Che cosa si poteva aggiungere alla prestazione di lunedì sera, alle decinaia e decinaia di goals macinati dal teatro nel mese di ottobre. La quantità è tale che solo la qualità dei particolari può essere affinata. E quindi, il terzo tempo ha previsto, oltre alle messi alcoliche,un menù di degustazione per palati fini, come quello del coach accorso nonostante l'assenza dal terreno di gioco. Alla torta di radicchio e provola affumicata si succedono culatello di Zibello (che non è un animale ma una località, 'gnorante), piatto di formaggi vaccini, ovini, e caprini, e chiusura con castagne della Garfagnana, raccolte il giorno prima dalle sapienti manine del cuoco.Tutto bene fino all'una di notte; ma alle tre, le bocche riarse dalla sete e gli stomaci esasperati dall'abboffata hanno cantato l'Aida nelle case dei teatranti tutti.
E la violazione? non è stata gastronomica, ma il tavolo ha visto ospite inattesa una...femmina! che infatti è stata accolta al citofono dal portiere Vasco (se lo ricordasse anche quando gioca di come è portato per quel ruolo...) con il solito epiteto: A FROCIIII!!!
Riusciremo a riprenderci dal trauma di questa presenza destabilizzante prima di lunedì prossimo? a rassicurare gli animi in sbigottiti, una tranquillizzante certezza: il ritorno al Mohammed Atta Stadium di Tortretteste, anzi, nel campetto di patate lì accanto, che Amidi ancora ci tiene in purgatorio.
giovedì 29 ottobre 2009
martedì 27 ottobre 2009
invincibile armata
Le primarie sono appan-
naggio dei più forti e i più forti sono quelli del Teatro.
In realtà non servi-
rebbe aggiungere altro. Ma alla terza partita in cui per il conteggio del bottino finale servono due cifre, in cui gli avversari tutti sono messi a ferro e fuoco, si sente bisogno parlare di questi avversari: basta con le squadrette abborracciate, dateci antagonisti freschi!
Sul campo di biliardino del Parco dei Pini ci si aspettava che lo scudo fiscale avrebbe protetto la Finanza e che i Tremonti boys avrebbero portato a casa un tesoretto di rilievo. Invece, l'egemonia del Teatro continua ad estendersi incontrastata sui campi della capitale.
La locomotiva Cic32 spara un paio di freccerosse nel saccoccio, ma per lo più sbanda, deraglia, e finisce su binari morti.
Beppe ora-ora è in serata di una costanza totale, in totale controlla un pallone su 1000.
Pasquale si avvilisce presto, perché non ha le praterie nelle quali scorrazzare e far valere la sua prestanza atletica, visto che Massimone e Peppe2 gli tolgono erba.
Massimone toccoraffinato e Peppe2 ci provano fino in fondo, poi si inchinano al vecchio nuovo che avanza.
e dire che ci avevano creduto...
Dopo il momentaneo vantaggio nerobiancuto, i canarini si issano fino a un promettente 5-2, e i più pessimisti sugli spalti cominciano a sciamare. Mal gliene incolse, perché la tattica del coach, intento a prendere randellate sul cranio in palestra mentre i suoi macinavano chilometri di steppe, aveva calcolato anche questo. I nostri recuperano piano ma costanti, e agguantato il pareggio fanno la mossa
tattica che li porta all'enesimo trionfo: Fiordello finge la distorsione, si acascia, urla, piange perfino, con una rappresentazione degna di Gasmann padre. Poi si ritira tra i pali, dove dà il meglio di sé sulle bordate avversarie, e imposta la manovra da dietro. Serusuke e Leo aprono il campo permettendo a Bebo di entrare in partita e capitalizzare gli interventi; Ivanhoe, come al solito manovra a tutto campo e costringe gli avversari a coprire le sassate dalle retrovie. Si passa rapidamente a un rassicurante +4 per l'orda assetata di sangue, e alla fine la campana suona 11 rintocchi contro i 7 della Caina
Pagellone:
Ivanhoe: non gli possiamo chiedere di ripetere le gesta di lunedì scorso, si attesta solo sull'eccellenza. 8
Fiordello: giusto il tempo di far vedere cosa potrebbe fare sotto porta, e finisce nella tagliola avversaria, ma non si arrende e stringe i denti in porta. 7+
Leo: il guitto scribacchino sta ritrovando i polmoni e si getta su tutte le caviglie che trova. Troppe, per una partita in cui serve grande ordine difensivo. Poi si calma, e fa molto lavoro in attacco, con fraseggi e conclusioni vincenti. 7++
Serusuke: sbaglia qualche rimessa da bordo campo di troppo, ma viene eletto a gran voce (quella di Ivano, a cui non serviva nemmeno il bagno schiuma) uomo in più. Tanta corsa fino all'ultimo minuto di gioco e antenne sempre pronte e indovinare l'idea della perla bianca. 7,5
Bebo: prima troppi virtuosismi, poi la sugna. Quando le gambe nemiche si fanno più molli, eccolo tornare il prepotente tiratore di un tempo, e tranciare le ultime speranze dei canarini. L'allungo definitivo si deve a lui. E pure l'apporto caseario della cena. 8-
E ora, fuori i canarini e dentro il clan; ma su un campo come Cristaccio Ronaldo comanda.
Daje, Vasché
naggio dei più forti e i più forti sono quelli del Teatro.
In realtà non servi-
rebbe aggiungere altro. Ma alla terza partita in cui per il conteggio del bottino finale servono due cifre, in cui gli avversari tutti sono messi a ferro e fuoco, si sente bisogno parlare di questi avversari: basta con le squadrette abborracciate, dateci antagonisti freschi!
Sul campo di biliardino del Parco dei Pini ci si aspettava che lo scudo fiscale avrebbe protetto la Finanza e che i Tremonti boys avrebbero portato a casa un tesoretto di rilievo. Invece, l'egemonia del Teatro continua ad estendersi incontrastata sui campi della capitale.
