mercoledì 24 aprile 2013

Siamo al capolinea, per il Coach? - Pagellone del 22 aprile 2013


I vertici temono il crollo finale e chiedono al Coach di restare
Ci sarà una fuga verso il Clan «benedetta» da Benny, però la scissione non è all'orizzonte

ROMA - C'è un fotogramma da conservare nel film del Teatro Municipal in ansia da risultati, dopo la sconfitta per 10 a 5. È lunedì sera, il Coach ha parlato alla dirigenza della squadra, ai tavoli della pizzeria "O' Giardin' e' Pulcinella", e poi se n'è andato, senza aspettare repliche, domande, interventi (e senza pagare).
Il leader ha dato la sua cambiale per le dimissioni postdatate ed è scomparso. I Teatranti si guardano negli occhi, o, almeno cercano di farlo, perché lo sguardo di ognuno sfugge altrove, perso nella preoccupazione. Un gruppetto di colonnelli privi di generali chiede al consigliere tecnico del Coach, Ivanhoe, di prendere lui le redini dell'assemblea. Il neo teatrante si guarda attonito e poi dice: «Io? Perché mai, non sono neanche titolare!».
È una scena, e non farà l'insieme, ma la dice lunga su quello che sta accadendo nel Teatro Municipal. Il Coach è già sepolto nei pensieri di tutti e viene riesumato solo quando la paura di fare la sua stessa fine attanaglia il gruppo dirigente. Il Fiordello e er Tassinaro, tanto per fare due nomi, chiedono al Coach di rimangiarsi le dimissioni, o, quanto meno, di congelarle fino alla stagione che verrà.
Gli ex dell'Atletico Parente vorrebbero che il Coach cambiasse idea, e portasse lui il team fino al nuovo anno calcettaro, perché temono che la dipartita politica del barbuto leader coincida con un bel «game over» per tutti loro. E non vorrebbero togliere il disturbo adesso, né tanto meno intendono assoggettassi all'era Serusukiana. Ma nonostante i loro sforzi e le loro perplessità, un treno è già partito ed è difficile che si fermi prima del traguardo.

Serusuke guarda da Firenze quel che accade a Roma e fa mostra di disinteressarsene, ma non è così. Il perfido cuoco, sedicente giovane, è disposto ad aspettare ancora. Non oltre una certa data però. Seru immagina una guida tecnica che duri due-tre mesi al massimo, non di più e che poi riporti il Teatro fino alla prossima stagione. Ma anche gli altri leader del Teatro non riescono a immaginare un futuro che scavalchi dirigenze, compagini, e timori. La dirigenza del team su questo è stata chiara, pure con Plotino: «Noi siamo pronti anche a fare un governo del Capitano, ma non può essere uno degli anziani a presiederlo». No, niente Bebo, piuttosto meglio Humbert: più la guida tecnica è lontana dalla tradizione, più è facile per gli sponsor confermare i finanziamenti.

I vertici del Teatro sono preoccupatissimi dell'incidenza che avranno il nuovo selezionatore e la nuova dirigenza: «Andiamo avanti, ma con grande cautela perché non possiamo dare vita a un Teatro mischiato col Clan a cui Bennysconi può staccare la spina quando vuole», è stato l'ammonimento del Capitano. E nessuno ha avuto da ridire, nemmeno quel Serusuke che si immagina un Teatro diverso (sì, diverso in quel senso lì): «Andiamo pure avanti, tanto questa guida tecnica dura due-tre mesi al massimo». Quel che basta per preparare il Teatro alla stagione che verrà. Nel frattempo Serusuke aspetta di capire se gli conviene tentare la sfida per la presidenza o se, piuttosto, deve tenersi lontano dalle beghe del team e pensare solo alla candidatura a Coach. In questo caso potrebbe essere l'attuale presidente-allenatore-capitano del Cafiero F.C., Humbert, a guidare il team bianconeruto.

Ma ciò non vuol dire che il mezzo frocio si defilerà: «Seru, sei l'ultima carta che abbiamo», gli ha detto Leo. E la pensano nello stesso modo anche Mike the Butcher e Don Matteo, che puntano su di lui per il ricambio generazionale del gruppo dirigente. Il Teatro comunque regge. A fatica ma regge. Ci sarà una fuga di qualcuno verso il Clan, benedetta da Benny, ma non è all'orizzonte una scissione vera e propria. Tutti hanno capito che alla fine dovranno trattare, litigare o accordarsi con Serusuke. È quello il futuro del Teatro Municipal. E c'è chi pensa già di facilitare la strada al vice-Coach, vice-Capitano, cuoco titolare, mettendo nel governo Don Matteo. Offrirgli una carica importante, come quella di massaggiatore, potrebbe essere il modo per tenere buoni i filo-parentiani del Teatro e costringere il Movimento 5 panze a misurarsi con il calcetto reale, non solo con quello parlato o visto da lontano. Ma queste sono solo elucubrazioni e idee buttate lì: il futuro immediato del Teatro Municipal prevede il match di lunedì e subito dopo un terzo tempo di fuoco, dopodiché si veleggerà in mare aperto.

