mercoledì 29 ottobre 2008
AMARI E AMAREZZE
Che amarezza, direbbe uno dei Cesaroni (citazione dotta!)....
Primo: senza zinne le visite non arrivano che a 75 , mentre con la "signorina" era un trionfo, 130 e forse più. Leo, aiuta anche tu la causa, rimpagina sapientemente i resoconti del tuo Coach! Persino le banche la buttano sul richiamo sessuale: Intesa e Unicredit, divorate dagli scandali finanziari all'ordine del giorno, per distrarre l'opinione pubblica lanciano un prodotto mai realizzato da una banca (un business anticiclico), un acqua di colonia dal nome Profumo di Passera......
Secondo: a Clan, ma lo volemo fà armeno 'n punto pè ffa arzà quella cazzo de colonnina der classificone e vedè se er Coach c'ha riservato no schifo de colore puro pe nnoi?
P.S. : gli amari possono servire anche per "digerire" la sinfonia che ci siamo fatti suonare!
martedì 28 ottobre 2008
terzotempo: notiziario enogastroduodenale n.3
Purtroppo, il giorno in cui si doveva brindare intorno al tavolo del terzo tempo di Babette, siamo costretti a iniziare affrontando il solito balletto delle cifre: saranno state più o meno di due milioni le cazzate urlate in campo dal coach? (Michela, riprenditelo per un lunedì, ne abbiamo bisogno, eccheccazzo) Per la questura, cioè la finanza, corpo a cui - ricordo - sempre appartiene Zanel-Dimonio, appena 200.000; ma chi lo conosce sa bene che non sarebbero mai entrate nel circomassimo di viale Kant.
Anche quest'oggi il terzotempo vede i movimenti più significativi delle colonne granitiche (nel senso di ferme) del Teatro, che oltre alla lingua, attivano finalmente anche le mandibole.
Antipasto: ritorno all'antico classico calabrocubano: cambia il rum, Pampero come annunciato, torna la 'nduja, quella che si doveva mostrare in campo. Nessuno aveva mai osato un mojito senza Habana Club o almeno Bacardi, noi lo possiamo fare anche così, e il capitano approva l'esperimento.
Pane di grano duro (come la zucca di... si, la sua) e giusto equilibrio di maiale e peperoncino rendono il crostino iniziale tanto buono da dimenticare gli ultimi 20 minuti di berci tosco-umbro-marchigiani (ma non i primi 40). Quanto meno, il piccante stempera l'amarezza, dipinta sul volto di Leo, incolpevole ma remissivo.
Primo: Si arriva finalmente al piatto del trionfo, una gricia decisamente affinata rispetto alla versione precedente. Ancora poco studio, qualche amatriciana e saremo in grado di iscriversi al gran Premio Alta Sabina.
Secondo: il colpo di scena salta fuori sul secondo: il cuoco errante, smaltito il furore per una serata sprecata (faceva meglio a vedere Candycandy con la figlia), si presenta con un rustico di provato successo, una torta di radicchio rosso e ricotte (dolce e salata). Quand'ecco che Vasco, mai domo ma inquieto, somatizzava il suo fallimento di lidèr con un rauco grido all'attentato giudaicomassonico, sostenendo che la torta era stata proditoriamente farcita di odiato pesce. Nessuno poteva calmarlo né farlo ragionare (lo ha mai fatto, egli?), e alla fine avanzavano tre fette (la sua quota), gioia dei colleghi del sol levante, che questa mattina la sfilettavano come il pesce da sushi necessita.
Come non commuoversi infine di fronte alle perle di cioccolato che, annaffiate di barolo chinato, grappe e digestivi, hanno coronato un pasto già esageratamente lauto?
E' proprio quando Serusuke tira fuori le palle che Vasco si acquieta, iniettandosene una per ogni gol che non ha realizzato. E stiamo parlando di numeri a tre cifre.
Considerando anche la presenza della migliore stampa sportiva, bisognerà che per lunedì prossimo spirito solidale e innovazioni tecnico-tattiche partano un'oretta prima di ritrovarsi baldanzosi con le zampe sotto al tavolo. Ipse dixit
Anche quest'oggi il terzotempo vede i movimenti più significativi delle colonne granitiche (nel senso di ferme) del Teatro, che oltre alla lingua, attivano finalmente anche le mandibole.
Antipasto: ritorno all'antico classico calabrocubano: cambia il rum, Pampero come annunciato, torna la 'nduja, quella che si doveva mostrare in campo. Nessuno aveva mai osato un mojito senza Habana Club o almeno Bacardi, noi lo possiamo fare anche così, e il capitano approva l'esperimento.
Pane di grano duro (come la zucca di... si, la sua) e giusto equilibrio di maiale e peperoncino rendono il crostino iniziale tanto buono da dimenticare gli ultimi 20 minuti di berci tosco-umbro-marchigiani (ma non i primi 40). Quanto meno, il piccante stempera l'amarezza, dipinta sul volto di Leo, incolpevole ma remissivo.