La locomotiva Cic32 spara un paio di freccerosse nel saccoccio, ma per lo più sbanda, deraglia, e finisce su binari morti.
Beppe ora-ora è in serata di una costanza totale, in totale controlla un pallone su 1000.
Pasquale si avvilisce presto, perché non ha le praterie nelle quali scorrazzare e far valere la sua prestanza atletica, visto che Massimone e Peppe2 gli tolgono erba.
Massimone toccoraffinato e Peppe2 ci provano fino in fondo, poi si inchinano al vecchio nuovo che avanza.
e dire che ci avevano creduto...
Dopo il momentaneo vantaggio nerobiancuto, i canarini si issano fino a un promettente 5-2, e i più pessimisti sugli spalti cominciano a sciamare. Mal gliene incolse, perché la tattica del coach, intento a prendere randellate sul cranio in palestra mentre i suoi macinavano chilometri di steppe, aveva calcolato anche questo. I nostri recuperano piano ma costanti, e agguantato il pareggio fanno la mossa
tattica che li porta all'enesimo trionfo: Fiordello finge la distorsione, si acascia, urla, piange perfino, con una rappresentazione degna di Gasmann padre. Poi si ritira tra i pali, dove dà il meglio di sé sulle bordate avversarie, e imposta la manovra da dietro. Serusuke e Leo aprono il campo permettendo a Bebo di entrare in partita e capitalizzare gli interventi; Ivanhoe, come al solito manovra a tutto campo e costringe gli avversari a coprire le sassate dalle retrovie. Si passa rapidamente a un rassicurante +4 per l'orda assetata di sangue, e alla fine la campana suona 11 rintocchi contro i 7 della Caina
Pagellone:
Ivanhoe: non gli possiamo chiedere di ripetere le gesta di lunedì scorso, si attesta solo sull'eccellenza. 8
Fiordello: giusto il tempo di far vedere cosa potrebbe fare sotto porta, e finisce nella tagliola avversaria, ma non si arrende e stringe i denti in porta. 7+
Leo: il guitto scribacchino sta ritrovando i polmoni e si getta su tutte le caviglie che trova. Troppe, per una partita in cui serve grande ordine difensivo. Poi si calma, e fa molto lavoro in attacco, con fraseggi e conclusioni vincenti. 7++
Serusuke: sbaglia qualche rimessa da bordo campo di troppo, ma viene eletto a gran voce (quella di Ivano, a cui non serviva nemmeno il bagno schiuma) uomo in più. Tanta corsa fino all'ultimo minuto di gioco e antenne sempre pronte e indovinare l'idea della perla bianca. 7,5
Bebo: prima troppi virtuosismi, poi la sugna. Quando le gambe nemiche si fanno più molli, eccolo tornare il prepotente tiratore di un tempo, e tranciare le ultime speranze dei canarini. L'allungo definitivo si deve a lui. E pure l'apporto caseario della cena. 8-
E ora, fuori i canarini e dentro il clan; ma su un campo come Cristaccio Ronaldo comanda.
Daje, Vasché
domenica 25 ottobre 2009
Contrordine!
Ci mancava solo questa...
Dopo 2 milioni di telefonate, la situazione sembrava stabilizzata con l'adozione del Panda come teatro del match del Teatro.
Sbagliato.
Quei malnati (che assaggeranno l'ira del Coach, sottoforma di controllino fiscale, vedrete) mi chiamano venerdì sera dicendo che:"eeee la ragazza (quella zoccolanatadancane, vorrai dire - ndC) eeeeeehh vi aveva detto che il campo era libero, maaaaaa invece è occupato. Mi dispiace, eeeeehhh".
Mavvaffanculo.
Si gioca di nuovo al Parco dei Pini, in quel francobollo.
Poco male: Teatro trionferà!
Convocati
Sempre quelli de prima.
venerdì 23 ottobre 2009
Pandamonio!
Sconvolti dallo strapotere fisico, tattico, e anche tecnico, crepi l'avarizia, sfoggiato dal Teatro nelle prime uscite stagionali, i nostri avversari le stanno provando proprio tutte, per limitare i danni!
Prima hanno provato a farci giocare nel campo enorme di Torraccia, contro il Clan. Risultato? 19 a 4 per noi.
Poi hanno provato con il campo minuscolo del Parco dei pini, nello scontro coi Blues... Niente da fare: 14 a 6, sempre per noi.
Ora, presi dal panico, hanno richiesto un campo coperto (forse perché non vogliono che dall'esterno si veda la loro magra figura).
Pazienti come un bue tibetano, acconsentiamo, e ci spostiamo al Circolo del Panda (Via Nomentana 1070), per il match che ci vedrà opposti alla Finanza Creativa.
Certo che se continuiamo così, qualche problema di fuso orario, alla fine, ce l'avremo anche noi.
CONVOCATI
Bebo (C)
Serusuke
Vasco
Fiordello
Ivanhoe
terzotempo, notiziario ritardato, n.24
La regola aurea è che il pagellone debba venire prima, al massimo contestual-
mente, al resoconto che conta, quello della tavola.
Solo oggi quindi, quando già si è fatta cambusa per il prossimo incontro di forchette, si rende conto della vittoria imperiale di lunedì.
Imperiale, perché ancora una volta presieduta dal regale Mo Hito.
Vittoria, perché con Fiordello a capotavola, la sconfitta diventa impossibile anche senza la perla bianca del nuovo salario.
I contendenti sono cinque, perché nonostante la defezione di Ivano, Leo trova un pertugio e si insinua sulla sua fascia, la sinistra, del salotto.
Terzo tempo ancora una volta di stagione. Dopo il corroborante aperitivo rusticubano, con torta pasticciata, ecco l'aroma di porcini e salsicce avvolgere la sala. Ne rimarrà una sola, di fettuccina, gridano in coro gli eroi di Parco dei Pini, sede dell'ultima performance sportiva; e invece no: nemmeno una ne rimane, anzi, senza cambiare piatto, ci si avventa sulla schiacciata uva, questa volta rinnovata nella veste (a due strati) e nella consistenza, grazie alla nuova ricetta della pasta. Lunedì prossimo, fruttivendolo volendo, il saluto finale al dolce tosco-tosco più popolare del panino col lampredotto. Da ora in avanti, al bando questi menù leggerini e ricercati, il coach non capirebbe. Si torna ai piatti robusti come il polpaccio di Plotino.
mente, al resoconto che conta, quello della tavola.
