mercoledì 10 marzo 2010

La madre di tutte le infamie!

Nella notte di lunedì, i miliardi di spettatori che hanno presenziato al Big Match delle 21, hanno attonitamente dovuto assistere allo spettacolo più bieco della storia del calcetto moderno: il Coach, da solo contro tutti, a tenere alto il vessillo del Bene, mentre i suoi presunti seguaci non hanno avuto nessun problema a saltare il fosso, ed a schierarsi con le armate dell'odio e del male.
Come novelli Saruman, quelli che un tempo avevano combattuto le orde di Sauron, ora ne diventavano sgherri, e come orchi si rovesciano sull'unico portabandiera rimasto.
Ma anche uno solo può fare la differenza, anche se è fiaccato dalla malattia, anche se il suo grande cuore gli impedisce di infierire e si lascia intenerire quando ha il coltello pronto per il colpo di grazia, anche se i suoi (ex) seguaci ora si accaniscono su di lui come iene assetate di carcasse, anche se il nostro Eroe, per opporsi alle orde sataniche, si avvale di quelli che un tempo erano stati dal Teatro (quando il Teatro era tale) affrontati e vinti.
A tanto si deve spingere il Coach: a reclutare quattro Caini, quattro avventurieri disposti a tutto per la gloria di poter indossare una volta nella vita la maglia del Teatro.
E l'occasione della loro vita si materializza e li trasfigura in un'invincibile armata!
A nulla serve la prestazione maiuscola di Ivanhoe, che segna tutti e tre i gol della sua squadraccia: ad ogni colpo i Nostri reagiscono, con rinnovato vigore e crescente applicazione.
Nell'arco di una sola partita il Coach riesce a forgiare questa massa informe fino a renderla prima squadra, poi Squadrone.
E quando Seru, Leo, Fiordello, financo Bebo, si appropinquano alla porta del Teatro, vengono ogni volta respinti con perdite!
Non passa lo straniero!
3 a 3 il risultato finale. Un altro pareggio, ma un'innegabile vittoria morale.

PAGELLONE

Vasco (Coach, Capitano e Re): Plasma la squadra come e meglio del solito. Un vero condottiero, anche se il suo cuore di Babbo gli impedisce di affondare la prole degenere. 8

Pasqhuale: Accentra troppo il gioco, ma è tecnicamente sempre al di sopra della media. Segna la rete del definitivo pareggio su assist del suo Leader. 7

El Chino: Il suo ritmo compassato trae in inganno anche Ivanhoe, quando si avventa su di lui prima di insaccare la prima rete dei Nostri. 6,5

Attila: L'unno si adopera in ogni zona del campo, con la consueta grinta, ma anche con qualche momento di imprevedibile verve. 6,5

il Gemello del Gol: Non segna, ma agisce fisicamente sugli avversari, annientandone le velleità. 6,5

4 commenti:

Serusuke ha detto...

Sembra che la Caina abbia trovato il suo vero leader:
da Repubblica di oggi:
Silvasco assolve i suoi: "ci hanno bloccato le liste"
Zanelloni: "Nessuna irregolarità, è colpa di giudici e radicali, ma vinceremo lo stesso"
(http://www.repubblica.it/politica/2010/03/10/news/berlusconi_10_marzo-2577945/)
la replica di Bebersani: "Ricostruzioni fantasiose" (http://www.repubblica.it/politica/2010/03/10/news/bersani-ricorsi-2584661/)

Serusuke ha detto...

Ansa:
l'ex coach TM:
"IL MILAN NON HA PERSO. I GIUDICI RADICALI GLI HANNO MESSO UN PANINO NEGLI SCARPINI ; ROONEY & I REDS FROCI COMUNISTI"

plotino ha detto...

si vabbè, mo pijamocela cor bilan

che volevo di'? ah, sì tre a tre è più o meno come quattro a quattro: tocca vède chi giocava fori casa: poesse ch'amo vinto, poesse ch'amo perzo e si avemo perzo pazzienza, avemo sfiorato l'impresa

plotino ha detto...

un tradimento di così vaste proprozioni non si ricordava dai tempi di tangentopoly.
è proprio vero: dagli amici mi guard'iddio...

meno male che Coach c'è .the