Con il nuovo anno, anche il Vostro amichevole Coach di quartiere si guarda dentro e trova la forza per migliorarsi, per spingere ancora più avanti il concetto di Team. E' con questi mirabili propositi che torno sul Blog che fu leggenda, per aggiornare l'umanità sulle gesta di questi gagliardi atleti, così come per aggiungere anedottica alla già pregna galleria di successi del Teatro Municipal (e quando io dico pregna, mi si può credere).
Ecco i miei obbiettivi per il nascente 2013:
- Scrivere almeno una riga dopo ogni nostro match. I nostri seguaci più lontani non saranno mai più all'oscuro. You'll never walk alone.
- Continuare, nonostante le (deboli, fortunatamente) resistenze interne, a sospingere il Team, con voce stentorea e pungolo elettrico, verso l'unico obbiettivo accettabile: l'annullamento fisico, psicologico e morale dell'avversario. Ma in amicizia.
- Accettare con la consueta bonomia le deficienze e gli errori dei compagni, impegnandomi a cercare il buono ed il bello anche nelle peggiori cazzate, a costo di dover scavare col raschietto all'interno del piede che ha errato.
- Rendere il clima del match di ogni lunedì un momento di svago, di allegria e di amicizia, ma senza rivangarselo nello sgomberaminestre.
- Rendere il Teatro Municipal la realtà più importante del calcetto mondiale. Stadio di proprietà e fermata Fiordello Centrale della Metro C sono solo i primi passi. I nostri sponsor richiedono visibilità: avranno quello che si meritano.
- Meno parole e più fatti, anzi, più strafatti che mai. Quindi bando alle ciance e sotto col resoconto del match di iersera e, ovviamente, col sempre temutissimo ed attesissimo PAGELLONE!
Da quando Vasco è rientrato dall'infortunio, questo Team ha ripreso la strada amara e lastricata di lacrime che conduce inevitabilmente alla vittoria. Il match di ieri sera non ha fatto eccezione. Certo, i rivali si sono presentati agguerriti, con il condottiero Alberto fiancheggiato dal solito strapotente Pashquale, dal sempre tosto Robbertone, dal frizzantissimo Attila, fino al giovane virgulto sbarazzino, il piccolo Montellino.
Il Teatro, però, rispondeva con una formazione che ha superato infinite battaglie: Bebo con la fascia rossa al braccio si posizionava (a volte) in posizione difensiva, con il Tassinaro sulla destra e Serusuke a sinistra. Unica punta, Vasco. Il Fiordello si piazza in porta e si rifiuta di uscirne.
Il match inizia piano, con i gladiatori ancora impegnati a smaltire le scorie degli allenamenti che i preparatori hanno imposto durante la pausa natalizia.
Montellino segna dopo una disattenzione congiunta Seru-Fiordello, con un colpo di punta dalla treqquarti.
Da lì in poi, si scatena la bagarre.
Alle reti dei maledetti caini risponde inizialmente quasi soltanto il Tassinaro, innescato mirabilmente dalle sponde di Vasco, che poi si mette in proprio e segna partendo spalle alla porta e girandosi con un destro fulminante.
Il Teatro attacca di più, manovrando sapientemente, mentre i canarini ribattono in contropiede, sfruttando la maggior freschezza atletica.
Si arriva al finale di match sul 6 pari.
Bebo, fino a quel momento assolutamente spento, tira fuori la vecchia magia e segna con un sinistro a giro sul secondo palo. Sembra finita, anche perché il tempo è virtualmente scaduto, ma Hamidi è impegnato su Youtube arabo (istruzioni di montaggio di una bomba batteriologica for dummies) e non fischia la fine, quindi i Caini pareggiano (natidancane) con Attila, con azione da calcio d'angolo.
Proprio mentre gli ultras smettevano di cantare i consueti cori di incitamento al Vesuvio e arrotolavano gli striscioni razzisti per riprendere la via di casa, il Capitano si guadagna una punizione dal limite. Un tempo non ci sarebbero stati problemi: Bebo avrebbe preso il pallone, lo avrebbe messo a terra con un lampo di luce, mentre il portiere avversario avrebbe chiesto il cambio, in lacrime. Quei tempi sono passati, sembra dire il sorriso di Alberto. La palla, infatti, si schianta sulla barriera, come a voler mostrare il segno di un destino che si infrange sul muro del tempo che scorre. Ma Bebo non si piega, prende la sfera e la insifona con forza sul fondo del saccoccio. Fine. E vittoria.
PAGELLONE
Bebo (C): Gioca un'ora di merda, indisponente e immobile come solo ai tempi belli. Poi sfodera 5 minuti decisivi, con i 2 gol del match. Basteranno a garantirgli la sufficienza? No. Ma ci sei andato vicino. 5,5
Serusuke: Ma li mortacci tua, la vuoi stoppare sta palla. E poi dalla a Vasco, che ci pensa lui. 5,5
Vasco: Falsa punta tattica, arretra e serve assist a iosa, non disdegnando però di infilarne un paio nel saccoccio di rara bellezza. 7
Fiordello: Si piazza in porta con autorevolezza e fa il suo, cercando anche di costruire una parvenza di gioco, ma si fa trasportare e cerca di spingersi avanti un po' troppo svelto, costringendo i compagni a riportarlo a spalla fino alla porta. Guadagna la sufficienza portando una pregiatissima bottiglia di Brunello di Rita Levi Montalcino di rara qualità, che strappa una lacrima a Seru. 6
Tassinaro: Mattatore e goleador. Sfreccia come una Multipla Multijet sulla preferenziale. Il suo tassametro non si ferma mai, ed alla fine il conto lo paga la Caina, e sono 4 fischioni! 8
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