Solo oggi quindi, quando già si è fatta cambusa per il prossimo incontro di forchette, si rende conto della vittoria imperiale di lunedì.
Imperiale, perché ancora una volta presieduta dal regale Mo Hito.
Vittoria, perché con Fiordello a capotavola, la sconfitta diventa impossibile anche senza la perla bianca del nuovo salario.
I contendenti sono cinque, perché nonostante la defezione di Ivano, Leo trova un pertugio e si insinua sulla sua fascia, la sinistra, del salotto.
Terzo tempo ancora una volta di stagione. Dopo il corroborante aperitivo rusticubano, con torta pasticciata, ecco l'aroma di porcini e salsicce avvolgere la sala. Ne rimarrà una sola, di fettuccina, gridano in coro gli eroi di Parco dei Pini, sede dell'ultima performance sportiva; e invece no: nemmeno una ne rimane, anzi, senza cambiare piatto, ci si avventa sulla schiacciata uva, questa volta rinnovata nella veste (a due strati) e nella consistenza, grazie alla nuova ricetta della pasta. Lunedì prossimo, fruttivendolo volendo, il saluto finale al dolce tosco-tosco più popolare del panino col lampredotto. Da ora in avanti, al bando questi menù leggerini e ricercati, il coach non capirebbe. Si torna ai piatti robusti come il polpaccio di Plotino.
mercoledì 21 ottobre 2009
Ivanhoe abbacina i Blues!
Un magico Ivanhoe, mai così decisivo, nella sua pur luminosa carriera di panchinaro di lusso del Teatro Municipal, ha illuminato la notte di lunedì, annichilendo i pur volenterosi Blues, e trascinando il Teatro intiero verso una prestazione di squadra quasi irripetibile.
Limitare infatti una valutazione del match al solo apporto, peraltro, appunto, prestigiosissimo, di Ivanhoe, non renderebbe merito alla coesione, all'applicazione, alla incredibile concentrazione dimostrata da tutti i Teatranti, uniti come le dita di un pugno che si scaglia sugli incolpevoli avversari: non c'era trippa pe gatti, e nun ce ne sarebbe stata pe nissuno...
E mentre i pur validissimi uomini di Paolo si aggiravano per il centrale di Parco dei Pini, apparentemente senza una meta né un perché, i Teatranti si muovevano, seguiti dall'occhio vigile di Leo, giunto in borghese per studiare i nuovi schemi (e magnare a quattro palmenti), come pervasi da uno spartito perfetto: una sinfonia mortale per Marco, che si opponeva gagliardamente a mille conclusioni, ma capitolava poi, travolto dalla tecnica di Ivanhoe, dalla ferocia di Vasco, dalla classe di Fiordello, dalla grinta di Serusuke.
Bebo unico a non partecipare alla messe di gol, ma solo perchè il suo compito era quello di assistere, guidare, instradare la Squadra del Vostro Cuore verso un trionfo quanto mai inevitabile e meritato. Creava gioco, il Capitano, e si opponeva, petto in fuori, alle offensive guidate dall'ottimo Pizzarrino e dalla Carlo's Legacy.
Ma se a livello tecnico le due squadre si equivalevano (per quanto le prestazioni di Fiordello e Ivanhoe potrebbero aver fatto pendere anche questo ago dalla parte del Teatro) la differenza tra le compagini è stata senz'altro accentuata dell'incredibile concentrazione dei Teatranti tutti: dal primo all'ultimo minuto le sbavature sono state azzerate, gli errori annullati, impedendo praticamente ai Blues di approfittare di un campo minuscolo che alla fine ha favorito le capacità del Teatro di sparare anche dalla lunga distanza.
E dalla lunga distanza sono arrivati i primi due gol bianconeruti: 2 siluri di Ivanhoe da centrocampo hanno portato avanti il Teatro quando il match era ancora apparentemente in bilico e le poche occasioni erano state equamente divise tra i team.
I Blues, fieramente, si opponevano a questo tentativo di allungo, e, approfittando di un rimpallo tra Vasco e Ivanhoe, accorciavano le distanze con Alessandro.
Ma questa segnatura, che poteva ridare fiato ai Blues, in realtà gettava benzina sulla fiamma Teatrante...
Fiordello, quasi inedita punta del Teatro, riprendeva la ridda delle marcature Bianconerute e da lì in poi, virtualmente, il match si concludeva. Si arrivava rapidamente sul 10 a 1 e poi, dopo una timida reazione Blues, sul 14 a 6 finale, senza ulteriori emozioni, se non quelle cagionate dalla bellezza delle marcature teatranti, su tutte un tocco di piatto al volo di Fiordello, su precisa assistenza di Bebo dalla difesa, che spingeva sotto la traversa della porta difesa dall'incolpevole Marco.
Uno spettacolo che sarà stato apprezzato anche da Plotino, che da lassù (Milano) avrà ammirato compiaciuto.
