mercoledì 22 luglio 2009

finale di gloria

motivi tecnici e di fair play non ci permettono di dilungarci sull'ultima prestazione pre-estiva del teatro, uno scontro tra titani e finito nel trend di tutto il campionato: con una prova di forza, coraggio, tecnica e stomaco vietata ai cardiopatici. Prova da incorniciare, insomma, ecco la cornice, fate voi.
Non possiamo dilungarci sul punteggio, che vede il Teatro prevalere sull'invincibile armata della finanza di cinque lunghezze.
Non ci possiamo dilungare sui saluti a Zebra 73, cui auguriamo di dimenticare presto la serata di lunedì e trovare un ambiente consono alle sue capacità lì dove il fato (o il calcio in culo) lo ha portato. Buona fortuna!
Il pagellone stringato recita un 8 per tutti i vincitori, con pochi commenti sparsi
Ivanhoe: conduce da condottiero, dando sicurezza a tutta la squadra in difesa, e tornando ai suoi standard. Infatti, chiede in serata una revisione del contratto per l'anno venturo.
Bebo: vero capitano, sta fermo 48 minuti consecutivi, e decide di muoversi (lo stretto indispensabile) gli ultimi 10, quando la retroguardia caina dà segni di evidente nervosismo, e lui ci sguazza, insifonandola tre volte con un unico tiro.
Serusuke: madonna che forma e che tigna, il reduce della maratona del Boss all'Olimpico! Sarà stato toccare il prato verde dello stadio, ma nonostante regali magnanimo un autogol agli avversari, corre 48 minuti (V.Bebo), stando fermo solo durante il turno in porta, in cui smanaccia palle insidiose senza subire reti. E perfora ripetutamente appena ha due centimetri di spazio libero.
Leo: Si propone ovunque e si azzuffa come un pitbull con chiunque passi a tiro.
Vasco: ebbene si, fa la differenza: mina vagante assolutamente avulsa dal gioco dei suoi, ci mette quella verve toscoumbromarcigiana che serve in un incontro maschio come quello dell'ultima sfida. E poi perde 20 minuti a inveire con facciona cattiva per chissà quale fallo dato o subito, nessuno lo capisce, ma Bruno ne rimane inebetito. E da lì, il crollo psicofisico dei creativi viene giù a valanga, con Ibracadabra che si muove meno di Fiordello in panchina, e Pasquale che fa il possibile, ma completamente solo.
Fiordello: ottimo il suo ruolo di giocatore fuori campo, rientra però nel finale per dare il suo fondamentale contributo al terzotempo; ebbene sì, QUALCUNO ha ancora una volta stupito con piatti nuovi che strappano applausi. E il prode di Tortretteste, non solo affonda la forchetta, ma porta una quantità di paste per la chiusura definitiva che ancora si rincorrono nel frigorifero.

la morale la sapete:
Il Teatro brilla di luce propria, ma adesso parte per le meritate vacanze.

3 commenti:

capitan bebo ha detto...

la prosa sembra quella toscoumbramarchiciana: 'sti due non la raccontano giusta
mi sa che c'ha ragione il fumettaro fumato quando si preoccupa perche stanno soli negli spogliatoi...
comunque, si vede che seru ha fatto il classico e poi ha studiato le lingue: per lui mezzora fa 48 minuti, un pò come tremonti...

Leo ha detto...

Amen.
Prosit.
R.I.P.

The Coach ha detto...

Rientra il leader, si accendono tutti; ma splendono di luce riflessa!