di grossa turbolenza interna, il ritorno di Antero, lungi dal risolvere problemi, ne ha creati evidentemente di nuovi. L'Airone non svolazza per il campo del Teatro da tempo così lungo che c'è chi si sta convincendo che sia un essere mitologico, tipo araba fenice, nata sui picchi del monte rosa. E certo, se lui continua a negarsi, e a non far sentire le sue grida in salentino, il pubblico comincerà davvero a confondere le Alpi con il Tavoliere delle Puglie. Comunque, nonostante il suo apporto in campo fosse sempre stato trascurabile, ultimamente la Caina non riesce a fare più male ai gladiatori del TM. Saranno le arti marziali a cui molti di loro si dedicano assiduamente.
Inutile dire che l'assenza di Plotino stimola l'ebbro errante a dare il meglio di sé, in campo (v. prodezza balistica, post del coach) e sul campo apparecchiato. Sintesi diversa, come il teatro che cambia, cresce, si rigenera dalle sue ceneri (quando il pane della bruschetta si brucia):
lombo di maiale sott'olio (perché anche Vasco può essere diverso, diversamente abile per la squadra)
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