venerdì 21 ottobre 2016

Teatro a 5 stelle!

"Prennemose Roma!".
Sembra ancora sentirla, Virginia, che urla alla Capitale il suo desiderio di conquista, in quella notte di giugno in cui è stata ufficializzata la sua candidatura alla guida politica di Roma.
La direzione sportiva, no; quella, si sa, è da quasi vent'anni nelle possenti mani del Coach che la amministra dispensando rampognate a chi si oppone (ma pure a chi è d'accordo, che non si sa mai), qui, sul Sacro Blog.
Il motivo è evidente a tutti: sa gestire i suoi uomini meglio della Muraro coi traffici dell'AMA.
E i suoi uomini sono ragazzi meravigliosi: onesti e coraggiosi, sono la nostra unica speranza di salvezza per questa capitale dissoluta. Ma dall'altra parte ci sono i poteri forti: la Caina.
Le provano sempre tutte, quei maledetti, per portare nel fango i nostri ragazzi, ma loro niente.
L'ultima volta hanno cominciato a lamentarsi che, al momento dell'ingresso in campo, non era pronta la squadra, e volevano per forza prendersi Vasco e mollarci quella sola di Marazico, ma il direttorio del Teatro ha detto NO (in diretta streaming), e siamo entrati in campo con la seguente lista di eletti dal popolo: cittadino Bebo, cittadino Seru, cittadino Vasco, cittadino Ivanhoe e cittadino Matteo (ma non Renzi).
Loro erano i soliti arnesi della prima Repubblica, manovrati dalle multinazionali e dal gruppo Bilderberg, e dopati da Big Pharma.
I nostri hanno fatto la formazione mediante voto popolare, e si sono lanciati all'attacco.
L'impatto dei nostri eroi sulla difesa dei Caini è stata devastante: lo schema d'attacco è stato quello ad apriscatole, ed ha funzionato alla grande.
Nonostante l'impegno dei Caini, Pashqualone e Marazico in primis, i nostri non si sono fermati mai, sfrecciando in campo come Dibba sullo scooter, e si sono portati sull'8 a 4.
A questo punto, quei rosiconi dei nostri avversari hanno fatto un patto con Verdini e hanno rovesciato il voto popolare, portandosi sul 12 a 10 mediante i soliti brogli elettorali.
Ma i nostri non si arrendono e hanno già detto che andranno alla radice del problema, sfidando il Vaticano nel prossimo match: VI FAREMO PAGARE L'ICI!!!! SVEGLIAAAAAAAAAAAAA!!!!!1!

PAGELLONE HONESTOHHH

Bebo: il cittadino Bebo è il portavoce della città, e si oppone come un leone allo scambio Vasco-Marazico. Poi rovescia in campo la sua grinta a bassa intensità e fornisce il suo solito contenuto di astio e contumelie. Nel Teatro uno vale uno, ma lui vale 1,1. Grillo. 8

Seru: Rientra in campo con il peso della preoccupazione per le condizioni del suo ginocchio, ma non lo nota nessuno. Non tira mai indietro la gamba e si ripropone nei pezzi più pregiati del suo repertorio, come la sgroppata sulla sinistra con annessa bomba (che esce regolarmente a lato) e il gricione della morte seguito dalle patate al forno col taleggio. Dopo questo sforzo, pare che la sua carriera sia a rischio, ma noi lo ricorderemo sempre con affetto. Casaleggio Sr. 9

Vasco: L'eminenza grigia. Fosforo e muscoli d'acciaio al servizio della nazione. L'ultimo ad arrendersi, anche se nel finale fatica a tenere Marazico e rimedia un paio di figuracce, ma è sempre in moto, fino all'ultimo. Mezzo voto in più per i bomboloni. 8,5

Ivanhoe: Il Dibba de noantri non spegne mai lo scooter, e semina avversari come birilli stradali. Ingaggia un duello rusticano con Marazico, uscendone spesso vincitore. E poi è onesto. 9

Matteo (non Renzi): L'ala cattolica del Teatro (pe stavolta, che dalla prossima lo famo tornare dall'altra parte della barricata). Fornisce sostanza e abnegazione. I piedi sono quello che sono, ma noi a questo non ci avemo mai fatto caso, sennò non avremmo fatto giocare gente come Leo. Un paio di interventi sconclusionati ci hanno fatto venire il dubbio che sia un troll del PD. KITIPAKA???? 8

martedì 7 ottobre 2014

La vittoria VERA! Pagellone del 6 ottobre 2014

"Non me ne frega un cazzo della vittoria morale!".
Così tuonava il Coach, ieri sera prima del decisivo match contro la Finanza Creativa.
"Io voglio le vittorie VERE! Quelle che finiscono sul palmares!"
Il VERO Maestro
Il Leader era di ritorno da una settimana di conferenze in giro per il mondo, sul tema:"Calcetto e Carisma. La Coachità dal medioevo ai giorni nostri", alle quali avevano assistito tutti i più grandi nomi del calcio moderno, da Ancelotti, a Conte, a Blatter, a Wenger.
Relatore unico: il Coach (con Mourinho che puliva il tavolo).
Era appena rientrato, dicevamo, e per questo era pure saltato il pagellone della scorsa settimana, ma era subito rientrato sul pezzo:"Non me ne frega un cazzo se si lamentano degli arbitri: chi vince parla della partita, chi perde parla dei rimbalzi del pallone! Io esigo la Vittoria, stasera".
Il Coach c'ha una fava così!
E i suoi uomini, carichissimi, l'hanno seguito nell'unica strada possibile: quella della determinazione, ed è con questa determinazione che il Teatro, orfano dei Parenti (Duilio impegnato in un training sulle strade della Capitale, ma corroborato dalla presenza dei due panchinari di lusso Tanzo e Bedo) si è lanciato sui nemici caini, pronti a farne polpette.
La partita si è messa subito in discesa: Seru ha mostrato la sua verve, dando la stura alle sue 4 marcature, mentre gli avversari hanno cominciato una stucchevole polemica con l'arbitro.
Non si lamentavano, però, pochi minuti dopo, quando in seguito ad un contrasto sospetto con Serusuke, Danielino Pibe de Bari si involava verso la porta difesa dal Capitano, e segnava con uno strano tiro d'esterno.
Il Teatro della settimana scorsa, molle e remissivo avrebbe gettato la spugna, stavolta quello che poteva essere un punto di arresto del Teatro è diventato carburante nel motore Bianconeruto.
Il Coach ha cominciato ad urlare che dovevamo smetterla con il fioretto, e i suoi uomini hanno tirato fuori la clava.
Seru è stato il mattatore, con 4 reti, ma tutti hanno fatto la loro parte, con Bedo che ha come di consueto creato una linea gotica invalicabile per i nostri nemici. Solo una disattenzione di Vasco, che da portiere si è fatto ribattere un tiro con conseguente gol in contropiede ha consentito ai Caini di pervenire alla seconda marcatura. Troppo poco, troppo tardi. Il Teatro ne ha messi dentro 10!
E stamani Radio Caina aveva pure l'ardire di lamentarsi. Stolti, il Campo non mente mai!