PAGELLONE

Bebo (C): Il Capitano è spossato. L'età avanza e le lotte intestine (e dell'intestino) lo stanno logorando. Quei tre etti persi così repentinamente si sentono anche nei contrasti. Due belle marcature. 6,5

Vasco: Posto dietro, a guardia del fortino, si deve arrangiare, anche perchè il Coach prevede per lui, in questo match con la Caina, un inedito schieramento 2-2, con a fianco il Fiordello, e con, all'inizio, Mike the Butcher davanto con il Tanzo. Soffre terribilmente la freschezza atletica caina, ma riesce a non sfigurare. 1 gol e sufficienza risicata. 6

Fiordello: Il Fiordellone alterna sprazzi di grandissimo calcio a momenti di assoluta immobilità. Mette a segno un gran gol, poi si piazza in porta per rifiatare, e ci resta per metà del match. Convalescente. 6

Tanzo Tanzan Tanzini: Il migliore per distacco. Fa un lavoro preziosissimo, sfruttando il fisico, ma poi sbaglia quasi costantemente, ed a volte anche abbastanza incredibilmente, in fase di conclusione. Molto incisivo, comunque. 7,5

Mike the Butcher: Dispone di 15 metri di autonomia e li spreca tutti dagli spogliatoi al campo. Per il resto gara che alterna le consuete finezze, alle consuete amnesie. Al 15° minuto chiama il prete d'urgenza, ma poi si riprende e conclude il match. Miracolato. 6

venerdì 19 aprile 2013

Siete MOOOOOOOOOORTIIIIIIIIII!!!!!!!!!!! - Pagellone del 15.04.2013

"E' inutile fuggire, siete cirkondati!"
Questo l'uniko messaggio che il cittadino Bebo Grillo ha inteso rilasciare alla stampa di questo zozzo regime, prima di mandare affankulo tutti i presenti e bukare il pallone della kaina: da oggi il pallone non sarà più necessariamente sferiko, ma la sua forma verrà scelta mediante un referendum popolare sulla rete: e stavolta l'ha spuntata il dodekaedro, kon 7 voti, sul tronko di piramide, che ha rakkolto solo 2 voti. Un voto per Rocco Siffredi.
Dodekaedro a centrokampo, quindi, e via alla kontesa.
Il cittadino Vasko Kasaleggio annuisce senza parlare, ma tutti sembrano aver kompreso le direttive del leader oscuro del moVimento Teatrante: non ci akkontenteremo di vincere, non ci basterà il 51% delle markature. Qui bisogna annientare l'avversario kaino, qui si azzera la kasta gialloverde!
E fin da subito si è kapito che il vento giovane del rinnovamento teatrante non avrebbe lasciato scampo al vecchiume kaino: Seru "Dario Fo" suke komincia a saltellare sulla fascia di kompetenza kome un giullare, disorientando gli avversari e purgandoli con precisi fendenti; Bebo Grillo non fa moVimento, ma poi inventa dal nulla una rete da cineteka kon kontrollo e subitaneo pallonetto, che skianta i difensori dell"ancien régime";  il Fiordellone, bonaccione come un Vito Krimi, non infierisce, ma impedisce ai kulattoni kaini di rialzare la testa; Umbertone è più tosto di Roberta Lombardi e falcia ogni finanzierotto che si avvicini al kuore dell'area biankoneruta; Vasko, da punta naskosta, imperversa silenziosamente (tranne quando smokkola) sulla fascia destra e poi colpisce.
Manka solo Duilio, ma li fa parte della Kasta dei tassinari, si kapisce. Ma non ti preokkupare: arriveremo pure per te!
Il risultato finale di 8 a 6 lascia Alberto Berluska senza fiato. Ma non è finita qui. Noi ci fermeremo solo quando avremo il 100% delle reti. SIETE FINITI! ARRENDETEVI!

PAGELLONE

Cittadino Bebo Grillo: Non si kandida, ma viene komunque eletto kome markatore del gol della serata. 7

Cittadino Serusukefo: Immatupisce i kaini di kiakkiere e poi li giustizia con 4 reti, ridendo. 64 anni e non sentirli! 8

Cittadino Vasko Kasaleggio: s.v. perchè esterno al moVimento.

Cittadino Fiordello Krimi: Si presenta dimagrito, e ha subito fame (di vittoria). Koraggio 6,5

Cittadino Humbertow Lombardi: io kon voi della kasta dei gironalisti non ci parlo. Vaffankulo. 8

mercoledì 10 aprile 2013

Non è un paese per vecchi - Pagellone del 8 aprile 2013


Come si può migliorare una squadra che può contare su cinque atleti di livello mondiale?
Come si fa ad aumentare il rendimento di un amalgama di fenomeni che danno del tu al pallone, che aggrediscono l’avversario e rimangono concentrati sul match e sull’obbiettivo senza mai distrarsi, senza mai essere sazi dei delle vittorie e che continuano a cercare di migliorare il proprio rendimento con umiltà e abnegazione?