Primo: Si arriva finalmente al piatto del trionfo, una gricia decisamente affinata rispetto alla versione precedente. Ancora poco studio, qualche amatriciana e saremo in grado di iscriversi al gran Premio Alta Sabina.
Secondo: il colpo di scena salta fuori sul secondo: il cuoco errante, smaltito il furore per una serata sprecata (faceva meglio a vedere Candycandy con la figlia), si presenta con un rustico di provato successo, una torta di radicchio rosso e ricotte (dolce e salata). Quand'ecco che Vasco, mai domo ma inquieto, somatizzava il suo fallimento di lidèr con un rauco grido all'attentato giudaicomassonico, sostenendo che la torta era stata proditoriamente farcita di odiato pesce. Nessuno poteva calmarlo né farlo ragionare (lo ha mai fatto, egli?), e alla fine avanzavano tre fette (la sua quota), gioia dei colleghi del sol levante, che questa mattina la sfilettavano come il pesce da sushi necessita.
Come non commuoversi infine di fronte alle perle di cioccolato che, annaffiate di barolo chinato, grappe e digestivi, hanno coronato un pasto già esageratamente lauto?
E' proprio quando Serusuke tira fuori le palle che Vasco si acquieta, iniettandosene una per ogni gol che non ha realizzato. E stiamo parlando di numeri a tre cifre.
Considerando anche la presenza della migliore stampa sportiva, bisognerà che per lunedì prossimo spirito solidale e innovazioni tecnico-tattiche partano un'oretta prima di ritrovarsi baldanzosi con le zampe sotto al tavolo. Ipse dixit
GLI
Ma porca bbuttana, mi volete dire dove straminchia hanno giocato Clan contro Finanza? Oggi avrei dovuto scrivere l'articolo ma come faccio? Ieri sera mi reco al campo all'ora stabilita e arrivando vedo da lontano una partita dove c'è un ragazzino di 16\17 anni che corre, anzi che se ne sta impalato... A quel punto me ne sono andato pensando fosse la partita degli allievi. Ma dove mi avete mandato? Un cronista del mio calibro meriterebbe perlomeno la comunicazione del luogo e degli orari precisi. Cà nni pigghiamu pu culu a Candido !
Va bene, visto che fate gli spiritosi, l'articolo di oggi sarà un articolo determinativo, maschile, plurale: GLI.
Baciamo le mani
Va bene, visto che fate gli spiritosi, l'articolo di oggi sarà un articolo determinativo, maschile, plurale: GLI.
Baciamo le mani
Etichette:
Dal vostro inviato Candido
Il Teatro che amiamo...
...non è quello che si è presentato in campo ieri sera, e che è stato UMILIATO dai Blues.
Il risultato finale di 5 a 2 forse è un pò punitivo per la mole di gioco espressa dal Teatro, che ha comunque menato le danze, ma l'atteggiamento prudente dei Blues, che si sono coperti ed hanno sempre rilanciato con intelligenza e perizia il loro temutissimo contropiede, legittima ampiamente una vittoria che non è mai stata in discussione.
La defaillance di alcuni Teatranti (e solo il Fiordello è parzialmente scusabile in quanto infortunatosi ad inizio partita) è stata tale che gli il finale di partita di è riscaldato più per le bestemmie lanciate a piene mani dal Coach, che per la grinta necessaria alla rimonta.
La sintesi dello scempio: 20 minuti buoni di partita impattata, con il Teatro che fa girare il pallone ed i Blues che si difendono ordinatamente e senza patemi, ma, appena mettono il naso fuori, ne fanno un paio.
Vasco colpisce un palo pieno con un siluro da centrocampo, poi accorcia su assist di Bebo da calcio d'angolo, ma i Blues non demordono e si riportano avanti di due: 3 a 1.
Bebo serve una rimessa laterale per Fiordello che si inventa un golazzo. 3-2.
Ora la spinta dei Teatranti si fa più incisiva, ma sempre un pò troppo disordinata.
L'assedio è però evidente e sembra raggiungere lo scopo quando Seru spara una bomba che supera l'abilissimo portiere dei Blues... Ma non l'occasionale estremo difensore: Leo, che appostato sulla linea di porta salva la rete avversaria, intercettando la sfera con il corpo (o poco, non mi ricordo bene)!
Qui la partita finisce, perchè Vasco inizia una guerra personale contro il padreterno; che vince.
Leo e Seru si sbattono, ma sono troppo imprecisi, Luca e Bebo sono precisi, ma semi-immobili.
E l'esperienza dei Blues gli fa capitalizzare questo vantaggio psicologico e tecnico, portando la partita sul 5 a 2.
