mercoledì 4 agosto 2010

apoteosi finale, 3tempo n. 48

La stagione si chiude, e si chiude in bellezza, con il verdetto sui campi di battaglia, verrdetto al quale i tifosi sono ormai abituati: VITTORIA SCHIACCIANTE.
La squadra ha trovato il suo assetto definitivo, il suo nuovo coach, i movimenti, i gol, tutto. I finanzieri stanno sotto, vicini, credono di poter risalire la china; ma il teatro gioca come il gatto col topo, e i Pasquale boys nulla possono.
Il pagellone prevede solo massimi voti:
Mine Vaganti: come al solito ottimo corridore a tutto campo, dà fastidio a tutti, in tutte le azioni, se lui passa di là il gioco non può essere ricostruito, un genio guastatore. E alla fine i caini si devono arrendere al suo pressing, e issano bandiera bianca. Peccato che i suoi piedi e il pallone non si siano accorti di essere sullo stesso campo. 7
Fermoimmagine: coadiuvato da scarpini nuovi fiammanti, gli unici del negozio che non fossero in saldo di fine stagione, il nostro capitano oggi non è nemmeno la moviola del Fiordello, giace alla ricerca di un buon motivo per non essere ancora a tavola. E non lo trova. Come si faccia a vincere avendo in squadra uno così è un mistero; ma finché non lo risolviamo, ci tocca portarcelo dietro! 7
Cuoreppiedi: si rende indispensabile anche nell'unico ruolo in cui ancora non lo era: a tavola, con due-dico-due fiale di Havana Club. 9
Cuorebbasta: la corsa, i tagli, i tiri in porta, le coperture, senza l'assillo del moccolo toscoumbro tutto gli riesce facile e fluido. Pecca solo di egoismo nei confronti di Mine Vaganti, ignorandolo un paio di volte sotto porta; ma solo perché aveva capito che stasera proprio non c'era verso di fargli inquadrare i pali. 7
Tiratore Scelto: Vestita la gloriosa maglia nerobiancuta, incoronato neo-coach in campo, ecco il vero eroe della serata: lui sì che ha un dolore alla gamba, ma zoppica e gioca senza un lamento, non se ne va a fare pucci-pucci con l'amichetto; lui sì che segna gol pesanti (in tutte e due le porte); lui sì che ha senso di gioco, si impegna senza pretendere la palla, e gode della fiducia dei compagni. Unico atto meschino, l'arruffianamento con gli ex compagni nello spogliatoio. Ma vestire la maglia del Teatro può dare le vertigini . 7++++

Anche il terzo tempo è da epopea, la summa dello spirito ignorante e godereccio di questa mitica compagine.
E quindi:
antipasto a base di mojito peso e fiori di zucca fritti, semplici e ripieni;
Carbonara con la 'nduja! gloria eterna per l'ebbro errante!
Cocomerata finale.
Andate in pace, potete fare il bagno ora!

1 commento:

capitan bebo ha detto...

il fatto che con uno così in campo si riesca a vincere, dovrebbe far riflettere: i risultati non vengono per caso...
Sarà l'acume tattico: per esempio stando fermi mentre tutti sembrano impazziti come torelli e vagano per il campo; oppure restando dietro quando i felici bambini vanno a fare il bagno nella metà campo avversaria
Sarà l'esperienza: per esempio evitando di andare incontro al giocatore più veloce e più tecnico portandolo invece sul lato meno pericoloso
Sarà la capacità di leadership: per esempio tirando fuori la vis polemica (che è una delle poche vis rimaste...) nel momento giusto della partita, innervosendo gli avversari, invece di innervosire i compagni con sterili rimbrotti
Sarà il piedino fatato di certi assist, o il golletto di ogni incontro
Sarà quel che sarà, ma finchè ci sarà il TM ci sarà il suo Capitano: altrimenti, elezioni anticipate e federalismo!

PS: MANCO LE ATTENUANTI GENERICHE PER GLI SCARPINI NUOVI! QUELLE GENERICHE NUN SE NEGANO NEMMENO AI RECIDIVI!