Cari sottoposti, oggi chi racconterò una breve favoletta che dovrebbe chiarirvi definitivamente le meccaniche psicologiche che regolano la comune convivenza all'interno del Teatro Municipal.
C'era una volta un re: questi si chiamava Benny e governava con mano ferma e sicura sui suoi sudditi calcettari romani.
A volte loro non capivano i disegni del monarca, ma lui non si preoccupava e, con un calcio in culo, li rimetteva al loro posto.
"Voi mancate di visione strategica. Non cercate di capire. Ubbidite e basta. Ecco, bravo Pico, fammi altre 15 rampe di gradoni".
Purtroppo per lui, all'orizzonte si affacciò un nuovo pretendente al trono. Costui non aveva sangue blu che gli scorresse nelle vene, né un albero genealogico da sfoggiare, ma aveva la freschezza delle idee e la forza della giovinezza, dalla sua.
Subito, assoldati un manipolo di reietti, cominciò a battagliar con Re Benny e i suoi, e, anche se all'inizio ci fu un certo equilibrio di forze, fu subito chiaro che, quella guerra avrebbe cambiato l'ordine delle forze, nel calcetto romano e, forse, mondiale.
Di lì a poco, infatti, i match diventarono sempre più dei combattimenti a senso unico, con i nuovi che sommergevano di gol gli sgherri di re Benny.
Il vecchio sire, ovviamente, non si arrese subito, ma le provò tutte: cercò addirittura di procurarsi dei dagherrotipi in movimento, per poter analizzare in separata sede le trame nemiche e neutralizzarle. Poi provò a cambiare le leggi: era ancora il re, d'altronde, e lo poteva ancora fare. Fatto sta che, sebbene avesse ripristinato praticamente ogni norma medioevale, financo lo "jus primae noctis", alla fine dovette soccombere ed abbandonare il trono al suo successore: Re Coach I.
Ma cosa fu che gli fece perdere il trono? Mancanza di freschezza atletica? Non credo: re Benny li faceva allenare anche la domenica pomeriggio. Scarse doti tecniche? No, alcuni dei suoi pedatori erano dotati di palleggio sopraffino e tiro micidiale.
Quello che lo fece capitolare è stata la mancanza di fiducia.
I suoi uomini vedevano nel nuovo aspirante monarca una ventata di novità e ormai non seguivano più i pur validi dettami tecnici del loro leader.
Questo li fece capitolare.
E quello che ho visto la settimana scorsa non mi è piaciuto per niente. Vi ho visto combattere fieramente per quasi tutto il match, respingendo i loro attacchi, e punendoli con astuzia e coraggio. Poi, improvvisamente, vi ho visti timorosi, perché avete visto il vostro leader malato. Ma il fatto che si sia presentato nonostante la malattia e, che nonostante i colpi subiti abbia continuato a lottar come un leone fino alla fine ci avrebbe dovuto dar nuova foga, nel finale incerto del match.
Invece, sul 6 a 6, quando tutto era ancora da decidere, vi siete spaventati perché avete visto il re a terra. Ma ci vuol ben altro, per tenerlo giù. Dovranno affilare piedi e gomiti e, se voi sarete con me, io non cederò mai.
Ma badate, marrani, che se farete un passo indietro io vi piglierò le palle in una morsa, e vi farò fischiare fino a che di voi non sarà svanito financo il ricordo.
PAGELLONE
Bebo (c): Il Capitano di ventura segna una rete e si batte con la consueta perizia. Manca un po' di vis pugnandi, ma il suo lo fa. 6,5
Serusuke: il mattatore della serata a tutto tondo. 4 gol, e una presenza costante nella loro fascia destra difensiva. Si dimentica di rientrare, talvolta, ma compensa col terzo tempo tirolese che fa sempre felice il Coach. 8
Vasco: presente nonostante la malattia che ancora lo affligge, sui mette davanti e cerca di far del Tanzini. Ma nonostante una forma fisica straripante, non riesce a concludere degnamente, e ciabatta tutte le occasioni. Viene abbattuto da una gomitata, ma nemmeno lì cede. 6,5
Fiordello: l' uomo in più dei due match precedenti si rivela il tallone d'Achille, lunedì. Prima fa il suo, ma nel momento topico si traveste da Goicoechea e perde palla da ultimo uomo, condannando il Teatro alla sconfitta. 5
Er Tassinaro: Altra prestazione di spessore di Duilio, che segna una rete e dà concretezza e velocità costante. 7
7 commenti:
i gomiti, il giovane Attila, te li ha già fatti provare affilati. Vedremo se lunedì glieli scartavetriamo un po', con il Tanzo nel ruolo del Coach invece del contrario.
Io credo in voi!
non ci provincializziamo
du cose
1. perché mo giocate er sabbato?
2. com'è che 'a Caina mo se mette 'e maje viola?
comunque pure se se fa chiamà Peluso Seru se riconosce, Bebo/Matri er suo 'o fa, da fermo, ma 'o fa.
Er cocc è l'indomito che ha fatto l'assist a bebo o sbaglio (in strimin' 'n se vede 'n cazzo)?
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=143OGMSUedA
intanto lo metto qui sperando che qualcuno gli trovi una collocazione più consona
sempre in prima linea
lontani dal potere capitolino finanza, lontani dalle tods
vabbe' il video era questo (chiaramente censurato nella sua parte più importante dall'ottimo "fatto" dello juventino travaglio):
http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/contesta-berlusconi-rischia-il-linciaggio-dei-militanti/119946/118429
ma si sa, anche i migliori sbagliano
comunque anche l'altro merita…
certo che su sto blog uno potrebbe pure scrivere "seru nun sa cucinà" che tanto nun se ne accorge nisuno
Plotino regna!
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