PAGELLONE
Bebo: Non segna, ma regna nel centrocampo teatrante, sigillando alla bisogna, la fascia sinistra e la retroguardia, ed offrendo a Fiordello ed a Vasco gli assist per le 2 più belle segnature della serata. 7,5
Serusuke: Alterna a delle grandissime giocate (un gol con controllo e subitaneo tiro - entrambi di destro - entra di diritto sul podio delle giocate di questa splendida serata) la solita grinta nei ripiegamenti. Il solito terzo tempo di grandissima levatura gli vale la lode). 7,5 e lode
Vasco: Sta ritrovando la forma e se ne accorgono un pò tutti. I Teatranti che ottengono la solita sponda sicura, i Blues che si scontrano sulla sua diga, Marco, portiere dei Blues, che si oppone come può alle sue bordate, ma deve raccogliere dal saccoccio due palloni scagliati dal barbuto cursore toscano. Uno dei due gol merita una citazione. Fallo laterale battuto dal Capitano con palla a mezza altezza, deviato da un difensore, ma nonostante questo colpito con inusitata violenza come in un middle-kick, e mandato a sbattere sul palo e, da lì, in rete. 7,5
Fiordello: Il rientro che non ti aspetti. Schierato punta, risorge dall'infortunio ai legamenti del ginocchio, sfoderando una prestazione di classe eccelsa, condita da quattro segnature di eccellente fattura e pure da qualche preziosissimo rientro. Il migliore degli umani. 8,5
Ivanhoe: Disumano. La Perla Bianca sfodera la prestazione della vita. I 6 gol sono solo marginali, in una serata che lo vede mattatore assoluto, a tutto campo. Il Fenomeno di Nuovo Salario parte da dietro, strappando palloni su palloni, e scagliandosi come una furia sulle impotenti difese Blues. A volte, per valutare l'effettiva grandezza di un campione, occorre una grandissima sfida, e se Pizzarrino e Cavazzani Jr, oltre ai soliti, tenaci, Paolone, Alessandro e Marco, sarebbero stati una montagna talmente impervia da far tremare i polsi a molti acclamati pedatori del Monday Night, il nasuto campione, invece, trae da questo ostacolo la spinta per rendere al massimo, schiantando i suoi agguerriti avversari ed entrando definitivamente, ed a pieno titolo nel novero dei Titani del Teatro (ma sempre in panchina rimane). 10
E mentre i pur validissimi uomini di Paolo si aggiravano per il centrale di Parco dei Pini, apparentemente senza una meta né un perché, i Teatranti si muovevano, seguiti dall'occhio vigile di Leo, giunto in borghese per studiare i nuovi schemi (e magnare a quattro palmenti), come pervasi da uno spartito perfetto: una sinfonia mortale per Marco, che si opponeva gagliardamente a mille conclusioni, ma capitolava poi, travolto dalla tecnica di Ivanhoe, dalla ferocia di Vasco, dalla classe di Fiordello, dalla grinta di Serusuke.
Bebo unico a non partecipare alla messe di gol, ma solo perchè il suo compito era quello di assistere, guidare, instradare la Squadra del Vostro Cuore verso un trionfo quanto mai inevitabile e meritato. Creava gioco, il Capitano, e si opponeva, petto in fuori, alle offensive guidate dall'ottimo Pizzarrino e dalla Carlo's Legacy.
Ma se a livello tecnico le due squadre si equivalevano (per quanto le prestazioni di Fiordello e Ivanhoe potrebbero aver fatto pendere anche questo ago dalla parte del Teatro) la differenza tra le compagini è stata senz'altro accentuata dell'incredibile concentrazione dei Teatranti tutti: dal primo all'ultimo minuto le sbavature sono state azzerate, gli errori annullati, impedendo praticamente ai Blues di approfittare di un campo minuscolo che alla fine ha favorito le capacità del Teatro di sparare anche dalla lunga distanza.
E dalla lunga distanza sono arrivati i primi due gol bianconeruti: 2 siluri di Ivanhoe da centrocampo hanno portato avanti il Teatro quando il match era ancora apparentemente in bilico e le poche occasioni erano state equamente divise tra i team.
I Blues, fieramente, si opponevano a questo tentativo di allungo, e, approfittando di un rimpallo tra Vasco e Ivanhoe, accorciavano le distanze con Alessandro.
Ma questa segnatura, che poteva ridare fiato ai Blues, in realtà gettava benzina sulla fiamma Teatrante...
Fiordello, quasi inedita punta del Teatro, riprendeva la ridda delle marcature Bianconerute e da lì in poi, virtualmente, il match si concludeva. Si arrivava rapidamente sul 10 a 1 e poi, dopo una timida reazione Blues, sul 14 a 6 finale, senza ulteriori emozioni, se non quelle cagionate dalla bellezza delle marcature teatranti, su tutte un tocco di piatto al volo di Fiordello, su precisa assistenza di Bebo dalla difesa, che spingeva sotto la traversa della porta difesa dall'incolpevole Marco.
Uno spettacolo che sarà stato apprezzato anche da Plotino, che da lassù (Milano) avrà ammirato compiaciuto.
PAGELLONE
Bebo: Non segna, ma regna nel centrocampo teatrante, sigillando alla bisogna, la fascia sinistra e la retroguardia, ed offrendo a Fiordello ed a Vasco gli assist per le 2 più belle segnature della serata. 7,5
Serusuke: Alterna a delle grandissime giocate (un gol con controllo e subitaneo tiro - entrambi di destro - entra di diritto sul podio delle giocate di questa splendida serata) la solita grinta nei ripiegamenti. Il solito terzo tempo di grandissima levatura gli vale la lode). 7,5 e lode
Vasco: Sta ritrovando la forma e se ne accorgono un pò tutti. I Teatranti che ottengono la solita sponda sicura, i Blues che si scontrano sulla sua diga, Marco, portiere dei Blues, che si oppone come può alle sue bordate, ma deve raccogliere dal saccoccio due palloni scagliati dal barbuto cursore toscano. Uno dei due gol merita una citazione. Fallo laterale battuto dal Capitano con palla a mezza altezza, deviato da un difensore, ma nonostante questo colpito con inusitata violenza come in un middle-kick, e mandato a sbattere sul palo e, da lì, in rete. 7,5
Fiordello: Il rientro che non ti aspetti. Schierato punta, risorge dall'infortunio ai legamenti del ginocchio, sfoderando una prestazione di classe eccelsa, condita da quattro segnature di eccellente fattura e pure da qualche preziosissimo rientro. Il migliore degli umani. 8,5
Ivanhoe: Disumano. La Perla Bianca sfodera la prestazione della vita. I 6 gol sono solo marginali, in una serata che lo vede mattatore assoluto, a tutto campo. Il Fenomeno di Nuovo Salario parte da dietro, strappando palloni su palloni, e scagliandosi come una furia sulle impotenti difese Blues. A volte, per valutare l'effettiva grandezza di un campione, occorre una grandissima sfida, e se Pizzarrino e Cavazzani Jr, oltre ai soliti, tenaci, Paolone, Alessandro e Marco, sarebbero stati una montagna talmente impervia da far tremare i polsi a molti acclamati pedatori del Monday Night, il nasuto campione, invece, trae da questo ostacolo la spinta per rendere al massimo, schiantando i suoi agguerriti avversari ed entrando definitivamente, ed a pieno titolo nel novero dei Titani del Teatro (ma sempre in panchina rimane). 10
lunedì 19 ottobre 2009
Detour
Come comunicatovi via SMS, il match di stasera si terrà al "Parco dei Pini" di via Sant'Alessandro 354 (modificato su segnalazione di Seru).
