mercoledì 23 luglio 2008

tirare le file e tirare le orecchie


Ecco, tiriamo un po’ le fila della discussione.
Sono passati pochi giorni da quando un sedicente coach titolava il nuovo post “Stringiamoci a coorte”. I più lo interpretavano come un augurio e un invito a ritrovare quell’unità di intenti che permettesse di sentire la solidarietà dei compagni di squadra, e magari di muoversi in modo coerente verso la porta avversaria.
Il giorno dopo l’ultima battaglia della stagione tutti si aspettavano un baldanzoso post dal titolo VITTORIA FINALE!, a prescindere dal risultato. Ma questo grande gruppo deve ancora fare il salto di qualità finale: negare qualsiasi evidenza, narrare le gesta di cinque eroi del lunedì (non della domenica) e arrogarsi il titolo di imbattibili spartani.
Mai lavarsi i panni in Arno, invece, mai fare bastione comune contro le rosicate e i colpi bassi di Core de’Roma: bisogna farsi del male tra di noi. E così sia:

Pagellone apocrifo.

Plotino: il miglior bianco mai sceso sul centrale di Capo Peloro. Fermo restando che “el mejor blanco es el tinto”, questo è tutto il suo apporto. Per il resto, viola la sacralità del terzo tempo introducendo un elemento ad esso alieno, costringendoci così a parlare tutta la sera di calcio e mai di gnocca! Male, malissimo. In campo, l’ombra del prof non fa paura all’occidente, e nemmeno al meridione. La prossima volta che scende a Roma, schieriamo in campo Giorgia, peggio non andrà. n.c.
Vasco: basta saper leggere tra le righe delle sue parole (comunque troppe) per capire che prestazione ha messo su: la metà di quella del piede destro di Plotino. Correndo uguale (100 metri dorso). n.c.
Bebo: eroe invisibile della serata, almeno lui a correre ci prova (lo ha riportato solo un giornalista brasiliano, cui era arrivata la formazione con un refuso (Bebao). Tenta di arginare il torello avversario, ma gli manca la taurina della Redbull di mercoledì scorso. n.c.
Serusuke: alcuni meschini hanno definito la sua prestazione una delle migliori di sempre, ma poi non hanno avuto le palle di sostenerlo di fronte al coach. Senza le intuizioni di Zebra73 sarebbe stato incensato per una quadrupletta. Non trova collaborazione, ma solo le bestemmie di default dei suoi ex compagni (si parla di un trasferimento insieme a Mutu), ma mostra allarga il petto e il tackle lottando per 50 minuti cinque contro uno. Qualche amnesia difensiva quando l’ossigeno non ce la fa più a risalire al di sopra delle clavicole. n.c.
Luca: Credevamo che la sua performance pulita si fosse fermata al 30mo del primo tempo per la solita crisi atletica. Invece, stava solo raccogliendo le forze per l’ultimo sforzo, quello con i piedi sotto al tavolo, dove torna ai fasti di… della settimana scorsa, sempre gran gioco, con la forchetta. n.c.
Ivanhoe: si unisce generosamente alla tarda serata, assumendosi le sue responsabilità: doveva venì prima. n.c.

Con questo discutibile risultato si chiude una stagione di ombre lunghe e sprazzi di luce. Che l’estate porti consiglio a tutti, e un po’ di sano sesso ai più bisognosi (sic).














1 commento:

capitan bebo ha detto...

intanto, s'è chiusa la stagione delle ombre lunghe del serusuke, mentre gli atleti veri del TM giocheranno anche lunedì prossimo, per accendere i cuori visionari dei tifosi
e poi, se il nostro coach non è in grado di risalire all'Eroe del pantheon del post precedente, che cazzo di coach è? e le capacità di intelligence dello scico dove cazzo sono impiegate, per prendere i presunti camorristi?