prologo: in mancanza di avversari di caratura, il Teatro convoca tutto se stesso per una sfida interna.
preparativi: mentre Vasco e Serusuke rimpinguano le casse della Tim in telefonate per raccordare l'accorrere dei contendenti, il cuoco errante si prendeva l'impegno di mettere a tavola da cinque a dieci commensali, nonostante fosse in ritiro in maremma per perfezionare gli ultimi schemi di gioco. E, data la presenza del vegetariano tedesco-al-desco, imbastiva un menù privo di cinghiale e suini vari.
svolgimento: l'unica cosa che si è svolta è un ennesimo giro di telefonate per disdire il campo e gli appuntamenti: Fiordello lamentava la bua alla gambina, Bebo non vedeva l'ora di svignarsela, ma soprattutto Benni e un suo accolito omertoso, invitati dall'ingenuo toscoumbromarchijano, dopo essersi detti onorati di vestire la gloriosa casacca del TM, ne accusavano tutto il peso, e si ritiravano fuori tempo massimo, lasciando il coach smutandato. Serusuke apprendeva la notizia, e tornava a Roma consapevole della dura realtà. E ora? rinunciare al terzo tempo?
GIAMMAI! quindi, cena rigorosamente vegetariana, per due, i più presenti sul campo e sugli spalti del TTT Coliseum da due mesi a questa parte; Irene e Seru: la tavola è imbandita con mojito e tiella di pomodori col riso, dodici a testa, su letto di patate. Nella notte, la ditta dei pozzi neri ha avuto il suo bel da fare per liberare gli scarichi di viacapopeloro.
conclusioni: Il teatro si ferma, suo malgrado, ma non accetta lezioni di credibilità né di presenza in campo, di spirito (alcolico) e di corpo (sciolto).
4 commenti:
Me sembra giusto.
Irene rulez.
Ma a me cor cazzo che m'hai chiamato, a magnà...
se se trattava de magnà, lo potevi dì, che de certo nun mancavo...
tutti froci, col culo degli altri...
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