Per arrivare in loco, uscite dal GRA sulla Nomentana (uscita 11) e dirigetevi verso Mentana.
Imboccate poi la prima strada a destra e dopo circa 300 metri, come per Magilla, vi ritroverete nel posto giusto, al momento giusto.
Per arrivare in loco, uscite dal GRA sulla Nomentana (uscita 11) e dirigetevi verso Mentana.
Imboccate poi la prima strada a destra e dopo circa 300 metri, come per Magilla, vi ritroverete nel posto giusto, al momento giusto.
sabato 17 ottobre 2009
Basta scherzare, ora si fa sul serio....
Dopo la sgambata di lunedì scorso (il Clan è solo 1.437.398esimo nella classifica delle squadre di calcetto dell'Urbe, secondo la UEFA - Unione Etilica Fauna Alpestre), ecco che la stagione entra nel vivo.
E con lei, anche il Teatro: i Blues sono avversari da prendere con le molle, quindi fuori Leo e Mike The Butcher, ancora troppo giovani per affrontare sfide di questo spessore, e dentro l'esperienza tattica di Vasco e del redivivo Fiordello, che si dice pronto al rientro: il lavoro differenziato lasagna-fettuccina, svolto nella pausa dovuta all'infortunio ai legamenti, ne ha conservate intatte le qualità fisiche. Il lavoro dell'equipe del dott. Mengele ha fatto il resto, consentendo alla curva del Teatro di poter riabbracciare anzitempo uno dei suoi beniamini.
In realtà in ballo c'era anche Cassano, orfano della nazionale, ma convocando lui avrei dovuto far fuori uno tra Ivanhoe (che è più tecnico del Barese), Bebo (il Capitano mi ha pagato 12 € cash per rimanere titolare a vita: quest'attaccamento alla maglia va premiato) o Serusuke.
La posizione dell'Ebbro Errante era quella più delicata, ma la sua prestazione della settimana scorsa contro le sagome del Clan, unita alla tacita promessa di un terzo tempo da campione della padella, mi ha convinto a stilare questa lista di
CONVOCATI
Bebo (Capitan Francofono)
Serusuke (Dalla padella al pitale)
Vasco (Leader silenzioso - tranne quando rompe i coglioni o smoccola)
Fiordello (Uomo di panza, difensore di sostanza)
Ivanhoe (La castagna più calda dell'autunno romano)
E ora sotto con i cori!
Riempiamo il Circolo Torraccia!
Avanti Plotino!
martedì 13 ottobre 2009
la vendemmia del clan
E così i "giovani" del Clan, fedeli agli impegni dell'autunno, si armavano di tino e si recavano alla vendemmia nei campi di Torraccia, da loro stessi pretesi e ottenuti, date le dimensioni a loro dire ridotte.
L'annata era buona, i filari colmi di gente volenterosa, e il bottino ghiotto:
presto, il raccolto di grappoli di gol riempiva il tino oltre ogni aspettativa.
I piedoni degli avversari continuavano a pigiare e pigiare
i grappoli, il Citofono squillava in continuazione, non si faceva in tempo ad accostare la porta che subito si riapriva per far passare qualche nuovo acino.
Che cos'è che non ha girato nella preparazione dell'incontro con i neri d'avola? forse la loro idea di "pigio" si sarebbe dovuta realizzare con altre compagini più accomodanti...
nessuno se ne riesce a capacitare, perché i cinque omertosi muti rimangono, e un velo di preoccupazione è passato per gli animi dei teatranti. Poi, è prevalsa la saggezza popolare che il teorico Plotino ha statuito tanti e tanti gironi calcistici fa: CAZZI LORO.
Ed eccoci al resoconto dalla parte giusta, quella degli eroi, che hanno costituito ieri l'invincibile armata capace di tutto.
Gli occhi increduli di Fiordello, accorso a saggiare la forma dei compagni e le possibilità di un rientro in formazione, dicono più di quanto possa
qualsiasi resoconto della mattanza.
I cinque cuori di pietra hanno messo in scena la tempesta perfetta, infierendo sullo scafo avversario, squarciando con continue folate tutte le vele e le reti, grandinando da ogni angolazione in faccia al timoniere che se la prende, senza nemmeno troppa convinzione, con i suoi marinai.
Le raffiche non si fermano fino al 15-0, poi un attimo di sosta, la tigna di Rastaman che non vuole essere bollato come marito in pantofole, e un barlume di luce per il clan, tre gol nel buio nero. Anche Gamba di Legno-zunittu si toglie una soddisfazioncina. Ma ecco riprendere le nuove folate, che portano al definitivo 19-4.