PAGELLONE
Bebo: manca l'appuntamento, ed il Teatro crolla. Se l'architrave diventa tale anche nei movimenti, non si quaglia. 4,5
Serusuke: impreciso nei passaggi, financo negli appoggi all'indietro. Per la gioia suprema del Coach, si esprime con Trivele degne del peggior Quaresma, causando il primo gol avversario. 5
Vasco: il migliore dei nostri. Ci prova, ma le madonne lo frenano. Esagera nell'incazzatura e lo sfanculano un pò tutti. 6+
Leo: Sbaglia lo sbagliabile: tiri, appoggi, stop. Dimentica le mani nei turni in porta. Anche la sfiga ci si mette, quando salva la porta dei Blues dal pareggio. Corre, ma non basta. 4
Fiordello: Si infortuna quasi subito, ma stoicamente continua. La sua prestazione, negativa sia beninteso, viene nobilitata dal sacrificio (e da un gran gol). 6
Il risultato finale di 5 a 2 forse è un pò punitivo per la mole di gioco espressa dal Teatro, che ha comunque menato le danze, ma l'atteggiamento prudente dei Blues, che si sono coperti ed hanno sempre rilanciato con intelligenza e perizia il loro temutissimo contropiede, legittima ampiamente una vittoria che non è mai stata in discussione.
La defaillance di alcuni Teatranti (e solo il Fiordello è parzialmente scusabile in quanto infortunatosi ad inizio partita) è stata tale che gli il finale di partita di è riscaldato più per le bestemmie lanciate a piene mani dal Coach, che per la grinta necessaria alla rimonta.
La sintesi dello scempio: 20 minuti buoni di partita impattata, con il Teatro che fa girare il pallone ed i Blues che si difendono ordinatamente e senza patemi, ma, appena mettono il naso fuori, ne fanno un paio.
Vasco colpisce un palo pieno con un siluro da centrocampo, poi accorcia su assist di Bebo da calcio d'angolo, ma i Blues non demordono e si riportano avanti di due: 3 a 1.
Bebo serve una rimessa laterale per Fiordello che si inventa un golazzo. 3-2.
Ora la spinta dei Teatranti si fa più incisiva, ma sempre un pò troppo disordinata.
L'assedio è però evidente e sembra raggiungere lo scopo quando Seru spara una bomba che supera l'abilissimo portiere dei Blues... Ma non l'occasionale estremo difensore: Leo, che appostato sulla linea di porta salva la rete avversaria, intercettando la sfera con il corpo (o poco, non mi ricordo bene)!
Qui la partita finisce, perchè Vasco inizia una guerra personale contro il padreterno; che vince.
Leo e Seru si sbattono, ma sono troppo imprecisi, Luca e Bebo sono precisi, ma semi-immobili.
E l'esperienza dei Blues gli fa capitalizzare questo vantaggio psicologico e tecnico, portando la partita sul 5 a 2.
PAGELLONE
Bebo: manca l'appuntamento, ed il Teatro crolla. Se l'architrave diventa tale anche nei movimenti, non si quaglia. 4,5
Serusuke: impreciso nei passaggi, financo negli appoggi all'indietro. Per la gioia suprema del Coach, si esprime con Trivele degne del peggior Quaresma, causando il primo gol avversario. 5
Vasco: il migliore dei nostri. Ci prova, ma le madonne lo frenano. Esagera nell'incazzatura e lo sfanculano un pò tutti. 6+
Leo: Sbaglia lo sbagliabile: tiri, appoggi, stop. Dimentica le mani nei turni in porta. Anche la sfiga ci si mette, quando salva la porta dei Blues dal pareggio. Corre, ma non basta. 4
Fiordello: Si infortuna quasi subito, ma stoicamente continua. La sua prestazione, negativa sia beninteso, viene nobilitata dal sacrificio (e da un gran gol). 6
domenica 26 ottobre 2008
O CON QUESTO O SU QUESTO !
Come narra lo storico greco Plutarco, le madri spartane nel consegnare lo scudo ai figli che partivano per la guerra imponevano loro, con grande coraggio, di ritornare a casa con quello (cioè vittoriosi) o piuttosto morti, portati sullo scudo dai compagni superstiti.
Bene, siccome Il Clan dei Siciliani è all'ultima chiamata per mostrare che è ancora vivo, direi che la metafora con gli Spartani ben si attaglia, meglio tornare a casa morti che dire alle proprie mogli, peggio ancora ai propri figli che chiedono con ansia "papà, hai vinto?", l'umiliante frase "no, tesoro, ho perso di nuovo".... Per poi magari squallidamente aggiungere "però papà ha giocato bene, sai".... Che tristezza! Vergogna! Meglio morti allora, meglio morti!