PAGELLONE

Bebo (C): Il vero ed unico Capitano dell'Urbe! L'unico che abbia vinto qualcosa in campo internazionale a Roma e sia ancora a piede libero (quelli della Lazio sono tutti al gabbio, e er Pupone nun ha vinto un cazzo). Una tripletta ne suggella la fantastica prestazione. 8

Serusuke: Implacabile: un martello sulla fascia sinistra con licenza di uccidere. Quattro reti ed anche una grande concentrazione in difesa, tranne quando si fa buggerare da Danielino. Rimedia con gli interessi. Lichsteineresco! 8,5

Vasco: Più attento alla fase difensiva che a quella offensiva, garantisce equilibrio e sicurezza a tutto il Teatro. Impreciso nelle conclusioni. Rischia una sola volta e il Teatro paga con la rete di Alberto, ma ribatte un'infinità di conclusioni della Finanza Creativa. 7

Tanzo: Il Puntero combatte come un leone con gli arcigni difensori caini. Non chiede rigori, però: pensa solo ad assistere i compagni che si inseriscono e poi, alla bisogna, provvede con la solita purga. 7

Bedo: Il Gladiatore teutonico non si può superare. Si presenta in grandissime condizioni di forma e per Pashquale ed i suoi non c'è speranza! Rischia di segnare con un gran tiro à la Bonucci, ma la palla incoccia la traversa. Ha la grinta di Nedved! 8,5

domenica 28 settembre 2014

I just called to say I love you - Pagellone del 22.09.2014

Avrete notato che a volte, dopo il match del lunedì, il consueto pagellone del Coach si fa attendere un po' di più, o non esce proprio.
Negli anni questa cosa si è verificata molte volte, e c'è stata una grossa speculazione sulle motivazioni dell'assenza dal web di questo che è uno dei momenti più attesi nel panorama giornalistico/tattico dello sport mondiale.
Il motivo è che ogni volta che il Teatro Municipal scaglia di brutto (come lunedì scorso) o, comunque, quando i teatranti dimostrano scarsa concentrazione e voglia di primeggiare, già da martedì mattina si scatenano le linee telefoniche, con i leader mondiali che fanno a gara per cercare di sedare l'ira del leader barbuto.
Quello che molti non sanno, infatti, è che nell'ufficio del Coach ci sono una serie di telefoni d'emergenza: quello rosso è di Putin, quello giallo è  di Xi Jinping, quello blu è di Cameron e così via. Obama non ha avuto nessun telefono, perché il Coach non vuole parlar con i negri. Inutile dire che Obama c'è rimasto male, ma non c'è niente da fare: il Coach è irremovibile.
Comunque, dicevamo, tra i vari telefoni c'è anche quello bianco, che è in uso al Papa.
E, proprio martedì mattina, il telefono bianco non ha fatto altro che squillare.
Alla dodicesima chiamata il Coach non ha potuto fare altro che rispondere.
"Hola The (i papi, non si capisce come mai, pensano che The sia il nome e Coach il cognome. Non c'è un cazzo da fare, in culo gl'entra, ma in testa no. Ratzingher s'è dimesso, al millesimo cazziatone del Coach per questo motivo) soy Francesco. Te priego no incazzarte nel pagellon de lunes. No bestemmiar el Cristo, e mancos l'altri santos, te priego".
Il Coach, che è tutto sommato un bravo ragazzo, ha rassicurato il papa: "Faccio passare qualche giorno così mi calmo, ok? Ci vediamo giovedì per il poker, porta i sigari".
E così, anche stavolta il pagellone esce tardi ed edulcorato da tutte le bestemmie e gli insulti che i cinque "atleti" che hanno ignominiosamente vestito nel match di lunedì la gloriosa casacca bianconeruta si sarebbero, altrimenti, ampiamente meritati.
E chi era presente al Mohamed Atta Colosseum, lunedì sera. o stava vedendo il match in TV saprà benissimo a cosa ci riferiamo.
Per gli altri, il match può essere riassunto così: il Teatro era la versione orribile di quello squadrone che aveva squassato la Finanza Creativa solo una settimana fa.
I pochissimi lampi di luce sono stati oscurati dalle tenebre di una serata in cui tutto è riuscito male.
Inutile perdersi in discorsi. Era meglio se stavamo a casa.
10 a 2 per i Caini è la giusta misura del rovescio subito dai Nostri. Speriamo che nel prossimo match i Teatranti ritrovino la giusta concentrazione, perchè un'altra settimana di telefoni caldi non la posso sopportare.

PAGELLONE

Bebo (C): Senza scuse, il nostro Capitano, per questo match senza nerbo. Lui che mille volte ha ispirato il Teatro, guidandolo nelle sue vittorie, stavolta è svagato e molle, e la squadra, purtroppo, lo segue nel baratro. 4

Serusuke: La saeta rubia bianconeruta non struscia boccia. Lento a rientrare, impreciso davanti. Così non serve a un cazzo, meglio mettere un portaombrelli sulla fascia sinistra. 4,5 (Mezzo voto in più perchè viene a giocare nonostante la febbra 2)

Vasco: Lento, impreciso sia al tiro che nei suggerimenti (tranne che in un unico, fantastico lancio che consente al Tassinaro di involarsi verso la porta Caina). Pesantissimo ed impacciato, sembra la controfigura del "volante" che ha gestito il gioco nel match di lunedì scorso. 4

il Fiordello: Ho detto che Vasco è stato lento, ma mi sa che, se seguiamo lo stesso metro di paragone, non esista nel vocabolario della lingua italiana una parola per esprimere la condizione fisica di lunedì del Fiordello. Diocane (Scusa Frank, qui non ne posso fare a meno), è più lento di Andrade. 4

Er Tassinaro: Duilio riesce a mettere a segno le uniche 2 marcature del Teatro, ma per il resto non fa assolutamente un cazzo. Sempre meglio degli altri 4, si capisce. 5

mercoledì 17 settembre 2014

Over the trop - pagellone del 15.09.2014

Ora, porcamadonna, io non vorrei abusare dell'aggettivo "eroico", voi lo sapete che io rifuggo la retorica, ma come cazzo la volete definire la prestazione di lunedì del Teatro Municipal?
Di fronte ai Nostri si schieravano Marazico, Albertino el Chino, il Sallucchione Siculo, Esteban Panciasso e Robertone Chinese Ingravidator. Un top team! Ma i Teatranti non si sono scomposti, non sono arretrati di un passo, non hanno mai perso la fiducia nei propri mezzi ed hanno compiuto l'impresa.
Schierati sapientemente con
a) il Fiordello prevalentemente tra i pali
b) Vasco in difesa-offensiva
c) i gemelli diversi a intoppare le fasce: er Tassinaro a destra e Seru sulla sinistra
d) Bebo finto nueve à la Hidegkuti, col compito di stoppare e appoggiare per gli inserimenti.
gli eroi bianconeruti hanno saputo mantenere il match in condizione di costante equilibrio.
La partita è stata sempre spettacolare, specchio fedele dell'incredibile tasso tecnico degli atleti in campo, e anche le emozioni non sono davvero mancate.
Mentre il tempo passava, il risultato continuava a cambiare: nessuno dei due top team voleva cedere.
Ogni volta che un Teatrante commetteva un errore, subito si affrettava a rimediare con una prodezza da antologia: è successo prima a Duilio e poi a Vasco.
Il momento decisivo è arrivato proprio nel finale.
La Finanza Crativa pareva aver preso il largo, sull'8 a 6, quando Vasco, con un preciso lancio da fondo campo, ha imbeccato il Capitano che ha riportato il Teatro sotto di una marcatura.
Eravamo esausti, ma anche loro non ce la facevano più: bisognava osare con un coraggio che poteva sfociare  nella sfacciataggine.
E così il Teatro si è riversato nella meta campo avversaria, incurante del fatto che i giovani Caini avrebbero potuto sfoderare un contropiede che in quel frangente sarebbe risultato mortifero.
Ma era il nostro momento, il momento degli eroi!
E così prima Duilio ha pareggiato con un tracciante dalla fascia, specialità della casa, poi Seru ha tirato di prima intenzione un destro insidioso, che ha violato per l'ultima volta la porta Caina.
9 a 8 per noi.
Ma il vero colpo di classe l'ha tirato fuori il Capitano, che a quel punto ha sventolato la banconota da 100 Dirham sotto gli occhi di Hamidi, il quale ha prontamente decretato la fine delle ostilità!
Evviva il Teatro, evviva la disponibilità alla corruzione delle popolazioni magrebine!

