venerdì 22 ottobre 2010

Pagellone meditabondo del 18.10.2010

Lo so, lo so.
Eravate in attesa.
Ma certe partite sono difficili da analizzare.
Partite come quella di lunedì, ad esempio.
Partite in cui il Teatro parte sbagliando tanto, troppo, ma rimane praticamente illeso (al 20' minuto i canarini conducevano per 1 a 0), ma che poi, improvvisamente, diventano un massacro, col portiere di turno che si prende la sciatica a forza di chinarsi per raccogliere la palla nel saccoccio.
6 a 0 e party finito.
Poco cambia se poi il Lìder Barbuto si incazza e trascina la squadra ad un più dignitoso 9 a 5: ormai il danno è fatto, il latte è versato, i buoi sono scappati dalla stalla e via e via...
Certo, la formazione della Finanza Creativa è quella pressoché titolare, mentre l'abbandono di Ivanhoe e la contestuale assenza di Leo privano il Teatro di piedi (uno) e gamba (l'altro).
Probabilmente, vista la prestazione indegna in fase di proposizione, si è sentita molto di più l'assenza delle geometrie ivaniche piuttosto che dell'ardore (e dell'afrore) leonino, ma è pur vero che anche un pò di chilometraggio in più non avrebbe fatto male, visto che poi l'aggressività leonzia avrebbe ridotto la percentuale di passaggi utili dei caini.
Ma, come si diceva poc'anzi, non non siamo adusi lamentarci per le assenze, quanto piuttosto delle presenze: degli ectoplasmi che a tratti agitano la catena.
E se questa figura retorica vi par triste, pensate allo stato d'animo di un Vasco che esce dallo stadio con una tripletta, un assist e viene comunque preso per il culo per tutta la settimana dalla solita  masnada di smidollati che non hanno il coraggio di affrontarlo sul rettangolo verde e si limitano al dileggio.
La cronaca, comunque, è presto fatta: la partita parte con la Caina che si chiude bene e rovescia il fronte offensivo in maniera superba, ma il Teatro, come già detto, almeno all'inizio regge.
Poi c'è un appannamento e Pashquale intercetta il solito passaggio corto e ci castiga.
Potrebbe essere il crollo, ma la maginot regge ancora.
Poi una serie di cazzate pregiudicano i nostri sforzi: i soliti passaggi in orizzontale a centrocampo, i soliti dribbling tentati e non riusciti, i soliti break subiti senza che (quasi) nessuno tenti il recupero sui nemici.
Ed ecco il 6 a 0.
Poi il Fiordello (dopo una salva di tentativi teatranti un pò sfortunati, a dire il vero) centra lo specchio con un tiro dalla distanza che viene deviato dal Chino, e l'Onore Bianconeruto viene salvato.
Ma non basta.
Perchè questo quadro nasconde un'altra verità.
Un velo nero, un drappo maligno nega quella che è l'evidenza dei fatti: la Squadra c'è!
Anche nel momento più nero il Teatro ha dimostrato ancora una volta che può contare sulla classe del suo Capitano, sulla grinta di Serusuke, sul carattere di Vasco, sulla tecnica del Fiordello, sull'opportunismo di Tarzan!
Sul 6 a 1 inizia un nuovo match: con Vasco mattatore, sospinto dai suoi degni compari, e coi Caini in difficoltà fisica.
Questo secondo match finisce 4 a 3 per noi, con tripletta di Vasco e rete di Tarzan.
Alla fine della veglia, siamo un match a testa.
1 a 1.
Alé!

PAGELLONE

Bebo (C): Il Capitano suda, sbuffa, tenta spesso la conclusione, ma se la tecnica rimane immutata, la potenza sembra averla lasciata nello spogliatoio. Cercherà di acquisire smalto con un turno di riposo in quel di Torino (speriamo che almeno acquisisca qualcosa di mangereccio). 5,5

Serusuke: Il capochef, vicecapitano, vicecoach, viceamministratore del blog si impegna e sfiora gli 8000 passi, ma è stranamente poco deciso in fase di conclusione. Merita mezzo voto in più per il dolce all'uva, da sturbo (ma anche mezzo voto in meno per il millesimo passaggio in orizzontale a centrocampo che viene intercettato). 6,5

Vasco: incontestabilmente il migliore in campo in senso assoluto. (Sto parlando di ogni campo, di ogni tempo). La versione non-tinta di Milos Krasic. 3 gol ed un assist. voto: 8,136 (come al contapassi).

Fiordello: il Fiordello torna all'antico, in difesa, e per una ventina di minuti la diga regge. Il fiato non è ancora al massimo: urge benda gastrica. La classe è però immutata, anche se un eccesso di confidenza lo porta alla classica giocata alla Felipe Melo (con conseguente palla persa in fase di impostazione). 5,5

Tarzan: il Tanzo gioca sulle linee, come un novello Inzaghi, ma la serata è di quelle in cui la palla, semplicemente, non entra. Ci prova, comunque e dà profondità al gioco teatrale. 6

2 commenti:

plotino ha detto...

finalmente un post come Cristo comanda guarnito di faccetta: uot els? .the

capitan bebo ha detto...

uguale a krasic, un simulatore, il biondo di rigori, il pizzuto di prestazioni intiere...