E poi ricordiamo la canzone che Checco Zalone ha scritto per noi:
« Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun putimm' perde
e fa figur' e mmerd'»
Bene, a questo punto le convocazioni:
CITOFONO
T-MAX
SCHIZZO
ZU NITTU
L'UOMO SPILLO
E ricordate:
si vò futtiri u vicinu, curcati prestu e susiti i matinu
sabato 25 ottobre 2008
Convocazioni per lunedì 27.10.2008
giovedì 23 ottobre 2008
CLAMOROSO: COLLOQUI SEGRETI CON L’EX CAPITANO DI “SERGETTO E I SUOI PROFETI” ? E ZU PIDDU ESCE DALLO SPOGLIATOIO SCURO IN VOLTO…
Dal vostro inviato Candido.
So che molti aspettavano il pezzo ma, fratelli cari, dovete pure capire: tra ieri sera e stasera la Cempions Lig occupa le cronache…. Ho trovato solo ora qualche minuto per scrivere quattro minchiate su questo manipolo di cialtroni che hanno indegnamente calpestato il campo della A.S. Montesacro calcio.
Dunque, subito gli scup.
Zu Piddu rischia il posto?
Zu Nittu illumina la serata con un lampo dei suoi.
Cominciamo col dire che la notizia scuote tutto l’ambiente: ebbene sì, sembra ufficiale che zu Piddu pagherà la prestazione incolore con un turno – diciamo così – di riposo, di riflessione. Nelle ultime 3 partite ricordo che zu Piddu ha avuto vari “momenti del minchione”, 2 autoreti spettacolari di testa (proprio nel sette) in 2 partite e nell’ultima 2 passaggi all’indietro agli avversari che sono costati altrettanti gol. Il Padrino mi ha rilasciato una dichiarazione telegrafica “zu Piddu non si discute e basta!” ma origliando negli spogliatoi ho sentito che gli diceva “ Piddu, Pidduzzu, c’aiu a fari cu ttia?” Sembra che la crisi internazionale delle Borse influenzi non solo l’economia, ma in maniera nefasta anche l’umore dell’eroe di Settebagni, che scende a picco come il Dow Jones (ribattezzato infatti Down Jones), questa la versione più accreditata. Per ulteriore verifica, però, ho chiesto notizie all’uscita anche a T-Max il quale mi ha detto che secondo lui si tratterebbe di una crisi vera e propria di saudade (la famosa malinconia dei brasiliani), saudade non per Copacabana, saudade messinese per la pignolata e ancor di più per la Malvasia delle Lipari. Ma allora, minchiazza, se ne facesse portare un po’ dai genitori ! Comunque sia, dovrebbe essere reintegrato per la sfida contro il Teatro.
Intermezzo non sense: che Arsenal !
Dicevamo quindi che zu Piddu fa da ingiusto capro espiatorio di una sconfitta, patita ad opera dei Blues, che ancora una volta ha visto il Clan in vantaggio iniziale (3 a 1) perdere colpi nel secondo tempo e farsi ancora sorpassare dagli avversari. A nulla è valso il divieto del Padrino di far consumo di abbacchi, salsicce e caponata di melenzane: alcune panze esibite ricordano allo spettatore come di buone intenzioni sia lastricato l’inferno. A conforto del Clan una prestazione in crescendo, quasi tutti in crescita fisica e poi….. signori miei cosa ho visto….. un gesto tecnico che da solo ripaga il biglietto! Zu Nittu, indemoniato sulla trequarti, sfida da solo la retroguardia avversaria, danza intorno ai 2 che gli si parano contro facendo finte e controfinte finchè li passa entrambi con un gioco di gambe millimetrico e trovatosi solo al limite dell’area lascia partire un missile terra-terra (non nel senso di prosaico) che buca la rete alla sinistra del pur validissimo portiere. Bbuttanissima miseria, che gol! Ma la notizia ancora più clamorosa è che all’uscita gli fanno l’antidoping e, sembra, venga trovato positivo!! Venchi Unica, fondente e nocciolato fondente + qualche Cuneese Cuba, in quantità da far venire la squarau ad un intero plotone di alpini!! Si temono sanzioni pesanti.
PAGELLE SINTETICHE
Citofono: 6,5 un’altra prestazione convincente ed un paio di gran tuffi degni del miglior Di Biasi
T-Max: 6 in crescita, fisica e tattica
zu Piddu: 5+ comincia bene, poi si perde, sbaglia appoggi e non corre più
zu Nittu: 6,5 risorge, corre, lotta, inventa, smista, apre il gioco. Il capitano
che ci si aspetta. Quella perla di gol gli vale 1 voto in più, il gol fallito
a porta vuota 1 in meno
L’uomo Spillo: 6 il Nedved del Soratte è la solita spina nel fianco avversario,
va ancora a corrente alternata ma è in crescita anche lui, soprattutto
nella partecipazione al gioco
Per concludere, al Clan e alla loro situazione di classifica dedico la poesia ermetica di Ungaretti intitolata Soldati:
“Si sta come d’autunno
sugli alberi le foglie”
Baciamo le mani
Candido
So che molti aspettavano il pezzo ma, fratelli cari, dovete pure capire: tra ieri sera e stasera la Cempions Lig occupa le cronache…. Ho trovato solo ora qualche minuto per scrivere quattro minchiate su questo manipolo di cialtroni che hanno indegnamente calpestato il campo della A.S. Montesacro calcio.