PAGELLONE:

BEBO (C): Ogni teatrante, lunedì, si è meritato un'ampia sufficienza, a cominciare dal Capitano, che ha dimostrato di poter rivestire il difficile compito di regista offensivo bianconeruto senza alcun problema. Scambi fulminei e 2 reti. 7,5

SERU: Il Gervinho bianco si è scatenato sulla fascia e ha vinto contro i dirimpettai e contro la febbra. 3 reti e gol della vittoria. 8

Vasco: Il Giovane del Teatro ha saputo contenere la furia belluina di Marazico senza indulgere nella violenza. Quando ha toppato, ha saputo subito rimediare con un tiro dalla propria metà campo che ha cancellato la felicità dai volti caini. 7,5

il Fiordello: il nostro funambolo ha, come di consueto, ricoperto soprattutto il ruolo di portiere, ma stavolta s'è fatto pure una decina di minuti fuori dai pali, tanto che al termine del match si è dimostrato sorpreso nel vedere la maglia bagnata. Non è abituato al sudore, porello. Una sua parata in tuffo ha fatto scattare l'interesse per il Fiordello da parte della D'Amico, che si è detta disposta a lasciare Buffon per il nostro perito preferito. 7,5

er Tassinaro: Quello che Seru ha fatto a sinistra, Duilio lo ha riproposto sul fronte destro, con due marcature di rara qualità. Ambidestro e ambisinistro. 7,5

martedì 9 settembre 2014

Otto settembre, armistizio e tradimento a Tortretteste

Già da lunedì scorso l'assenza congiunta di coach e capitano facevano intravedere spazi per un momentaneo ripensamento delle ostilità. Che dite? lunedì scorso il coach c'era? mah, a giudicare dal pagellone, già non ci stava. Ma proseguiamo.
Vasco adduce motivi familiari per ubriacarsi allegro nei boschi nativi, e marca visita; Bebo presenta certificato medico chiaramente contraffatto.
Il capitano in pectore del CLN Tortretteste raggruppa faticosamente un manipolo di interditori e si reca al campo, con la rassicurazione che si arriverà a un armistizio. Come segno di buona fede, le formazioni si presentano nuovamente in quattro (porcaputtana). Onore all'onestà di Chico, che inutile a dirsi, non si presenta. Cioè, ha ritenuto inutile dircelo, enfatti non è venuto ebbasta.
Pasquale Badoglio sottoscrive l'armistizio firmando con la stilografica "vi rompo il culo".
Risate, pacche sulle spalle.
Iniziano le scaramucce.
All'improvviso ecco un repubblichino che comincia a scalciare pallate da ogni dove colpendo la retroguardia del Teatro, accampata a centrocampo con le mani nella bisaccia. Forse non ha letto il testo dell'armistizio. Forse non sa leggere. Forse se ne sbatte il cazzo. Il repubblichino è incontenibile il suo estro indomabile pure da Pasquale, che tenta invano di richiamarlo nei ranghi (sasà, dove minchia vai?!). Lui non sente, sull'8-6 dichiara di aver fatto dieci gol, nun scassat'u'cazz.
Allora siete stronzi!
A questa considerazione filosofica di Seru, i teatranti capiscono di essere caduti in un tranello. E reagiscono.
Inizia un nuovo scontro feroce, senza più pietà, senza esclusione di colpi. Pasquale si accascia al suolo ogni volta che può, fingendo più svenimenti di una donna incinta.
Battaglia infernale.
Il Teatro ribatte, mugghia, incassa, spinge e picchia forte.
La Finanza subisce il ritorno prepotente, prova a ribattere, anche se gli anni si fanno sentire, troppo deboli per reggere l'esuberanza atletica degli old boys.
Si arriva più volte al pareggio, il Fiordello si fa purgare, ma gli old boys replicano. Alla fine Pasquale irrompe nella trincea nemica, dice di non sentire il fischio di Amidi e per due volte la butta dentro. Finale: 12-10 per i caini.
Pagellone:
Vasco: moscio, molto moscio, manco una chiamata ai compagni d'armi. Forza Ponte Nuovo! 5
Fiordello: Annunciazioni: il guardiano della porta esce dal campo sudato! sarà stata la tensione? no, ha corso davvero! stiamo parlando di un totale di11-12 minuti, ma non succedeva dall'anno dello scudetto della Roma. No, non l'ultimo. 7
Seru: generoso come Gervigno, pure i piedi fucilati lo ricordano. Comunque gonfia la rete sei volte, tenendo a galla il Teatro fin quando è umanamente possibile. Che volevate, pure la cena? mandatevelappijanderculo. 8
Bedo: nonostante la stanchezza, è l'uomo d'ordine e di rappresaglia, fa due gol dei quali ha chiesto il DVD  perché le figlie non ci crederebbero. 7+
Duilio: Più ordinato della partita scorsa, regge bene in difesa e fa movimento davanti. 7+
Ci aspetta una settimana di speranza, poi forse rientrano i Don...

venerdì 5 settembre 2014

Orcozzeus, m'hai fatto pija un corpo! Pagellone a sorpresa del 1 settembre 2014

Puntuale come un infortunio al ginocchio di Giuseppe Rossi (ci potrà mettere un mese, due, ma sai che prima o poi arriverà), ecco che torna il pagellone del Coach.
Lunedì sera, come saprete benissimo, si è tenuto il primo match della nuova stagione.
Le premesse, tanto per cambiare, non sono buone: a noi manca il Capitano (e questa è la lieta novella), che viene sostituito da Primus. Purtroppo dall'altra parte viene convocato Marazico che si porta anche un amico.
Per fortuna, il padreterno se mette una mano sulla coscienza e provvede ad inviare sul buon Marazico un cacamento di cazzo improvviso che lo elimina dalla tenzone, e con lui anche un altro milite ignoto che doveva fare da decimo in campo.
Siamo otto: per noi Seru, Vasco, il Fiordello e il Tassinaro; per loro Pashqualone, Primus (che torna nel suo elemento naturale), Robbertino il terrore della Cina e Cosimino Arrogutottu.
Il campo è enorme. Manco Holly e Benji hanno mai provato questa sensazione di infinito sul campo di calcio.
Ovviamente, negli spazi ampi viene favorita la maggior vigoria tecnica dei nostri avversari, mentre la tecnica teatrante, altrettanto ovviamente, viene esaltata dagli scambi negli spazi stretti.
Il match inizia quindi in salita, con i Nostri che vanno sotto, e ci rimangono per tutta la prima frazione di gioco.
Riescono però a rimanere sempre a contatto, e questo è proprio ciò che sperava il Coach.
Furbo e lungimirante come una faina col binocolo, il Leader sapeva che l'approccio alla partita sarebbe stato difficile, dato che le meccaniche del Teatro, per quanto riguarda i match cinque contro cinque, sono rodate ed oliate come il vibratore di Lisa Ann, ma che i movimenti in una partita quattro contro quattro sarebbero stati, almeno inizialmente,molto più confusi.
Per questo il barbuto piazza il Fiordello in porta, Vasco dietro e Seru e il Tassinaro sulle fasce, con la preghiera di alternarsi nei compiti di attacco e difesa. Uno rientra e uno va, semplice. Col cazzo.
I due laterali partono troppo spesso all'avventura, senza curarsi del povero Vasco, abbandonato dietro.
Poi, quando Vasco sale, si mangia qualsiasi palla gli capiti, anche le più semplici.
Ma piano piano il match cambia.
Complice la vena smagliante al tiro di Seru e Duilio, il Teatro comincia ad agganciare nel punteggio la Caina, ma questi, maledetti, non si fanno superare mai.
Quasi mai.
Quando ormai mancano pochi minuti alla fine, e le squadre sono sul pareggio, Vasco si sblocca e segna l'unico gol del suo match.
Poco dopo la Caina capitola di nuovo.
10 a 8, circa.
E anche quest'anno, all'esordio, glielo buttiamo nello sgomberarisotti. Duralla! (se dice alla Pieve)

