domenica 2 novembre 2008

AMARCORD, L'AMARO DEI NOSTALGICI

Alla vigilia dell’incontro Teatro contro Clan la mia memoria di nostalgico vola ad 11 anni fa. Il documento qui sopra è l’originale del calendario di allora. Ottobre e novembre 1997, 1° quadrangolare “Calcio ma non solo” (ne seguì un secondo in primavera 1998) organizzato con arbitraggi, coppe e targhe, ma soprattutto premiazione e cena finale. Di questa nuova avventura appena iniziata era presente allora qualcuno:

-Bebo, tanto per cominciare, oggi capitano, allora apprendista, alla corte di quella squadra che per dignità avevano deciso di chiamare Forza 5 ma che in realtà era più spesso detta Sergetto e i suoi profeti o l’Ape Maia (causa maglietta nera e gialla)

-zu Nittu, oggi come allora Venerabile Maestro dell’organizzazione della Loggia calcistica, nonché capitano degli Animali (così si chiamavano allora)

-Pico, sempre fedele al Padrino

-Zorro, idem

-Schizzo, allora si faceva chiamare Spillo e stava nella squadra chiamata Ciro, uno dei 2 ammoniti di tutto il torneo

-Citofono, allora con Bebo in Sergetto e i suoi profeti.

A proposito di ricordi e di cambi di squadra, come non ricordare uno dei più chicchierati colpi di mercato di tutti i tempi, avvenuto qualche tempo dopo, che vide coinvolti Il Citofono e Plotino in un clamoroso scambio di cui i giornali parlarono per mesi ….

Mi sono ritrovato anche le fotografie, testimonianza innanzitutto dei capelli che non ci sono più (parliamo di voi, io, come dice Nanni Moretti, sono uno splendido quarantenne) e della serata finale con cena che fu un misto di divertimento, salsicce, cori, caciara, sfottò e soprattutto grande convivialità. Doveroso ricordare i 2 premiati Claudio il portiere (come miglior giocatore) e Zorro (capocannoniere) costretti a cantare insieme col Karaoke…

Ora basta, la tenzone incalza e io non vorrei finire per vestire i panni di presentatore di programmi alla stregua di quelli di Paolo Limiti o peggio ancora come “i migliori anni della nostra vita”.

Del resto nella vita come nel calcio vale il famoso proverbio siciliano che sancisce come non si possa tornare indietro: cu nnappi nnappi i cassateddi i Pasqua …. (ormai, di cassatelle di Pasqua, chi ne ha prese ne ha prese)

Avanti miei prodi, lancia in resta e mutande di bandone !!!

3 commenti:

The Coach ha detto...

Bei tempi.
Me ricordo che stavo con la fionda e i pantaloncini corti, al parco.
E le feste delle medie...

zu Nittu ha detto...

E poi le merendine della mamma non torneranno più...

capitan bebo ha detto...

onore e gloria!