giovedì 6 novembre 2008

un calcio al fair play?

Il quadrangolare più famoso del mondo volge alla fine, ma alla vigilia degli scontri decisivi tra le falangi, che determinerà chi tornerà a casa con lo scudo e chi sul medesimo, ecco che l'olezzo della combine si fa più forte.
Voci non confermate, parole scappate fuori da bocche cucite, nei corridoi dei palazzi che contano, sembrano paventare l'annullamento del prossimo turno. Cosa? be', almeno in parte, perché la Finanza Creativa, che si sente già la medaglia al collo, non potrà forse schierare la Wehrmacht campanosalentina al completo. E allora? allora si decide, invece di schierare ottime e meritevoli seconde linee, di annullare la partita. Nemmeno Morigno, che dico, nemmeno Old Boy Mancini The rosicator, era arrivato a chiedere un rinvio di campionato se non poteva disporre della rosa completa a sua disposizione. Sembra la solita commedia all'italiana, in cui vince chi trova il modo di
fregare l'altro, con qualsiasi mezzo; e si che lo spirito originario sembrava essere stato un altro:
Si sono forse tirati indietro i siculi, quando il loro coach ha subito una inattesa vendetta di montezuma in territorio nostrano?
Si sono forse tirati indietro i teatranti, quando hanno dovuto giocare senza il loro coach pungolatore? e lo hanno fatto quando non sono riusciti tappargli la bocca per 2 minuti? mai!
Eppure, c'è chi se ne infischia di falsare i reali valori da esprimere in campo nella loro interezza, e nella migliore tradizione "creativa" inventano nuove regole, le loro. Ne va dei prossimi tre tempi, il terzo dei quali già dichiaratamente dedicato alle terre di trinacria. Ma se i trinariciuti non cambieranno strategia, un ripensamento complessivo diverrà prioritario. Ci auguriamo che il giornalismo sportivo, che con tanta passione e affetto ha seguito le gesta delle quattro compagini, vigili come garante su questi sotterfugi di bassa lega, e continui a denunciarli con spirito libero. Il Teatro ha per il momento organizzato un ritiro a porte socchiuse in terra toscoumbromarchigiana, in attesa della soluzione del pasticciaccio di Via Monte Cervialto

2 commenti:

The Coach ha detto...

Incredibile ma vero! me tocca da dà ragione puro all'ebbro.
Sarà l'effetto della negritudine che ha assalito anche l'ultimo avamposto della democrazzzia mondiale: il campo di calcetto, in cui tutti siete democraticamente supini di fronte al Coach.
Quello che stà succedendo me aricorda la fosca vicenda de Nacata che potè giocare in quella famosa partita, risultando decisivo (come anche il pupone, che divenne decisivo nel momento in cui uscì), solo grazzzie ad un cambiamento in corsa del regolamento operato dai maledettissimi padroni del vapore romano.

zu Nittu ha detto...

Il giornalismo sportivo non può esimersi dal rilasciare un comunicato ufficiale in cui si stigmatizza l'accaduto sottolineando con enfasi come chi non partecipa alla lotta - diciamo così - rende noti i suoi natali.... Fratelli cari, vi lascio con un pensiero di Marcel Proust, il quale amava dire che "l'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo". Baciamo le mani, picciotti, la Finanza non è Creativa ma in ricreazione!