P A G E L LO N E

Serusuke: Il capitano di giornata si scatena davanti alla porta. Segna praticamente ogni pallone che tocca, rendendo positiva anche una prestazione moscia in fase difensiva. 7,5

Vasco: I piedi sono fucilati, ma anche la sfiga si accanisce. Colpisce almeno 4 pali, prima di bagnare una buona prestazione difensiva con la marcatura che regala la vittoria ai Bianconeruti. 7

il Fiordello: il monumento del Teatro si infila in porta e non ne esce praticamente più, se non per un paio di minuti, quando Seru gli si avvicina e gli mormora:"Sono vecchio e stanco anch'io. Fammi rifiatare per un turno". Il nostro non se la sente di dire di no ad una richiesta così accorata e si sposta una ventina di metri più in là. La mobilità è la stessa, però. 6,5

Er Tassinaro: vale lo stesso discorso fatto per Seru. Grande precisione al tiro,  poca propensione al ripiegamento. Va bene anche così, se si vince. 7,5

venerdì 7 marzo 2014

Codice Etilico - Pagellone del 3 marzo 2014

Prima o poi doveva succedere.
Questa deriva astemista del Teatro doveva essere arrestata.
Possibile che, nonostante gli sforzi, una bottiglia de vino basti e avanzi?
Possibile che finezze come sake caldo, bombardino, Vov, siano ormai relegate e declinate al passato?
E chi, meglio del Coach, poteva, tanto per cambiare, cominciare ad elargire un energico "alt" (#tedicofermate) a questa frociaggine diffusa?
E chi poteva essere il capro espiatorio, il degno esempio della durezza coachiana, se non il nostro simbolo immortale (#CapitanPassato)?
Colpirne uno per educarne 4?

Così sia.
Bebo, quindi, paga con l'epurazione la mancanza di mordente della squadra nel terzo tempo.
A chi dice che altri Teatranti meriterebbero lo stesso trattamento (vgs. Fiordello), il nostro Padre-Padrone ha risposto:" Ma l'avete visto il Fiordello? Io gli toglierei anche l'acqua!".
(#soldatinodefebbredacavallo).
Al posto di Capitan Passato viene infatti convocato l'unico uomo teatrabile, per ragioni anagrafiche, della Finanza Creativa: Attila.
Il cain virgulto fatica inizialmente ad entrare nei complessi schemi del Teatro, ma poi si assuefà e sforna una prestazione monstre, arricchita da una serie di dribbling da leccarsi le orecchie. (#quaresmadenoantri).
Il Teatro paga lo squilibrio con il solito gol subito nei primi dodici secondi, ma poi si riassesta e infila una serie di pregiatissime segnature equamente divise tra i nostri campioni.
Si arriva fino al 6 a 2 per noi. Finita? Magari! (#mancoperilcazzo).
Ci rimontano fino al 6 a 5, con il Coach che piano piano aumenta il tono delle bestemmie, fino ad arrivare al livello "sirena del traghetto", incurante della presenza dei bimbi sugli spalti (#donmilanimespicciacasa).
Col pepe al culo ci riprendiamo e chiudiamo il match sull'8 a 6. Me pare.
Comunque #pijatevelainderculo.

PAGELLONE

Seru (C): Il Capitano di giornata ci rifiuta il terzo tempo, ormai sconfortate per le nostre ultime prestazioni al desco, ma non si tira indietro sul campo. Ordinato e sincero. 7

Vasco: E' abbastanza in debito d'ossigeno, ma è sempre un baluardo insuperabile per la Caina, che si infrange sulla sua monolitica presenza. 7

Fiordello: Anche il Fiordello sfodera una prestazione di sostanza: non chiedetegli di rientrare, o di chiudere, ma con mestiere e astuzia, riesce a rendere più difficile la vita agli avversari. 7

Er Tassinaro: Duilio viaggia a folate, ma si mantiene preciso e affidabile sottoporta. 7

Attila: Il giovane della cantera finanziera si rivela duttile e ordinato oltre ogni previsione: si piazza davanti e fornisce assist e conclusioni insidiose, oltre alla solita dose di dribbling inarrestabili. Rinato! 7

mercoledì 19 febbraio 2014

Apollo credici - Pagellone di lunedì 17.02.2014


Non so a voi, ma a me il match di lunedì ha fatto venire in mente qualcosa.
C’era qualcosa, nello svolgimento degli eventi, che mi ha richiamato alla mente una sceneggiatura già vista; ho avuto una sensazione di deja-vu, fastidiosa e disturbante, che solo dopo un paio di giorni di riflessione sono riuscito ad inquadrare.
L’andamento della partita di lunedì ricalca in maniera precisa il plot di un capolavoro della cinematografia moderna, una fonte di ispirazione e stimolo per le menti più illuminate della nostra era: Rocky IV.
O, meglio, la prima parte di Rocky IV, quella che riguarda lo scontro tra Apollo Creed e Ivan Drago.
Ecco, se lo avete visto capite a cosa mi sto riferendo.
La Finanza Creativa si è presentata in campo con la spocchia di Apollo Creed, con gli effetti scenici di Totò Insigne che sostituivano la banda di James Brown;
Poi hanno cominciato a mostrare le rapidità di gambe e la solita velocità di esecuzione, che ha inizialmente disorientato i nostri rocciosi atleti bianconeruti, irretiti dalla girandola di pantomime, di movimenti inconsulti, di balletti cinesi messi in mostra dai caini per confondere le acque e mascherare le loro lacune tecnico-tattiche.
E così, in poco tempo, Pasqualone e i suoi si sono portati fino al rassicurante punteggio di 8 a 3.
I Nostri non ci stavano capendo un cazzo, inebetiti dalla sceneggiata napoletana tirata su dalla Finanza Creativa.
Se vi ricordate, a questo punto, nel filmone, sapientemente diretto dal grande Sylvester Stallone, il possente pugilatore sovietico viene risvegliato dall’urlo del Coach Michael Pataki, che gli grida un epico “Dragooooooooooo!!!!!!!!!!”.
Da lì in poi, cominciava la cavalcata del gigante russo che iniziava a bombardare di mazzate il capitalista Apollo, fino al crollo ed al decesso.
La stessa cosa è successa lunedì.
Il nostro Coach s’è incazzato come un orango ed ha cominciato a bestemmiare in tutti i dialetti e le lingue d’Italia (lingue morte incluse): da lì, la sveglia.
E la sveglia, i caini, l’hanno presa davvero, perché con una serie di azioni poderose, i Nostri hanno rovesciato l’andamento del match.
Tutto quello che non ha funzionato nella prima parte del match ha cominciato a girare alla perfezione.
Si è rivista quella fluidità di manovra, quell’ariosità, quella concentrazione che ha sempre contraddistinto i momenti più luminosi della storia del Teatro.
I Caini hanno cominciato a perdere fiducia, poi sono affiorati gli screzi intestini, infine quei maledetti hanno implorato Hamidi di porre fine alla loro sofferenza. E il buon muezzin ha fischiato la fine, appena prima del destro finale che avrebbe sancito la morte sportiva della Finanza Creativa.
8 pari, è finita, ma la vittoria morale è tutta nostra!