Boh.
Ma a noi che cazzo ce ne frega?
A me basterebbe riuscire a spremere ancora un po’ di sangue da queste rapacce rinsecchite che il destino m’ha obbligato a gestire.
Ciccioni senza palle che riescono ogni volta a dare nuovi significati alla parola "perdenti".
Pipponi dal piede di ghisa che non conoscono tattica, né tecnica.
Vecchi spompati con l’eleganza di oranghi, che deambulano come zombie per il rettangolo verde.
Eppure a volte capita che questi rottami si animino di una luce magica e comincino a mostrare una stoffa, un talento di cui nessuno li crederebbe capaci.
E lunedì è stata una di quelle volte, quando la Finanza Creativa si è presentata sul campo con dei rinforzi d’eccezione: Alberto, condottiero caino, ha cercato la vittoria umiliante ed ha convocato, oltre ai soliti Robert Cazdecan e Pashqualino, anche i 2 giovanissimi virgulti della infinita cantera meridionale, Vincenzo Marazico e Daniele pibe de Foggia. Quarantacinque anni in due.
Quarantacinque, come le primavere del granitico tedescone convocato dal Coach per sostituire l’autoesiliato Fiordello, impegnato nella visione di un evento di calcio minore: il derby della Capitale.
Ma il golem della perizia non era l’unica, pesantissima, assenza del Teatro: il degno cugino del Fiordello, Duilio er tassinaro, ha giustificato la sua assenza con fantomatici impegni di lavoro, mentre fonti bene informate me lo davano all’Olimpico, nella veste di falconiere della sempre più spennacchiata Olimpia.
“Comunque poco male”, ha detto ancora volta il Coach. “Tutti siete utili, nessuno (di voi) è indispensabile”.
Da queste parti, per l’appunto, passava in quei giorni una vecchia gloria del Teatro, tal Leomacs. “Butto dentro lui, a spregio”. E via. Siamo cinque.
La formazione è presto fatta: Humbertow dietro, Vasco davanti e gli altri 3, a rotazione, sulle fasce.
E tutto sembra andar bene, perché la squadra tiene bene il campo e, dopo alcuni scambi di studio, passa con Vasco, dopo un rapido scambio centrale con Humbertow.
Qui si scatenano i giovani tenori caini, che cominciano furiosamente ad attaccare e, complici le solite cappelle a cui non sappiamo rinunciare, mettono a segno 3 marcature e colpiscono 2-3 pali (esticazzi).
Sembra tutto finito, perché loro giocano davvero bene e la differenza d’età si sente, ma ecco che il Teatro ritrova la vecchia magia: si ricomincia a giocare con la palla bassa, sbagliando il minimo e spingendo con tutto l’ardore che tutto il mondo ha imparato a temere. Detto fatto, e Seru e Bebo danno la parità ai Nostri.
Purtroppo lo sforzo della rincorsa si paga e i Caini ritornano avanti di 3, prima del gol del definitivo, dignitosissimo 6 a 4, ancora del Capitano, al termine di un’azione da cineteca.
E’ lo sport, amici miei, e ci sta di perdere, ma questa squadra ha ancora cuore, ha ancora cervello; se mettiamo insieme un paio de piedi dignitosi siamo a cavallo.

PAGELLONE

Bebo ©: Il Capitano ha poca forza sulle gambe. Mancano le energie e si vede, ma la classe è cristallina. Se stacca quella roulotte che si porta appresso ci si diverte. 6

Serusuke: L’uomo del Mossad si danna l’anima (de li mortacci sua) e danna la mia anima con le solite cazzate e/o omissioni difensive. In fase offensiva va molto meglio, ma c’è da registrare la difesa sugli 1-2 e sulle sovrapposizioni. 6

Vasco: Gioca da puntero e finalmente lo fa decentemente. Gioca troppo spesso spalle alla porta e per questo conclude poco, ma serve bene i compagni sulle sponde e anche con qualche apertura illuminante, come quella che mette in porta Bebo per il 6 a 4. Certo che il centravanti che gioca meglio in difesa che davanti ce l’abbiamo solo noi. 6,5

Leonzio: il giovane Leo non c’ha il piede troppo vellutato, si sa, ma la grinta è quella di Leonida. La sua infinita generosità lo porta a spomparsi in infiniti pressing, ma con l’esperienza imparerà a dominare quest’impeto belluino. Per i piedi consiglio una morsa, per un paio d’ore al giorno, per 5 mesi (oppure un trapianto). 6,5

Humbertow: La roccia alla quale si aggrappa il Teatro. Si trova tutta la sera abbandonato nell’1 contro 1 con il terribile Marazico, ma gli lascia solo le briciole (cioè 2 gol, di cui uno solo nella sfida diretta). Quando si spinge avanti si dimostra ancora una volta refrattario al gol. Padellone! 8