Dunque, subito gli scup.
Zu Piddu rischia il posto?
Zu Nittu illumina la serata con un lampo dei suoi.
Cominciamo col dire che la notizia scuote tutto l’ambiente: ebbene sì, sembra ufficiale che zu Piddu pagherà la prestazione incolore con un turno – diciamo così – di riposo, di riflessione. Nelle ultime 3 partite ricordo che zu Piddu ha avuto vari “momenti del minchione”, 2 autoreti spettacolari di testa (proprio nel sette) in 2 partite e nell’ultima 2 passaggi all’indietro agli avversari che sono costati altrettanti gol. Il Padrino mi ha rilasciato una dichiarazione telegrafica “zu Piddu non si discute e basta!” ma origliando negli spogliatoi ho sentito che gli diceva “ Piddu, Pidduzzu, c’aiu a fari cu ttia?” Sembra che la crisi internazionale delle Borse influenzi non solo l’economia, ma in maniera nefasta anche l’umore dell’eroe di Settebagni, che scende a picco come il Dow Jones (ribattezzato infatti Down Jones), questa la versione più accreditata. Per ulteriore verifica, però, ho chiesto notizie all’uscita anche a T-Max il quale mi ha detto che secondo lui si tratterebbe di una crisi vera e propria di saudade (la famosa malinconia dei brasiliani), saudade non per Copacabana, saudade messinese per la pignolata e ancor di più per la Malvasia delle Lipari. Ma allora, minchiazza, se ne facesse portare un po’ dai genitori ! Comunque sia, dovrebbe essere reintegrato per la sfida contro il Teatro.
Intermezzo non sense: che Arsenal !
Dicevamo quindi che zu Piddu fa da ingiusto capro espiatorio di una sconfitta, patita ad opera dei Blues, che ancora una volta ha visto il Clan in vantaggio iniziale (3 a 1) perdere colpi nel secondo tempo e farsi ancora sorpassare dagli avversari. A nulla è valso il divieto del Padrino di far consumo di abbacchi, salsicce e caponata di melenzane: alcune panze esibite ricordano allo spettatore come di buone intenzioni sia lastricato l’inferno. A conforto del Clan una prestazione in crescendo, quasi tutti in crescita fisica e poi….. signori miei cosa ho visto….. un gesto tecnico che da solo ripaga il biglietto! Zu Nittu, indemoniato sulla trequarti, sfida da solo la retroguardia avversaria, danza intorno ai 2 che gli si parano contro facendo finte e controfinte finchè li passa entrambi con un gioco di gambe millimetrico e trovatosi solo al limite dell’area lascia partire un missile terra-terra (non nel senso di prosaico) che buca la rete alla sinistra del pur validissimo portiere. Bbuttanissima miseria, che gol! Ma la notizia ancora più clamorosa è che all’uscita gli fanno l’antidoping e, sembra, venga trovato positivo!! Venchi Unica, fondente e nocciolato fondente + qualche Cuneese Cuba, in quantità da far venire la squarau ad un intero plotone di alpini!! Si temono sanzioni pesanti.
PAGELLE SINTETICHE
Citofono: 6,5 un’altra prestazione convincente ed un paio di gran tuffi degni del miglior Di Biasi
T-Max: 6 in crescita, fisica e tattica
zu Piddu: 5+ comincia bene, poi si perde, sbaglia appoggi e non corre più
zu Nittu: 6,5 risorge, corre, lotta, inventa, smista, apre il gioco. Il capitano
che ci si aspetta. Quella perla di gol gli vale 1 voto in più, il gol fallito
a porta vuota 1 in meno
L’uomo Spillo: 6 il Nedved del Soratte è la solita spina nel fianco avversario,
va ancora a corrente alternata ma è in crescita anche lui, soprattutto
nella partecipazione al gioco
Per concludere, al Clan e alla loro situazione di classifica dedico la poesia ermetica di Ungaretti intitolata Soldati:
“Si sta come d’autunno
sugli alberi le foglie”
Baciamo le mani
Candido
P.S. : la foto della sisona in alto non c’entra una minchia ma se non l’avessi messa chi avrebbe letto questo articolo?
La notizia di Sergetto è arrivata all'ultimo momento e senza ulteriori commenti
mercoledì 22 ottobre 2008
PANTHEON DEL TM
Dopo tre mesi, ritorna una delle rubriche storiche, con il ritratto di uno di noi, ma più di noi...