PAGELLONE:
Bebo (C): Il Capitano ha traccheggiato per tutto il primo tempo, poi si è ritirato alla chetichella negli spogliatoi e quando è rientrato in campo era un altro uomo. Che abbia fatto uso delle stesse sostanze che vengono iniettate a Dolph Lundgren nel film? Alcuni testimoni oculari giurano che Bebo, però, se l’è fatte inserire per via rettale. 7

Serusuke: Il buon Seru mantiene un andamento costante (lento, per carità) durante il match, e sostiene con la solita abnegazione lo sviluppo sulla fascia sinistra, ma si macchia della colpa di mangiarsi il gol della vittoria, con un sinistro da distanza ravvicinata che spedisce sopra la traversa. Rimedia con un terzo tempo di grandissimo respiro. 7

Vasco: Spremuto, cerca di sdoppiarsi tra la fase di tamponamento e quella di costruzione, ma finisce spompato. Segna un’autorete da cineteca. 6

Fiordello: Il talento di Tor Tre Teste sfoggia i soliti colpi di classe cristallina, alternati alle solite cappelle. Speriamo che prima dei 50 anni riesca a mettere a fuoco tutte le sue qualità, limitando i colpi di testa. Se ce la fa lui, c’è speranza anche per Cassano e Balotelli. 6,5

Er Tassinaro: Il pistone della fascia destra si presenta in ottima condizione e ara la fascia destra, mettendo a segno anche qualche rete di pregevole fattura. 7,5

mercoledì 22 gennaio 2014

I Quit! - Pagellone del 20.01.2014

Nessuno, ormai, credeva sarebbe mai arrivato questo momento, ma, contro ogni pronostico, lunedì scorso si è verificato un fatto eclatante: proprio durante un match amichevole tra Teatro Caina (Bebo, Serusuke, Alberto el Chino, Pasqualone e Attila) e Atletico Municipal (Vasco, il Fiordello, er Tassinaro e i dioscuri: Edo Branco e LeleChico), il Coach, che chiamava gli schemi dalla panchina (unificata per l'occasione) ha gettato la spugna.
Al 28° del primo tempo ha spaccato il tablet al suolo e, bestemmiando come Germano Mosconi buonanima, ha lasciato il campo mentre nel Mohamed Atta Colosseum scendeva il silenzio.
Ebbene sì, il simbolo della irriducibilità, il "Duro tra i Duri", "Pugno di ferro in guanto di granito" ha abbandonato il comando.
Ai pochi cronisti che hanno avuto l'ardire di avvicinarsi, prima di incenerirli con uno sguardo di fuoco, il Conducator ha urlato, mentre si muoveva con passo deciso verso gli spogliatoi:
"Non ce la faccio più a vedere questo scempio: lo sport che io ho elevato ad arte, gettato nel fango e vilipeso. Andatevenetuttiaffanculoporcamad....".
E qui ci sono stati un paio di minuti di silenzio, anche perchè non si è ben capito come finisse la frase, visto che il Coach aveva già imboccato il sottopassaggio.
E dire che la partita si stava sviluppando in maniera coerente, con il Teatro Caina meglio organizzato, più giovane e più in condizione, ed anche più tecnico, mentre l'Atletico Municipal aveva dalla sua solo l'immensa classe di Vasco.
Quindi eravamo sul pareggio.
Ma evidentemente qualcosa non è andato già al notoriamente incontentabile Lider Barbuto.
Cosa sarà stato a fare inquietare fino a questo punto il Nostro Luminoso Signore?
La simulazione di Pasqualone, acclamato come maestro persino da Balotelli?
I falli di Bebo, novello Pasquale Bruno?
La panza del Fiordello, che ha fatto strabuzzare gli occhi anche a Ronaldo e Adriano dopo il cenone di Natale?
La dribblomania di Attilio, emulo di Denilson (il giocatore più odiato dal nostro Guru)?
Pare ai beninformati, però, che il fatto che Edo e Chico non abbiano passato mai un cazzo di pallone e si siano messi in attacco senza mai rientrare, se non per mettersi a commentare con la simpatia di Statler e Waldorf, abbia, più di ogni altra cosa, irritato l'indole gentile del Coach, fino al patatrac che vi abbiamo descritto.
Resta da dire, per quelli a cui interessano i numeri, che il match si è concluso col punteggio finale di 7 a 7. Risultato tutto sommato, giusto.

PAGELLONE

TEATRO CAINA

Bebo (C): Ottima prestazione del nostro solito grande guerriero. Palla o gamba, con lui non si passa, e poi gestisce bene anche la fase offensiva. 7,5

Serusuke: Mezzo voto in meno per la foto subita nel turno in porta da Vasco. (Ora hai capito cosa vuol dire "pressing"?). Per il resto una bella figura, compatto ed ordinato. 6,5

Alberto "el Chino": Uomo di sostanza della Caina, guida la difesa come Dan Petrescu. Rapido nei capovolgimenti di campo. 7

Pasqualone: Il talento di Casagiove si mette spesso in mostra, ma cerca troppo la giocata e qualche volta eccede nel cercare il contatto. Ma la classe è purissima. 7

Attila: Old but Gold, il buon Attila non si scompone mai ma non brilla, forse perchè le pozzanghere lo rallentano nel dribbling, che è più o meno l'unica cosa che gli va di fare. 6

ATLETICO MUNICIPAL

Vasco (C): Il capitano trascina la squadra con un match di altissima abnegazione: tappa le falle e riparte, fino allo sfinimento. 3 gol ne impreziosiscono la serata. 8

il Fiordello: Grandissimo match del Fiordello, che cerca di dare ordine nella bagarre dell'Atletico Municipal di lunedì. Gestisce i ritmi e smista palloni, non disdegnando il tiro da fuori. Poi cede e va in porta. 7,5

Er Tassinaro: Duilio sfoggia un match di consistenza silenziosa. Due gol e tanta garra. 7

Chico e Edo: per quello che valeva, potevano giocare anche nel salotto di casa loro. Tanto il numero di palloni che ci avrebbero passato sarebbe stato lo stesso. S.V.