Pagellone inutile:
Serusuke: bastano i gioiosi commenti dei compagni: "ma hai il piede caldo o ancora freddo"; incredulità per un cursore a cui oggi riesce tutto. Grappolo personale di cinque o sei o sette chicchi, due dei quali di destro robusto. 9
Ivano: resta comunque l'uomo in più, all'altezza del suo blasone saetta in difesa come in attacco.9
Leo: Tanti chilometri per il teatro e pure gol pesi, per un incrocio tra Nureyev e Karate Kid, in un modo o nell'altro finisce sempre per terra. Riesce a impegnare Seru costringendolo a un pregevole colpo sotto quando in scivolata si sostituisce a Citofono davanti alla porta avversaria. 8
Mike: il macellaio oggi ha le lame affilate, e taglia fracosta come meglio crede. Senza obbligo di rientro, molto concreto in avanti. 8
Bebo: rientro del capitano che, nonostante il piede di camembert, dà il suo contributo, anche se la forma dei compagni gli fa tentare numeri al di sopra della sua attuale condizione. 8
Cosa manca? solo il terzo tempo. Ma se questi sono i risultati, c'è da pensarci...
Difficile ora trovare spazio ai senatori, ma come sempre la legge del più anziano prevarrà sul buon senso...
L'annata era buona, i filari colmi di gente volenterosa, e il bottino ghiotto:
presto, il raccolto di grappoli di gol riempiva il tino oltre ogni aspettativa.
I piedoni degli avversari continuavano a pigiare e pigiare
i grappoli, il Citofono squillava in continuazione, non si faceva in tempo ad accostare la porta che subito si riapriva per far passare qualche nuovo acino.
Che cos'è che non ha girato nella preparazione dell'incontro con i neri d'avola? forse la loro idea di "pigio" si sarebbe dovuta realizzare con altre compagini più accomodanti...
nessuno se ne riesce a capacitare, perché i cinque omertosi muti rimangono, e un velo di preoccupazione è passato per gli animi dei teatranti. Poi, è prevalsa la saggezza popolare che il teorico Plotino ha statuito tanti e tanti gironi calcistici fa: CAZZI LORO.
Ed eccoci al resoconto dalla parte giusta, quella degli eroi, che hanno costituito ieri l'invincibile armata capace di tutto.
Gli occhi increduli di Fiordello, accorso a saggiare la forma dei compagni e le possibilità di un rientro in formazione, dicono più di quanto possa
qualsiasi resoconto della mattanza.
I cinque cuori di pietra hanno messo in scena la tempesta perfetta, infierendo sullo scafo avversario, squarciando con continue folate tutte le vele e le reti, grandinando da ogni angolazione in faccia al timoniere che se la prende, senza nemmeno troppa convinzione, con i suoi marinai.
Le raffiche non si fermano fino al 15-0, poi un attimo di sosta, la tigna di Rastaman che non vuole essere bollato come marito in pantofole, e un barlume di luce per il clan, tre gol nel buio nero. Anche Gamba di Legno-zunittu si toglie una soddisfazioncina. Ma ecco riprendere le nuove folate, che portano al definitivo 19-4.
Pagellone inutile:
Serusuke: bastano i gioiosi commenti dei compagni: "ma hai il piede caldo o ancora freddo"; incredulità per un cursore a cui oggi riesce tutto. Grappolo personale di cinque o sei o sette chicchi, due dei quali di destro robusto. 9
Ivano: resta comunque l'uomo in più, all'altezza del suo blasone saetta in difesa come in attacco.9
Leo: Tanti chilometri per il teatro e pure gol pesi, per un incrocio tra Nureyev e Karate Kid, in un modo o nell'altro finisce sempre per terra. Riesce a impegnare Seru costringendolo a un pregevole colpo sotto quando in scivolata si sostituisce a Citofono davanti alla porta avversaria. 8
Mike: il macellaio oggi ha le lame affilate, e taglia fracosta come meglio crede. Senza obbligo di rientro, molto concreto in avanti. 8
Bebo: rientro del capitano che, nonostante il piede di camembert, dà il suo contributo, anche se la forma dei compagni gli fa tentare numeri al di sopra della sua attuale condizione. 8
Cosa manca? solo il terzo tempo. Ma se questi sono i risultati, c'è da pensarci...
Difficile ora trovare spazio ai senatori, ma come sempre la legge del più anziano prevarrà sul buon senso...
lunedì 12 ottobre 2009
Et voilà!
bonjour a tous
chapeau al menu di lunedi scorso, anche se la prestazione ha ovviamente risentito dell'assenza del Capitanò, sia in campo che soprattutto al desco
ma oggi sarò di nuovo al comando...seru nun fà scherzi che so' nove giorni che magno cose galliche, non voglio sentire raqgioni
chapeau al menu di lunedi scorso, anche se la prestazione ha ovviamente risentito dell'assenza del Capitanò, sia in campo che soprattutto al desco
ma oggi sarò di nuovo al comando...seru nun fà scherzi che so' nove giorni che magno cose galliche, non voglio sentire raqgioni
domenica 11 ottobre 2009
LA FORMAZIONE DEL CLAN PER LUNEDì 12 OTTOBRE 2009
Data la nostra manifesta superiorità, come sempre concedo a Vascoach il vantaggio di sapere la nostra formazione prima che lui decida la sua:
Citofono
zu Piddu
T-Max
zu Nittu
Rastaman (con tanto di anello al dito e sacchetto della spazzatura)
con il numero 13 l'Uomo Spillo
con il numero 14 Picasso (non sarà Messi sotto porta ma come pittore...)
Etichette:
Almanacco del giorno prima
venerdì 9 ottobre 2009
Annunciazione! Annunciazione!
Riprende ufficialmente, dopo mesi di astinenza il giubileo del calcetto romano: il quadrangolare, quest'anno denominato "Memorial Plotino".
A fronteggiarsi i soliti 4 SuperTeam (in rigoroso ordine alfabetico):
Blues
Clan dei Siciliani
Finanza Creativa
Teatro Municipal
Tra le novità di quest'anno c'è da registrare il passaggio dal "Mohamed Atta Colosseum" al "Samba Regna Stadium" (altrimenti noto come "Circolo Torraccia"), di via Francesco Paolo Bonifacio snc (per la Finanza specifico che questa sigla, in questo caso, significa senza numero civico, e non società in nome collettivo), in grado di accogliere i 70mila abbonati del Teatro Municipal, che ospiterà i match delle 21.