Segaligno, quasi filiforme, un occhio strabico, colorito grigiastro, capelli nerissimi con un’impeccabile scriminatura. Affetto da leggera scoliosi camminava come se stesse sempre cercando qualcosa per terra. Per contro, sebbene fosse molto ignorante era gentilissimo, sorridente sempre a bocca spalancata, una bocca larga un palmo, dalla quale però, sgorgava un vocione gradevole: nun ce provate, non è il mitico Ivanhoe, ma Gustavo Cacini (sì, sì, popio quello de "ma chi sei, cacini?")
La domanda del frequentatore medio del nostro blog nasce spontanea: perchè mai un attore comico dell'avanspettacolo, con tratti grotteschi, fisico inutile, nemmeno di grande successo, anzi, dovrebbe far parte del pantheon del TM?
La risposta è ovvia: se non lui, chi?
Come lui, ogni lunedì vanno in scena cinque improbabili attori del teatro municipal, che dei calciatori hanno solo le figurine, ma che mettono sotto scacco blasonati team con fior di fuoriclasse, e pure se perdono con dieci gol di scarto, il lunedì successivo sono ancora lì, sicuri di poter vincere contro chiunque, basta che serusuke non faccia le sue solite, proverbiali cazzate, leo e vasco corrano come due mezzofondisti kenioti, luca e bebo riescano a muoversi con una velocità almeno pari a un quinto di quella dei neuroni che hanno in testa
E poi, pure se il pubblico gli tira un gatto nero sul palcoscenico, gli avversari li surclassano fisicamente, tatticamente, tecnicamente, loro saranno di nuovo lì il lunedì successivo, smargiassi come cacini, irriducibili, "ora e sempre resistenza".
Per coloro che non lo sapessero, ricordo, infine, che cacini vinse una causa ed ebbe un risarcimento milionario ai danni del regime fascista, condannato a pagargli i diritti d'autore perchè la nota "faccetta nera" fu provato essere stata copiata dallo spartito della marcetta che accomagnava cacini quando entrava in scena
C'è bisogno di aggiungere altro?
martedì 21 ottobre 2008
Biscotto o Battaglia?
Nessun dubbio!
Chi ha assistito al match tra Teatro Municipal e Finanza Creativa che si è tenuto ieri sera in quel di viale Marx non può avere esitazioni: si è trattato di un vero scontro tra due tra le più grandi squadre di calcetto della storia intera!
D'altronde, possono mentire le ferite aperte dai tacchetti roventi?
Possono tradire i lividi e gli ematomi?
PUO' IL SANGUE PROFERIR PAROLA CHE NON SIA DI VERITA'?
GIAMMAI!
Giammai, amici del calcetto champagne.
E giammai si era visto un incontro più duro, cruento, animalesco, ma, infine, cavalleresco.
Gli abbracci tra compagni ed avversari, alla fine di questo epico scontro, sono il migliore spot per il calcetto che piace a noi, quello delle vecchie maniere.
Ed il fatto che il primo gol sia stato segnato da un gladiatore come Leo doveva dar capire che ci trovavamo di fronte ad una serata al calor bianco, ad un match sconsigliato ai deboli di coratella.
La Finanza non si piegava e rispondeva al fuoco, prima di subire la prima purga del Capitano.
2 a 1 per noi!
Ma ecco lo sprint caino 4 a 2, grazie a qualche leggerezza (as usual) e ad una autorete.
Da qui in poi si scatena Bebo ed il Teatro intiero.
Leo causa l'autorete dell'Airone, Seru insifona un comodo assist del Coach, che non segna ma lotta come un Leo(ne) e pressa a tutto campo. Il Capitano ne mette dentro un altro paio (compreso quello del definitivo 6 a 6).
Il pareggio (che potrebbe risultare utile per Blues e Clan dei Siciliani per rientrare in corsa) lascia immutata la classifica di testa, con Teatro e Finanza Creativa a contendersi il primato, in attesa di notizie dall'altro campo.
PAGELLONE
Bebo (C): Sommo insifonatore. 10 reti in 3 partite per lui, che regge sulle sue spalle l'attacco del Teatro come non faceva da tempo. Punteruolo. 7,5
Serusuke: Tosto e tenace. Segna e si dà da fare come sempre. 7
Vasco: Ancora non al meglio di fare (il nostro) e disfare (il loro) . Nel finale guida la carica con un pressing asfissiante. 6,5
Leo: Leonino (come sempre), preciso (come poche altre volte). 7,5
Luca: Guida bene la difesa. Un paio di imprecisioni nella fase centrale del match, ma poi serra i ranghi e chiude la serranda. 6,5
Chi ha assistito al match tra Teatro Municipal e Finanza Creativa che si è tenuto ieri sera in quel di viale Marx non può avere esitazioni: si è trattato di un vero scontro tra due tra le più grandi squadre di calcetto della storia intera!