martedì 14 gennaio 2014

pagellone tradizionale

se l'Italia si regge ancora in piedi, lo sappiamo bene, si deve al mantenimento delle sue tradizioni; il culatello di zibello, il sagrantino di Montefalco, il passito di Pantelleria, tutti i prodotti legati alla tradizione vanno protetti perché danno un'immagine certa, sulla quale noi stessi e gli stranieri sappiamo di poter contare.
I tutori dell'ordine dovrebbero essere i primi a esserne consapevoli e, da bravi conservatori, favorire la conservazione di quello che da sempre è così.
Ieri sera la Caina ha invece tentato di invertire l'ordine cosmico delle cose, rischiando di creare un effetto a catena devastante, in grado di compromettere l'equilibrio del paese per tutto l'anno appena cominciato.
Eppure si sa.
Si sa che da sempre, la prima partita di gennaio non è in discussione, la vince il Teatro, punto.
Ecco però che un moto di ribellione serpeggia tra i gialloverdi e, senza nemmeno addurre scuse quanto meno simboliche, e approfittando di un controllo allentato da parte del coach barbuto, tentano di sparigliare il 2014 schierando immediatamente Marazico.
Non solo, ma lo fanno pure arrivare in ritardo, per distruggere i nervi dell'avversario. Infatti il buon Vincenzo si perde; forse è la prima volta che viene al Moatta Stadium? no. Magari è la prima volta che viene senza foglio rosa e, neopatentato ha smarrito la retta via.
Fatto sta che la partita, quella vera, comincia con 20 minuti di ritardo.
E' però subito purga: sotto la sapiente regia difensiva del Capitano, e la ancor più fondamentale regia dell'insigne Totò, le pedine teatranti trovano ciascuna la propria posizione ottimale, e la difesa avversaria subisce dal primo all'ultimo minuto, imbarcando come un canotto a largo di Lampedusa.
risultato mai in discussione, finale 6-2.
La tradizione è stata rispettata. Applausi, doccia.
 
pagellone
Fiordello: è l'uomo che gli avversari non si aspettavano: si carica di cotechino fino a un quarto d'ora dall'inizio dell'incontro e tanto basta a permettergli di occupare praticamente tutta l'area di porta. Per segnare, i caini lo devono sbullonare dalla riga bianca, ma gli riesce di sollevarlo solo un paio di volte. Sornione come al solito, rischia pure la marcatura su una sua discesa devastante quanto inaspettata. Baluardo. 7
Bebo: si fa tutore della tradizione, interprete della traduzione (in partenopeo) e cagnaccio della difesa da non far rimpiangere il mastino Bedo, facendosi scappare Marazico un numero di volte equivalente a mai. Roccioso. 9-
Serusuke: l'urlo di Seru terrorizza anche la finanza. Partita che rasenta la perfezzione (come l'ortografia) segna, fa segnare, protegge la porta, pure quando fa la doccia è uno spettacolo. Alla fine gli scoppia il polmone artificiale e rimane gli ultimi dieci minuti come un diabetico senza bustina di zucchero. Ma il risultato è ormai blindato. Evergreen. 8+
Duilio: sta studiando per prendere il patentino da coach, e per ora ha sviluppato principalmente le doti di moccolatore. Oltre a Seru, praticamente inattaccabile stasera, si accanisce su un incolpevole Tanzo, servito poco e male, ma dal quale pretende tanto. Meno lucido di altre volte in attacco, compensa con i recuperi in difesa, dove aiuta in modo sostanzioso il capitano nel contenere l'esuberanza del pibe de ... (de dove è el pibe? Caserta? aggiornare dati su file). Cagnaccio. 6 e 1/2
Tanzo: per cosa paghiamo il Tanzo? per muoversi lungo la linea dei treqquarti avversaria, far salire la squadra, smistare palloni e al momento giusto girarsi e tirare. Fa tutto il compitino, e ogni tanto dà anche una mano in difesa. Puntuale. 7++
In nome delle tradizioni di inizio anno, si è sentita la mancanza del wurstelone toscoumbro. Ma contiamo di averlo presto con noi. Per il terzo tempo. Procurate alcolici adatti al vin brulè.
 

venerdì 29 novembre 2013

Il Teatro non decade! - Pagellone del 25.11.2013

Uno scenario già visto: quando una voce di Libertà si alza coraggiosamente per rivendicare il diritto all'autodeterminazione fiscale, all'evasione consapevole, alla libera circolazione del denaro (specialmente verso i paradisi fiscali, che proprio perché paradisi non possono essere visti con un'accezione negativa) ecco che gli sgherri di questo Stato di Polizia Tributaria, di grigio-verde vestiti, cercano di soffocare questa legittima aspirazione alla giustizia ed alla libertà.
Ed eccoli, infatti, i sicari di Equitalia, i bravacci di Attilio Befera, davanti Palazzo Grazioli così come sul sintetico del Mohammed Atta Colosseum, pronti a imprigionare in una rete la voglia di rivalsa di un'Italia intera, che ripudia l'euro e schifa le tasse (e le scie chimiche, se è per questo)!
Ma se questa volta pare proprio che l'italico leader c'abbia lasciato gli zampetti, questo non succede dove conta di più: nel consueto monday night tra Finanza Creativa e Teatro Municipal.
Stavolta, però, nelle file bianconerute c'è da registrare un'enorme assenza: il Capitano Bebo, libero professionista e quindi evasore conclamato, ha preferito dare forfait lasciando la fascia al braccio stipendiato del valente Serusuke.
Questo poteva risultare letale per i consolidati equilibri del Teatro Municipal, ma i nostri Eroi non si sono spaventati: l'Amore era con loro e nel nome dell'Amore hanno (quasi) trionfato.
Nella fredda cronaca del match va registrato l'iniziale ed effimero vantaggio dei Caini.
Subito si è azionata la premiatissima coppia di fatto Seru-Vasco: una doppietta per uno (quattro gol di pregevolissima fattura, peraltro) e tutti contenti.
Finita? Manco per il cazzo.
La Caina, complice l'opera di pressione psicologica effettuata sui poveri Fiordello (libero professionista) e sul Tassinaro (chevvelodicoaffà) riescono a recuperare ed addirittura a portarsi sul 5 a 4, con comprensibile spicinio di bestemmioni da parte del Coach.
Ma ecco che la legge del calcio ci mette lo zampino: sbuca l'ex di giornata, Cosimino il cinghiale sannitico, che appone la firma nel gol del definitivo pareggio, con un tiro a voragine che irretisce Paolone, momentaneo portiere caino.

PAGELLONE

Serusuke: Il Capitano di giornata non arretra di un passo e assolve in pieno i suoi compiti di fiero oppositore delle Guardie Rosse Giallo Verdi. Doppietta di lusso. 7,5

Vasco: Scatenato nel bestemmione, freddo quando deve finalizzare. Una sicurezza. 7,5

Fiordello: L'indebita pressione sui suoi registri contabili lo destabilizza e lo porta a commettere inconsueti (?) errori in fase d'appoggio, che costano un'altra trentacinquina di lustri di purgatorio al Coach. 5

Duilio: Anche sul Tassinaro si addensano le nubi della verifica finanziera, ed ecco che sterza, derapa, sbanda e finisce fuori strada. Maledetta Finanza, un'altra vittima sul vostro groppone! 5

