venerdì 9 ottobre 2009

La lunga marcia del Teatro

Esistono metodi migliori, per tornare in condizioni psico-fisiche ideali, dello scontrarsi a testa bassa con avversari dalla soverchiante potenza d'urto, e soccombere dignitosamente?
Certo, si potrebbe obiettare che si potrebbe anche scontrarsi a testa bassa con avversari dalla soverchiante potenza d'urto, e vincere gloriosamente, ma questo è un ragionamento da ricchioni comunisti e fancazzisti.
Vogliamo ignorare millenni di letteratura, di poesia, di storia legata alla sconfitta, alla grandezza insita nel rovescio della vittoria.
VOGLIAMO RICORDARE CHE SE NON CI FOSSE LA SCONFITTA NON ESISTEREBBE LA VITTORIA?
Ecco...
E chi meglio di un Teatro deCapitanizzato, guidato da un Seru (nella foto) imbolsito da mesi di bagordi e di sesso a buon mercato, può incarnare l'immagine del beautiful loser (senza beauty, ovviamente).
Se a questo aggiungete un Mike the Butcher sempre sopraffino nel tocco di palla, ma ancora alla ricerca di una condizione fisica (sempre più lontana, parrebbe), e Leo e Vasco fuori condizione (ma senza nemmeno il tocco sopraffino) capirete anche voi (oh duri) che nel conteggio dei pienamente abili risulta soltanto il solito, indomito Ivanhoe...
E non può bastare, se dall'altra parte Pashquale mette fisico e tecnica al servizio della manovra; se Eto'ocadabra perde un etto dalla ciambella addominale e fa un metro in più, per scagliare il suo solito, terrificante, sinistro; se Cic32 devasta tutto quello che gli si pone dinanzi; se il Fornaretto garantisce tigna e piazzamento; se Massimone sfoggia tecnica da Foggia...
Il match è stato comunque combattutissimo, con le due compagini sempre vicinissime nel risultato (5 a 4, il finale) e con un numero di azioni da gol teatrali forse anche superiore alle opportunità da gol create dalla Finanza (seppur) Creativa.
Ma il calcio, si sa, è anche freddi numeri, valutazioni matematiche, oltreché tecniche, quindi ci sta che l'aritmetica premi i nostri avversari anche, forse, oltre i loro reali meriti...

Pagellone totale:

Serusuke (c): Leggermente più dinamico che nelle ultime uscite(anche se più dinamico di fermo non è che sia poi molto), nobilita una prestazione appena sufficiente con un terzo tempo imperiale (i doggiebags erano qualitativamente superiori alla bouvette del senato). 7,5

Vasco: Preoccupato inizialmente per le condizioni del ginocchio, getta la stampella oltre l'ostacolo e si immola. Un gol e una traversa spaventosa, ma anche una condizione che tarda ad arrivare. 6

Leo: Tecnicamente niente da dire. Proprio niente. Manca ancora lo smalto dei giorni migliori (il fard, in compenso, c'era tutto). Si mette punta (anche se dovrebbe presidiare il corridoio di sinistra) e da lì non si schioda. 5,5

Mike The Butcher: Impossibilitato ai retropassaggi per motivi religiosi, si getta continuamente avanti lancia in resta. Purtroppo i polmoni lo abbandonano una volta arrivato dall'altra parte del campo e gli rendono difficile il rientro. 5,5

Ivanhoe: il solito panchinaro del Teatro. 8

3 commenti:

Serusuke ha detto...

finché c'è da ridere c'è speranza. Ma non sperate nel terzo tempo, non si recupera così facilmente. Ti quoto, anzi, ti LODO, senza bisogno della consulta con il capitano
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHA!

Serusuke ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
The Coach ha detto...

Bravo: niente terzo tempo (tanto io lunedì non ci sono)...