D'altronde, possono mentire le ferite aperte dai tacchetti roventi?
Possono tradire i lividi e gli ematomi?
PUO' IL SANGUE PROFERIR PAROLA CHE NON SIA DI VERITA'?
GIAMMAI!
Giammai, amici del calcetto champagne.
E giammai si era visto un incontro più duro, cruento, animalesco, ma, infine, cavalleresco.
Gli abbracci tra compagni ed avversari, alla fine di questo epico scontro, sono il migliore spot per il calcetto che piace a noi, quello delle vecchie maniere.
Ed il fatto che il primo gol sia stato segnato da un gladiatore come Leo doveva dar capire che ci trovavamo di fronte ad una serata al calor bianco, ad un match sconsigliato ai deboli di coratella.
La Finanza non si piegava e rispondeva al fuoco, prima di subire la prima purga del Capitano.
2 a 1 per noi!
Ma ecco lo sprint caino 4 a 2, grazie a qualche leggerezza (as usual) e ad una autorete.
Da qui in poi si scatena Bebo ed il Teatro intiero.
Leo causa l'autorete dell'Airone, Seru insifona un comodo assist del Coach, che non segna ma lotta come un Leo(ne) e pressa a tutto campo. Il Capitano ne mette dentro un altro paio (compreso quello del definitivo 6 a 6).
Il pareggio (che potrebbe risultare utile per Blues e Clan dei Siciliani per rientrare in corsa) lascia immutata la classifica di testa, con Teatro e Finanza Creativa a contendersi il primato, in attesa di notizie dall'altro campo.
PAGELLONE
Bebo (C): Sommo insifonatore. 10 reti in 3 partite per lui, che regge sulle sue spalle l'attacco del Teatro come non faceva da tempo. Punteruolo. 7,5
Serusuke: Tosto e tenace. Segna e si dà da fare come sempre. 7
Vasco: Ancora non al meglio di fare (il nostro) e disfare (il loro) . Nel finale guida la carica con un pressing asfissiante. 6,5
Leo: Leonino (come sempre), preciso (come poche altre volte). 7,5
Luca: Guida bene la difesa. Un paio di imprecisioni nella fase centrale del match, ma poi serra i ranghi e chiude la serranda. 6,5
terzotempo - notiziario enogastronomico n.2
Il numero di accessi al glorioso blog, ora che la Finanza creativa non interferisce più, è in tale crescita da costringerci a non lasciare gli avidi lettori a bocca asciutta troppo a lungo. E siccome il commento sul turno appena concluso stenta ad arrivare (se ci affidiamo ai discepoli di Candido rimarremo sempre più indietro), la pagina fondamentale, quella della tenzone enogastronomica, mette la freccia a sinistra e sorpassa resoconti che di sportivo hanno comunque ben poco.
I commensali, soddisfatti per le proprie imprese sul campo di Viale Kant, non possono dare vita al confronto di lunedì scorso per la cartolina di coscrizione giunta anzitempo al prode Fiordello, costretto alla ritirata da perentoria comunicazione del suo feldmaresciallo.
Anche a tavola si procede alle sostituzioni. Ieri la generosa bottiglia di Bacardi ha dato tutta se stessa, spremendosi nello sforzo fino all'ultima goccia, e avviandosi al riposo per un meritato turn over, sostituita immaginiamo degnamente nel prossimo incontro da una di Pampero, impaziente di scendere sul tavolo. Ne viene fuori un mojito che, previsto per cinque, viene abbattuto in quattro, con dosi ampiamente rinforzate.
L'apertura è a base di piatto sardo-lazial-siciliano, enorme insalata di pane carasau, condita con pomodori pachino, abbondante olio sabino e generose manciate di origano. Presentato come antipasto, assume la consistenza di un primo, tanto da scaricare parzialmente le cartucce dei voraci pentatleti della tavola.
Si arriva dunque alla nuova entrata con più timore del dovuto.
Salutata con grida di giubilo, giunge nella padellona da paella un sostituto mediorientale, un enorme piatto di orzo alla turca, con peperoni, prugne secche e zafferano.
Se ne accorge subito Vasco, che affonda la forchetta con gesto rapace, dando al contempo l'impressione di un apprezzamento di cui non era ritenuto capace. Lo seguono tutti con baldanza, così come un coach vuole essere seguito. Ma portare a termine il primo piatto risulta impresa proibitiva, e l'unico a osare il bis è proprio l'ebbro errante, che si riscatta così dell'ultima prestazione analcolica. La cena è annaffiata da una bottiglia di rosso veramente biodinamico, messo a disposizione da un Bebo nel quale presto non si riscontra più traccia di vita.
Ma l'onore sui campi di battaglia resta ampiamente assicurato dalla prova del collettivo.
I commensali, soddisfatti per le proprie imprese sul campo di Viale Kant, non possono dare vita al confronto di lunedì scorso per la cartolina di coscrizione giunta anzitempo al prode Fiordello, costretto alla ritirata da perentoria comunicazione del suo feldmaresciallo.