Cosimino: Il gagliardo guerriero beneventano scatena la sua furia belluina sui malcapitati rivali di giornata. Segna il gol del definitivo 5 a 5 proprio un secondo prima del triplice fischio finale. Decisivissimo! 7

martedì 19 novembre 2013

Le Termopili Bianconerute! - Pagellone del 18.11.2013

Che sarebbe stata una notte difficile si è capito subito, dalle parole lungimiranti del Coach: "Dobbiamo fare la partita perfetta. E, comunque, non basterà".
La lunghissima striscia di vittorie del Teatro Municipal si sarebbe interrotta, era chiaro (voi non lo sapete, ma la settimana scorsa la Caina ha vinto, ma visto che mancava il Coach il risultato non è stato omologato. Troppo facile, così).
D'altronde Marazico è una sentenza: quando ci sono contemporaneamente lui e Pasqualone la Finanza Creativa, semplicemente, non perde. Gli altri sono di contorno, ma, a parte Totonno Insigne, sanno il fatto loro (Rafa Valvassino è uno che a calcetto ci sa giocare e si sa mettere bene in campo, degno sostituto di Alberto "El Chicca", e Marco Bart è giovane e in forma, e scorrazza senza posa).
L'assenza di Serusuke è pesante, ma la Caina si è mobilitata per non risentirne.
Dalla nostra parte, il buco lasciato dal vice Capitano, vice Coach è stato tappato dall'egregio Don Matteo, pischello di ottima qualità, con l'unico neo di avere l'autonomia del Fiordello. Ottimo, maremma impestata ladra.
Anche il Tassinaro, vista la presenza di Marazico, si è dato piombo, sostituito dal sempre disponibile Tarzan Tanzo.
Basterà? No.
Ma il cuore con il quale i Nostri eroi hanno difeso le Termopili è stato veramente esemplare.
Il match si è messo subito male: prima azione e primo centro dello stramaledetto Marazico.
Il Coach, con la consueta bonomia, ha rinfrancato gli animi: "un piccolo errore può succedere, ora ventre a terra e non cediamo di un millimetro!".
E il Team, come un sol uomo, si è stretto attorno al Capitano, pronto a ribattere punto su punto.
Il Coach, vista la presenza del Tanzo, puntero designato, ha deciso di assegnare la fascia di sinistra al Capitano, quella di destra al funambolico Don Matteo e la difesa al Fiordello. Vasco ruota la posizione, sostituendo il Teatrante che effettua il turno in porta.
Certo, in questo modo Marazico si sarebbe trovato spesso nell'uno contro uno con l'esperto, ma non più velocissimo Fiordello, ma questo era un rischio che dovevamo correre.
E tutto ha funzionato, fino al 3 a 1 per loro, quando Vasco ha messo un pallone da spingere in rete, a porta vuota, sul sinistro del Capitano. Da qui può partire la rimonta teatrale. Da un metro il Fenomeno ha messo fuori.
Questo, purtroppo, ha spento il morale dei Nostri.
Non si può però fare una colpa a Bebo, di questo errore. La garra con la quale ha combattuto gli è valsa il perdono coachiano.
Da qui in poi i Teatranti si sono opposti con sempre minore intensità, precisione, forza.
L'unico che fino all'ultimo ha fatto mulinare le gambe, manco a dirlo, è stato Vasco.
Ma non è bastato: ce ne hanno fatti 300.

PAGELLONE

Bebo: Ha la lancia spuntata, ma lo scudo è ben piantato. Non arretra mai e si batte come un leone, tracciando un solco sulla riga di centrocampo. Invalicabile. Per noi. 7

Vasco: Si presenta in campo già con la lingua lunga. Il fisico è infiacchito, i polmoni sono spompati. Ma il cuore è una pila atomica. Non la alza, quella cazzo di bandiera bianca. Segna un gran gol, mette l'assist da appoggiare al Tanzo, più un paio facili per il Capitano, che, però se li caca. Monumentale. 8

Fiordello: Regge Marazico per mezz'ora. Impresa incredibile. Crolla nella seconda metà, ma ha fatto il suo. 6

Tanzo: Munizioni scariche per il Tanzo, che sbaglia tutti i tiri, tranne un unico appoggio, elementare, sull'assistenza di Vasco. Impreciso anche negli appoggi, ma la partita è stata particolarmente frenetica, ed il ritmo cadenzato del Tanzo non ne ha giovato. 6

Don Matteo: il più giovane (ed anche il più tecnico) dei nostri. Mette il suo dribbling al servizio del Team, ma accusa presto un calo di zuccheri. Comunque positivo. 7

martedì 29 ottobre 2013

La lunga marcia del Teatro! Pagellone totale globalissimo

Rieccoci qua, come da scadenze editoriali ignote ai più (ma chiare nel disegno educativo del Coach) a rendervi edotti delle ultime gesta dei nostri campioni.

Chi ha seguito la diretta su Al Arabiya saprà già che il Teatro Municipal ha inanellato 3 vittorie consecutive in queste 2 ultime settimane, e lo ha fatto sfruttando tutte le sue armi.
Il Tassinaro è stato decisivo nel match di 2 settimane fa, quando lo sforzo del Coach era tutto teso ad annullare Pasqualone dal match, e con la sua tripletta il virgulto teatrante ha fatto saltare il banco caino.
Il Capitano, Seru e il Fiordello hanno segnato un gol ciascuno, per dare ai Bianconeruti la vittoria in rimonta.
Giovedì c'è stato anche il match di Coppa delle Ferie col Clan.
Lì decisivo è stato l'apporto di Pasqualone, infiltrato di lusso, che, libero dalla marcatura del Coach ha saputo scatenarsi contro i seppur validissimi arcirivali.
Il Clan si è presentato agguerritissimo, con l'esperienza (diciamo così) dei comandanti di lungo corso Zu Nittu e Zu Piddu che guidava un trio di giovani di fulgide speranze, veramente gagliardi e tosti.
Purtroppo per loro, contro il Teatrone di giovedì tutto questo non è bastato, con Vasco, Seru e il Capitano Bebo degni scudieri (con l'apporto di fisicità del buon Robertone) del Fuoriclasse Casertano che ha messo a segno un epico pokerissimo, per l'8 a 3 finale.
Il Teatro mette una serissima ipoteca per il passaggio del turno, quindi, anche se il ritorno non sarà scontato dato che il tattico Zu Nittu avrà tutto il tempo per analizzare i riflessi filmati e prendere le dovute contromisure per arginare l'avanzata dell'Armata Teatrante.
Nel match di lunedì sera, infine, il Teatro ha cambiato di nuovo volto: con l'assenza del Tassinaro, ai box per problemi orali (ci siamo capiti), il Coach ha dovuto prendere di nuovo la responsabilità della finalizzazione.
E lo ha fatto alla sua maniera: la maniera forte.
I Caini si sono presentati in campo in formazione rimaneggiata, ma hanno presentato un nuovo interessantissimo innesto: da Princeton (NA) Maicol Bredlei!
Il forte centrocampista italo-campano, fresco di marcatura da tre punti nel match con l'Udinese, si è inserito subito nello spartito della Finanza Creativa, sostituendo perfettamente Pasqualone nella gestione delle trame di gioco.
E la sua presenza ha inizialmente messo in difficoltà i Nostri, che sono andati subito sotto.
Vasco ha prontamente pareggiato, ma lo stesso Bredlei ha di nuovo portato avanti i suoi.
In questa sfida di fuoriclasse l'ultima parola era lunga da venire, e così Vasco ha di nuovo pareggiato con una pregevolissima girata spalle alla porta su Paolone, che ha imparato, gratis, cosa vuol dire marcare il Bomber Barbuto.
Le emozioni non sono mai finite, perchè con un paio di cazzate di Seru e del Fiordello i Teatranti spingono di nuovo la Finanza Creativa in Paradiso.
Una percussione di Seru ed una nuova staffilata di Vasco su azione manovrata riportano questo infuocato match in parità.
Qui avviene l'inconcepibile: Vasco sbaglia il primo intervento del suo fantastico match (siamo al 131°), e nel turno in porta papereggia in rete un tiro non irresistibile di Maicol Bredlei: 5 a 4! Il pubblico, strabiliato, non può fare a meno di alzarsi in piedi ed applaudire in segno di rispetto.
Da qui in poi, il match finisce: la Caina ha finito le energie ed i Teatranti dilagano: si sblocca il Tanzo, dopo essersi magnato l'impossibilissimo sotto porta, maramaldeggia il Capitano, si sdilinquisce pure Serusuke!
7 a 5 per noi il risultato finale!
3 su 3 e striscia positiva che diventa veramente importante.
Certo, ci sarà chi dirà che i Caini in questo periodo sono un po' sotto organico, che il Clan non ci batte dal 35° compleanno di Benny e che comunque abbiamo dovuto innestare il "Pibe di Casagiove",  per batterli.
La nostra risposta è una sola:

