lunedì 21 luglio 2008
La storia si ripete?
Nei Giochi olimpici era vietata la partecipazione delle donne, le quali, se scoperte, venivano scaraventate giù dalle pendici del monte Tipeo. Si racconta che una donna, certa Callipatira della stirpe dei Diagoridi, nel 404 a.C. riuscì, camuffandosi da uomo e spacciandosi per accompagnatore, a rimanere presso il figlio Pisonide in gara nella corsa. Quando Pisonide conquistò l’alloro olimpico la madre volle con un salto superare lo steccato per abbracciare il trionfatore. Nel salto però le vesti si lacerarono e fu così scoperta la sua identità. Ma i severissimi giudici resero questa volta omaggio all’amore di madre e perdonarono Callipatira. Tuttavia, da allora anche gli accompagnatori dovettero presentarsi nello stadio come gli atleti, cioè completamente nudi.
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1 commento:
va be', poche ciance, sono pronto alla replica sul pagellone...
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