Per quanto riguarda le partite che si svolgeranno alle ore 19, verranno disputate al "Arsene Wenger Gaydrome" (alias Montesacro calcio) di Via Clelia Bertini Attilj, 35.
Si inizia, come da calendario qui a fianco, con:
Finanza - Blues (ore 19)
per proseguire con:
Teatro Municipal - Clan dei Siciliani (ore 21)
A breve le convocazioni.
Eia Eia Alalà
La lunga marcia del Teatro
Esistono metodi migliori, per tornare in condizioni psico-fisiche ideali, dello scontrarsi a testa bassa con avversari dalla soverchiante potenza d'urto, e soccombere dignitosamente?
Certo, si potrebbe obiettare che si potrebbe anche scontrarsi a testa bassa con avversari dalla soverchiante potenza d'urto, e vincere gloriosamente, ma questo è un ragionamento da ricchioni comunisti e fancazzisti.
Vogliamo ignorare millenni di letteratura, di poesia, di storia legata alla sconfitta, alla grandezza insita nel rovescio della vittoria.
VOGLIAMO RICORDARE CHE SE NON CI FOSSE LA SCONFITTA NON ESISTEREBBE LA VITTORIA?
Ecco...
E chi meglio di un Teatro deCapitanizzato, guidato da un Seru (nella foto) imbolsito da mesi di bagordi e di sesso a buon mercato, può incarnare l'immagine del beautiful loser (senza beauty, ovviamente).
Se a questo aggiungete un Mike the Butcher sempre sopraffino nel tocco di palla, ma ancora alla ricerca di una condizione fisica (sempre più lontana, parrebbe), e Leo e Vasco fuori condizione (ma senza nemmeno il tocco sopraffino) capirete anche voi (oh duri) che nel conteggio dei pienamente abili risulta soltanto il solito, indomito Ivanhoe...
E non può bastare, se dall'altra parte Pashquale mette fisico e tecnica al servizio della manovra; se Eto'ocadabra perde un etto dalla ciambella addominale e fa un metro in più, per scagliare il suo solito, terrificante, sinistro; se Cic32 devasta tutto quello che gli si pone dinanzi; se il Fornaretto garantisce tigna e piazzamento; se Massimone sfoggia tecnica da Foggia...
Il match è stato comunque combattutissimo, con le due compagini sempre vicinissime nel risultato (5 a 4, il finale) e con un numero di azioni da gol teatrali forse anche superiore alle opportunità da gol create dalla Finanza (seppur) Creativa.
Ma il calcio, si sa, è anche freddi numeri, valutazioni matematiche, oltreché tecniche, quindi ci sta che l'aritmetica premi i nostri avversari anche, forse, oltre i loro reali meriti...
Pagellone totale:
Serusuke (c): Leggermente più dinamico che nelle ultime uscite(anche se più dinamico di fermo non è che sia poi molto), nobilita una prestazione appena sufficiente con un terzo tempo imperiale (i doggiebags erano qualitativamente superiori alla bouvette del senato). 7,5
Vasco: Preoccupato inizialmente per le condizioni del ginocchio, getta la stampella oltre l'ostacolo e si immola. Un gol e una traversa spaventosa, ma anche una condizione che tarda ad arrivare. 6
Leo: Tecnicamente niente da dire. Proprio niente. Manca ancora lo smalto dei giorni migliori (il fard, in compenso, c'era tutto). Si mette punta (anche se dovrebbe presidiare il corridoio di sinistra) e da lì non si schioda. 5,5
Mike The Butcher: Impossibilitato ai retropassaggi per motivi religiosi, si getta continuamente avanti lancia in resta. Purtroppo i polmoni lo abbandonano una volta arrivato dall'altra parte del campo e gli rendono difficile il rientro. 5,5
Ivanhoe: il solito panchinaro del Teatro. 8
giovedì 8 ottobre 2009
L'AMORE E' UN'APOSTROFO ROSA TRA LE PAROLE CLAN E CALCETTO???
Sabato, in qualità di CCPPP (coach capitano padre padrone padrino, per i profani) ed in rappresentanza del Clan, ho ritenuto di presenziare alle nozze del nostro Rastaman (Simone, sempre per i profani) e vorrei dedicargli qualche riga.
Non ti abbastava quel che avevi....? La tua famiglia ti coccolava, al lavoro eri stimato, la tua squadra ti invocava quando mancavi, le bbutt.. ehm, le amiche ti venivano a cercare fin sotto casa....
E allora? Forse non era il sogno di chiunque la domenica cucinarsi da solo un chilo di carbonara e, fatto il pieno con un litro di vino, rovinare pesantemente sul divano con sottofondo di una vagonata di partite (foss’anche il campionato scozzese...) fino a tarda sera?
Ma ormai il passo è fatto, il fosso è saltato, mai voltarsi indietro!
Già ti vedo disquisire sull’opportunità della presenza di Totti in nazionale al baretto sotto casa, al ritorno dal lavoro, abitudine che coltivavi sin da ragazzo... sì, già ti vedo, e mentre ti guardo mi accorgo anche di tua moglie che, con i bigodini in testa, dal balcone ti strilla: “mentre tu eserciti la tua nuova fottuta professione di opinionista da bar con quei 4 bifolchi, io mi spezzo la schiena a cambiare pannolini!!! Cammina a casa, cialtrone!!!
Chissà, forse un giorno tua moglie ti consentirà di tornare a giocare al pallone e tu uscirai da quella porta... Come un carcerato che, scontata la lunga reclusione in cella, torna a sentire il profumo dell’aria, a guardare la gente che passa, a controllare continuamente il cielo, sia limpido o nuvoloso per lui è ormai sempre sereno...
Sì Rastaman, un giorno tornerai e potrai uscire da quella porta finalmente con la tua maglia preferita indosso, i tuoi nuovi scarpini luccicanti ai piedi e.... un sacchetto della spazzatura in mano da buttare!!!