PAGELLONE GLOBALISSIMO

Bebo: il Capitano è ufficialmente risorto! Rimessa la panza all'interno dei confini di sicurezza, il Lìder si può concentrare sul gioco senza orpelli. La qualità ed il tasso tecnico sono immutati! 7,5

Serusuke: Seru spadroneggia nel match del 21, si arrangia nell'incontro di coppa di giovedì 24, sciabatta ignobilmente lunedì 28. Le consuete amnesie difensive ed in fase di impostazione; la consueta, belluina, gagliardia nelle percussioni palla al piede. Quadrado. Fantastico quando esorta il Coach al silenzio: troppe nozioni da assimilare tutte insieme? 7,5

Vasco: Difensore nel match di lunedì 21, con compiti di marcatura su Pasqualone, ma senza brillare in fase di impostazione e di conclusione. Scialbo nel match di giovedì, quando supporta sterilmente la manovra del Teatro. Megagalattico nel match di lunedì, quando trascina il Teatro alla Vittoria. 7

Fiordello: Anche il Fiordello sta tentando la cura Bebo: ha capito che co sta panza nun gnaa sa fa, quindi ha fatto togliere i denti alla forchetta e ha bucato i cucchiai. 6,5 d'incoraggiamento.

Duilio: Gioca un solo match: quello di lunedì 21, ma lo domina. 8

Tanzo: Il Tanzone gioca solo il match di lunedì 28. Oddio, gioca è una parola grossa! Sbaglia quasi tutto, ma almeno si impegna nelle coperture, specialmente nel finale quando i Caini necessitano del colpo finale. Segna un gol a porta vuota dopo essersi mangiato qualunque cosa. 6 di stima.

Pasqualone: Vincitore del reality "Teatrante per un Giorno", corona il suo sogno di indossare la casacca Bianconeruta e lo dimostra sfoggiando una prestazione Marazichesca. 5 reti nel match di Coppa delle Ferie: un esordio da ricordare! 9

Robertinho: Mette il suo fisicaccio al servizio del Teatro, nel match di giovedì col Clan. D'altronde era un pacchetto: o tutt'e due o niente. Se volevamo el Pibe de Casagiove ci dovevamo pure accattare il Razdegan de noantri. Ha comunque fatto il suo. 6,5

venerdì 25 ottobre 2013

ACCATTATEV' U SCAIPPINU RU ZU NITTU!!!

NIKE ZU NITTU


AAAACCCATTATEVI LO SCARPINO NIKE FIRMATO ZU NITTUUUUUUU!!!!

Scusate ma approfitto un attimo dello spazio, dal momento che ieri li avete visti di persona, per reclamizzare i nuovi scarpini Nike modello zu Nittu, firmati proprio da lui in persona (che sarei io).  Disponibili in tutte le taglie e vari colori.  Pagando un cospicuo extra si possono avere anche nei colori della vostra squadra, il ricavato andrebbe tutto a finanziare i nuovi acquisti primavera della mia squadra che avete visto ieri sera: questi vogliono i soldi veri, mica come quel sant'uomo di zu Piddu che lo pago solo a panelle, cazzilli e gelo di mellone...
Come dite?  Se si possono avere anche con la firma di Vascoach?  E chi se li compra poi?

Capite? Non solo prendo un lauto emolumento da giocatore e capitano ma adesso becco anche i soldi delle sponsorizzazioni!  Avete ancora tanto da imparare dal vecchio zu Nittu......

Baciamo le mani, anzi, baciate lo scarpino di zu Nittu!








P.s.= stanno andando a ruba anche grazie ai miei natali: per quei pochi che non lo sanno, sono nato il 25 ottobre, cioè tra Pelè (il 23), Maradona (il 30) e Van Basten (il 31). Non aggiungo altro...

mercoledì 9 ottobre 2013

Teatro for Italy

La Storia narra che quando le nazioni, i popoli, si sono trovato in difficoltà, prossimi al disastro, hanno ricercato un simbolo, una figura eroica, che ne potesse cambiare il destino, che potesse guidare con l’esempio o con la dialettica la rivalsa.
Così è stato per la Cecoslovacchia di Jan Palach, così è stato per Cuba e Che Guevara, così è stato per la Spagna e il Cid Campeador.

Lunedì sera il Teatro Municipal si è candidato ad essere la figura di riferimento per il rilancio dell’Italia: Lunedì sera abbiamo capito che questa nazione, se vuole ripartire, deve abbandonare le vecchie dinamiche nepotistiche e lanciare la nuova sfida meritocratica al mondo globalizzato del ventunesimo secolo, col vessillo del Teatro Municipal come augusta bandiera.
Ed è così che il Teatro ha gettato la stampella, ha abbandonato i parentalismi e si è presentato in campo con la formazione dei Migliori!
Agli ordini del Capitano, il Coach ha presentato in campo Serusuke, Vasco, il Tanzo e Humbert, che con la forza dell’onestà e del merito si sono presi quello che all'Italia spetta per diritto divino: hanno strappato alla bieca formazione meridiocratica della Caina ogni residua speranza di iniquo ed immeritato successo ed hanno riaffermato il diritto dei forti ad affermarsi sui derelitti.
Non c'è stata battaglia, mai.
Fin dalle prime battute si è capito che questa volta le manovre di palazzo non avrebbero consentito nessun losco raggiro, perché fin da subito ognuno dei nostri eroi era stato messo nella condizione di svolgere il compito per il quale era meglio preparato, senza necessità di tutelare delle figure parentali care ai potenti. La cronaca della partita sarebbe veramente sterile e poco interessante perché la partita, in pratica non c’è stata.
Dal 2 a 1, segnato da Pashquale (l'ultimo ad arrendersi dei suoi e marcatore delle uniche due reti caine) l’incontro è stato un monologo teatrale.
Il risultato di 13 a 2 (circa) sta pure stretto ai nostri che hanno assolto con abnegazione e spirito di sacrificio ai compiti del proprio spartito.
La Gloria è stata conseguenza diretta di questa aurea organizzazione.
Evviva l’Italia.
Evviva il Teatro Municipal!

Pagellone

Bebo C: Il Capitano ha ormai pienamente ritrovato la forma dei tempi migliori: segna 4 reti e ne propizia almeno altrettante. E’ pronto per il mondiale in Brasile. 9,5

Serusuke: il buon Seru c’ha il ginocchio ballerino e l’anca sbilenca, ma giammai arretra (manco quando la palla ce l’hanno quegli altri, natodancane). La sua esplosività e la sua abilità nel rubar palla favoriscono i rapidi contropiede sfruttati finalmente ad arte dalle punte bianconerute. Una rete e tanta birra (con l’accisa aumentata, però). 9

Vasco: i guai fisici alle spalle, il Barbuto torna a scorrazzare sulla sua amata fascia destra, anche se anche da punta occasionale se la cava. Due reti, chiusure ed assist. 9

Tanzo: Il Tanzo torna Bomber: addirittura doppio hat-trick, e tanto lavoro di sostanza. 9,5


Humbert: il Tedesco chiude la saracinesca e ai Caini non resta che girare al largo. Tirasse in porta, ogni tanto, sarebbe perfetto. Ma a noi va bene già così. 9,5