Insperabilmente, dopo il bagno di pioggia e sangue blues,
c'è stato tempo per tornare a casa e inzuppare il pane nel sugo
di un terzo tempo assolutamente estemporaneo.
Perché stasera era la partita del calciotto natalizio.
Perché si doveva inondare le steppe con le orde assetate di Moretti e pizza slavo-partenopea.
Perché la cena di vigilia è a base di pesce, e questo non contempla Vasco.
Ma il contrordinecompagni dell'ultimo minuto, e il ritorno al classico scontro sul campo di calcio a cinque, obbliga l'ebbro errante allo sforzo supremo per concludere la stagione senza rimpianti.
E quindi ecco presentarsi la nota formazione a rombo, con Fiordello libero di muoversi, questa volta sì, mica come in campo. La ruvida gricia viene preceduta da involtini di prugne e bacon, che riscuotono più successo della mostra di Caravaggio.
Dopo il mojito di rigore, i gargarozzi sono
annaffiati da eccellente nettare natalizio, birrone artigianale magnum dei fra' Bebo trappista
Conclusione dolce, bombe alla crema con lo sconto (pagate sei, perché il TTT Stadium è campo da sei, Carlo dixit, riscosse tre, perché il bar ha imboscato le altre...)
e pallonata finale:
la sfera più dolce con la quale il Teatro Municipal abbia palleggiato...
Evviva il Teatro, per quest'anno e per il prossimo; saluti ai profughi, meneghini, salentini, casertani. Ingrassate gli scarpini per quest'altr'anno, stesso campo, stesso orario, stessi moccoli.
1 commento:
prosit!
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