Nella quasi ventennale storia del Teatro Municipal tante cose sono cambiate: alcuni dei padri fondatori, come Plotino e Leo, non ci sono più, e ormai seguono le nostre gesta da lassù, ma continuano ad ispirarci con il ricordo della loro leggenda. Altri hanno lasciato per vari motivi, personali o semplicemente perché erano delle pippe rifatte, ma assiepano gli spalti del Mohammed Atta Colosseum, ogni maledetto lunedì, perché il Teatro è una passionaccia difficile da trascurare totalmente.
Altri invece ci sono ancora, a partire dal più longevo, il Capitano Bebo, che non manca mai di indicare la via (verso la tavola del terzo tempo), passando per Seru, financo a Vasco, uno dei più giovani (pensate) ma che ormai ha già una dozzina d'anni di militanza BiancoNeruta.
Ci sta poi il Fiordello che proprio oggi compie i suoi meravigliosamente portati 45 anni, che veste questa pregiata casacca da una decina d'anni, ormai, e che è stato uno di quelli che più di tutti ha mutato, nel tempo, il suo modo di creare calcetto. Partito 10 anni fa (e 25 chili fa) come ala guizzante e tecnica, è diventato centravanti di peso, poi boa difensiva. Ora, da un paio di mesi a questa parte, il buon Fiordello è stabilmente in porta. Ma anche lì sa farsi valere, dato che anche per l'arquero, negli schemi del Teatro Municipal c'è molto spazio per contribuire alla manovra. Anzi, il portiere, nella complessa e articolata (cit.) partitura coachiana, è il primo regista della squadra: e il Fiordellone, dall'alto del suo piedino fatato, bene si presta all'impostazione, ed al tempo stesso si trova svincolato da compiti improbi di copertura e recupero.
Un applauso al Fiordellone, quindi, ma un'ovazione anche al Coach, che del Teatro non butta via niente.
E la dimostrazione che questa filosofia è vincente si è avuta lunedì, quando la Finanza Creativa è stata annichilita da un Teatro Municipal strabordante, benché (?) orbo di uno dei suoi uomini di punta: quel Serusuke che, pure, nell'ultimo tragico lunedì era risultato essere il più in palla dei nostri. Ma il Lider, che c'ha l'occhio lungo, ha capito che il vecchio Seru 2 partite di fila non le avrebbe mai azzeccate, e lo ha mandato a ritemprarsi in montagna, nella speranza che riporti anche qualche Brühwurst, da servire nel buen retiro di via Capo Peloro (sempre ce non li usi tutti per i suoi scopi più nefandi).
Al suo posto, Tarzan "Tanzo" Tanzini, il bomber che a questo Teatro manca sempre (nell'attesa che arrivi, come si dice da più parti, Drogba.
E, come già anticipato, il match è stato inevitabilmente a senso unico, col Tanzo che ha agito da boa e stoccatore, Bebo e er Tassinaro frecce sulle fasce, Vasco difensore arcigno e bomber al tempo stesso e il Fiordello ultimo invalicabile baluardo e primo facitore di gioco.
Come potevano, i Caini, resistere?
E infatti, non hanno resistito, presi in una morsa di scambi alla velocità della luce che li hanno annichiliti fin dal primo minuto. Tre gol nostri prima che un Pasqualino furioso riuscisse a sparare uno dei suoi siluri, ma poi di nuovo noi a macinare ed a macinarli senza pietà, con Duilio che restava in copertura se Bebo saliva, e viceversa, con rocamboleschi cambi di gioco dettati dal nostro portierone all'olandese che saliva sempre fino a centrocampo, più spavaldo di Goicoechea (e pure più sicuro tra i pali), e col Pogba bianco (Vasco), che sparava traccianti da lontano, per i Canarini non è rimasto che alzare bandiera bianca.
Sul 7 a 3 loro hanno tentato di rialzare la testa e sono arrivati orgogliosamente fino alla quinta marcatura, ma il match era finito da un pezzo.
PAGELLONE
Bebo (C): Il Capitano trattiene la sua furia, e invece di azzoppare i nemici, li infilza con un paio di conclusioni di fino, da par suo. Meglio così. 7
Vasco: si piazza dietro, stavolta tranquillo perché davanti c'è uno che quel mestiere lo sa fare eccome, ma non rinuncia all'offesa infilando tre volte gli incolpevoli Caini, di forza e di mestiere. Addirittura rinuncia a chiamarsi i falli, consapevole dell'eccessivo divario e comprensivo anche nei confronti del nemico impotente. 8
Fiordello: Uomo del giorno, gestisce senza troppi patemi la costruzione della manovra, ma si oppone anche strenuamente agli attacchi nemici. Inossidabile. 8,5
Er Tassinaro: Duilio, dopo una settimana di spurgo, ritrova la verve e ricomincia a macinare la fascia destra, con tutto quello che trova nel mezzo. Segna un gran gol e se ne va impennando dai Caini che lo inseguono. 7,5
Tanzo: Si piazza davanti e offre sponda continua. Riesce anche a segnare una rete, ma soprattutto partecipa costantemente alla manovra, fornendo assist a getto continuo. 8
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