4. pagellone
migliore in campo Carla Fracci, che controlla dall’abruzzo l’operato del suo plotone.
Bebo: ormai ribattezzato Il dormiglione di alleniana memoria, esporta anche in campo l’intermittente presenza della cena, alternando momenti di veglia a sonno profondo. Si sveglia un paio di volte davanti alla difesa avversaria, purgandola con tiri improbabile quanto pregiati. Tre centri sul suo tabellino, migliore in campo (quando ha gli occhi aperti). 6+
Leo: non è la sua palla, che schizza fuori controllo su qualsiasi tentativo fatto con quei piedini sensibili e delicati che s’aritrova. Da’ il meglio di sé in fase bercio selvaggio, tanto che tutti tranne Ibracadabra sembrano quasi rimpiangere Vasco. Poi si calma, e comincia a smerigliare caviglie, permettendo ai suoi di giocare. 4
Luca: contrasti fatti con uno scarpino pieno di fichi maturi, così non può togliere la palla dai piedi di un airone finalmente tonico. Il suo apporto alla fase di costruzione e di attacco si sente anche se non segna. Peccato che è il centrale di difesa. 4 ½
Sergio: gladiatore inutile, con tutte le attenuanti possibili: piede semifratturato, 600 km sulle spalle, la figlia col febbrone. Si danna l’anima a inseguire palloni e avversari senza costrutto, ma suona la carica con spirto guerriero. Due centri impensabili e un cross col contagiri per il tiro di Bebanbasten, con il quale salva il salvabile. 6
Marco: più che genovese, pesto. Non può districarsi tra i mastini napoletani, non ha nessuno a cui distribuire palloni, incolpevole in attacco, impalpabile in difesa, impeccabile a tavola. 4 ½
3. Di contro, da prima di entrare in partita si vede che non è serata, i nostri eroi sono invece compiaciuti, compassati, complimentati, e compenetrati. Finiscono, sopratutto, penetrati. Si rimirano la maglietta nera, osservano gli avversari, se la ridono dei racconti su come nasce la loro formazione, e prima di scendere in campo stiamo già 5-0 per la Caina.. Poi, ¾ della squadra al decimo minuto è in evidente debito di ossigeno. Fiordello-piedi-buoni li usa il minimo indispensabile, per non stancarsi in inutili (?) rientri: se perde il tackle, pazienza, mica torna, osserva, e pure distratto. Marco fa il suo in mezzo ai mietitrebbia avversari, mentre aspetta di leggere sul pagellone di che colore era la nostra metà campo, dato che ieri non l’ha mai vista. LeonDimonio riesce quasi a sostituire il coach, nel senso che rompe così il cazzo urlando senza senso che Bebo e Serusuke rasentano il vaffanculo più rozzo un paio di volte. Poi con saggezza si zittisce, ritorna a fare il suo, e la squadra trova un assetto decente. Ma dopo il 10-0 iniziale, non si risale oltre il definitivo 16-6.
2. la finanza costruisce una formazione di sacrificio, sacrificio di Gigi metronomo che lascia spazio ai compagni, e soprattutto erge in difesa un vallo di Adriano pressoché insormontabile stasera, con Ibracadabra e Zebra, vallo che permette a Runzaman, OraOraman e Ironman di fare quello che cazzo gli pare nel resto del campo.
il baluardo difensivo
1. Tanta la voglia di far bene dei creativi, che non possono permettere di vedere la striscia di sconfitte allungarsi alla quinta consecutiva, e rientrano affamati e anabolizzati dal ritiro nel
campo di addestramento dei tagliagole di Blackwater.
0. una serata in cui, nonostante la pesante sconfitta, l’interista partenopeo riesce ad andarci in puzza e reclamare falli inesistenti come quelli su Miroglio, non può dirsi del tutto sprecata. Guarda caso, sbaglio o sono entrambi interisti? ;-) caro prof, eccoci a noi , puntuali per una volta.
2 commenti:
ovviamente il voto per serusuke tiene conto di 2000 bps per la cena....
Ecco, questa squadra, questa compagine, proprio quando sembra che abbia già raccontato tutto, è ancora una volta pronta a stupire, ad aggiungere un aggettivo (sostantivato, talvolta) alla propria infinita leggenda.
La parola magica, stavolta, è AMICIZIA.
Solo dei veri amici sarebbero pronci a fare la figura dei debbosciati, degli impediti, dei focomelici, dei FROCI, diciamola tutta, al solo scopo di ingigantire oltremodo l'impressione di grandezza degli assenti.
Manca Vasco, ed eccoli pronti a farsi dare ALMENO 10 gol di scarto per migliorarne l'autostima.
Ecco, perchè mi pregio di averli nel cuore.
Ecco perchè li chiamo amici (o piglianculo, talvolta).
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