Zu Nittu
Non ti abbastava quel che avevi....? La tua famiglia ti coccolava, al lavoro eri stimato, la tua squadra ti invocava quando mancavi, le bbutt.. ehm, le amiche ti venivano a cercare fin sotto casa....
E allora? Forse non era il sogno di chiunque la domenica cucinarsi da solo un chilo di carbonara e, fatto il pieno con un litro di vino, rovinare pesantemente sul divano con sottofondo di una vagonata di partite (foss’anche il campionato scozzese...) fino a tarda sera?
Ma ormai il passo è fatto, il fosso è saltato, mai voltarsi indietro!
Già ti vedo disquisire sull’opportunità della presenza di Totti in nazionale al baretto sotto casa, al ritorno dal lavoro, abitudine che coltivavi sin da ragazzo... sì, già ti vedo, e mentre ti guardo mi accorgo anche di tua moglie che, con i bigodini in testa, dal balcone ti strilla: “mentre tu eserciti la tua nuova fottuta professione di opinionista da bar con quei 4 bifolchi, io mi spezzo la schiena a cambiare pannolini!!! Cammina a casa, cialtrone!!!
Chissà, forse un giorno tua moglie ti consentirà di tornare a giocare al pallone e tu uscirai da quella porta... Come un carcerato che, scontata la lunga reclusione in cella, torna a sentire il profumo dell’aria, a guardare la gente che passa, a controllare continuamente il cielo, sia limpido o nuvoloso per lui è ormai sempre sereno...
Sì Rastaman, un giorno tornerai e potrai uscire da quella porta finalmente con la tua maglia preferita indosso, i tuoi nuovi scarpini luccicanti ai piedi e.... un sacchetto della spazzatura in mano da buttare!!!
Zu Nittu
mercoledì 7 ottobre 2009
terzotempo, notiziario delle new entries, n.23
Anche questa settimana il resoconto del coach latita, stenta, svanisce, anzi non appare proprio, a rendere conto dell'ennesima prova maiuscola del Gotha del Teatro Municipal. Il capitano, in meritata trasferta, sarebbe stato fiero dei suoi, nessuno lo ha fatto rimpiangere, anzi, qualcuno ha invocato il suo dinamismo (ha, ha, ha!)
Il nuovissimo Torraccia Stadium, con campi dalle dimensioni sensibilmente più grandi del vecchio TTT Coliseum (ma se per Benni è più piccolo, lasciamoglielo credere fino alla prossima partita) lascia presto spazio a campi ben più rodati e attraenti, le praterie imbandite di Capopeloro. E' qui, per ora solo qui, che risplendono le gesta degli eroi; il campo di calcetto, per ora vede solo progressi troppo poco signficativi per accedere al bottino pieno (nemmeno il botaccio).
In assenza della 'ndja di ordinanza, ancora non disponibile nelle gastronomie della capitale, ad allietare i palati nei quali scorrono copiosi bicchierate di mojito ecco presentarsi la prima new entry, da replicare senz'altro, un plum cake salato con dentro ogni bendiddìo.
Benché già commossi oltre misura, per dovere di cronaca, riportiamo anche il resto delle meraviglie:
ruote con verdure e formaggio, e ancora, il piatto dei forti, insalata di borlotti, cipolla fresca, senape, e pompelmo per ingentilire un contorno feroce.
Poteva bastare? si; ma non è bastato. E quindi, in accordo con l'inizio dell'autunno, ecco la mattonella di schiacciata fiorentina con l'uva fragola, che ha fatto sentire la mancanza del prode Fiordello: Vasco e Leo abbandonano Sergio da solo, e LASCIANO LA FETTA appena sbocconcellata sul piatto, come manco due damine del Settecento.
Ma si è raggiunto comunque un epilogo drammatico ed eroico: metà della compagine fa solo metà del proprio dovere, il disastro in campo, senza redimersi a tavola. Quindi le cucine si ritrovano a rigurgitare cibo, e si arriva al paradosso, Vasco e Leo che escono con il doggy-bag nel borsone sportivo. Per le malefatte di pochi, la sconteranno tutti: rubrica e - terzo tempo - sospesi fino a data da destinarsi.
Il nuovissimo Torraccia Stadium, con campi dalle dimensioni sensibilmente più grandi del vecchio TTT Coliseum (ma se per Benni è più piccolo, lasciamoglielo credere fino alla prossima partita) lascia presto spazio a campi ben più rodati e attraenti, le praterie imbandite di Capopeloro. E' qui, per ora solo qui, che risplendono le gesta degli eroi; il campo di calcetto, per ora vede solo progressi troppo poco signficativi per accedere al bottino pieno (nemmeno il botaccio).
In assenza della 'ndja di ordinanza, ancora non disponibile nelle gastronomie della capitale, ad allietare i palati nei quali scorrono copiosi bicchierate di mojito ecco presentarsi la prima new entry, da replicare senz'altro, un plum cake salato con dentro ogni bendiddìo.
Benché già commossi oltre misura, per dovere di cronaca, riportiamo anche il resto delle meraviglie:
ruote con verdure e formaggio, e ancora, il piatto dei forti, insalata di borlotti, cipolla fresca, senape, e pompelmo per ingentilire un contorno feroce.
Poteva bastare? si; ma non è bastato. E quindi, in accordo con l'inizio dell'autunno, ecco la mattonella di schiacciata fiorentina con l'uva fragola, che ha fatto sentire la mancanza del prode Fiordello: Vasco e Leo abbandonano Sergio da solo, e LASCIANO LA FETTA appena sbocconcellata sul piatto, come manco due damine del Settecento.
Ma si è raggiunto comunque un epilogo drammatico ed eroico: metà della compagine fa solo metà del proprio dovere, il disastro in campo, senza redimersi a tavola. Quindi le cucine si ritrovano a rigurgitare cibo, e si arriva al paradosso, Vasco e Leo che escono con il doggy-bag nel borsone sportivo. Per le malefatte di pochi, la sconteranno tutti: rubrica e - terzo tempo - sospesi fino a data da destinarsi.
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