Anche a tavola si procede alle sostituzioni. Ieri la generosa bottiglia di Bacardi ha dato tutta se stessa, spremendosi nello sforzo fino all'ultima goccia, e avviandosi al riposo per un meritato turn over, sostituita immaginiamo degnamente nel prossimo incontro da una di Pampero, impaziente di scendere sul tavolo. Ne viene fuori un mojito che, previsto per cinque, viene abbattuto in quattro, con dosi ampiamente rinforzate.
L'apertura è a base di piatto sardo-lazial-siciliano, enorme insalata di pane carasau, condita con pomodori pachino, abbondante olio sabino e generose manciate di origano. Presentato come antipasto, assume la consistenza di un primo, tanto da scaricare parzialmente le cartucce dei voraci pentatleti della tavola.
Si arriva dunque alla nuova entrata con più timore del dovuto.
Salutata con grida di giubilo, giunge nella padellona da paella un sostituto mediorientale, un enorme piatto di orzo alla turca, con peperoni, prugne secche e zafferano.
Se ne accorge subito Vasco, che affonda la forchetta con gesto rapace, dando al contempo l'impressione di un apprezzamento di cui non era ritenuto capace. Lo seguono tutti con baldanza, così come un coach vuole essere seguito. Ma portare a termine il primo piatto risulta impresa proibitiva, e l'unico a osare il bis è proprio l'ebbro errante, che si riscatta così dell'ultima prestazione analcolica. La cena è annaffiata da una bottiglia di rosso veramente biodinamico, messo a disposizione da un Bebo nel quale presto non si riscontra più traccia di vita.
Ma l'onore sui campi di battaglia resta ampiamente assicurato dalla prova del collettivo.
lunedì 20 ottobre 2008
ULTIMA SPIAGGIA !
Blues o Clan ? Alla vigilia di un delicato scontro che ha il sapore di una sfida fra poveri, ma proprio per questo pepato ed avvincente, mi metto sulle tracce del Clan dei Siciliani e per questo mi reco al loro campo di allenamento. Curiosamente non trovo nessuno, bbuttanazza raa miseria!! Il custode, alla mia domanda sul perchè non ci fosse nessuno, esclama: "chiddi un ci sunnu, stannu misi muru cu muru cull'uspitali ! Ormai ho promesso un pezzo giornalistico e comincio a telefonare ad alcuni di loro, zu Nittu mi risponde da Villa Ada col fiatone mentre prova a darsi un tono (muscolare) e mi dice che preferisce non rilasciare dichiarazioni, T-Max, anche lui col fiatone in pieno allenamento taglia corto... Allora comincio a cercare i grandi assenti dell'ultima partita e trovo zu Piddu che garantisce il suo rientro stasera ed una prestazione d'orgoglio. Poi Pico, che giura di rientrare per la grande sfida di ritorno col Teatro Municipal, e per ultimo Simone che, di questa tornata di sei partite non ne giocherà nessuna causa stiramento. La sorpresa per il ritorno col Teatro sembrerebbe Zorro ma... sulla sua presenza trovo un'omertà degna del miglior Siculo. A questo punto non mi resta che recarmi al campo per fornire ai voi lettori una viva sintesi. Da Candido per ora è tutto
Etichette:
Dal vostro inviato Candido
venerdì 17 ottobre 2008
Convocazioni per lunedì 20.10.2008
Poche cose, ma ben chiare:
1) Ore 21, viale Marx - PUNTUALI (che vuol dire che alle 20, 55 dobbiamo essere tutti già cambiati a bestemmiare con quelli che ci precedono)
2) Camisa NEGRA per il TEATRO MUNICIPAL - Maglietta Chiara per la Finanza Creativa
3) Convocati Standard
Bebo (C e Puntero)
Serusuke (WC e Cuoco)
Vasco (Coach e Leader)
Leo (ViceCoach e Mastino)
Fiordello (ViceCuoco e Leader Difensivo)
4) Qualsiasi tipo di risultato differente dalla vittoria schiacciante verrà considerato un imperdonabile fallimento.
5) Rabona libera (cit.)
1) Ore 21, viale Marx - PUNTUALI (che vuol dire che alle 20, 55 dobbiamo essere tutti già cambiati a bestemmiare con quelli che ci precedono)
2) Camisa NEGRA per il TEATRO MUNICIPAL - Maglietta Chiara per la Finanza Creativa
3) Convocati Standard
Bebo (C e Puntero)
Serusuke (WC e Cuoco)
Vasco (Coach e Leader)
Leo (ViceCoach e Mastino)
Fiordello (ViceCuoco e Leader Difensivo)
4) Qualsiasi tipo di risultato differente dalla vittoria schiacciante verrà considerato un imperdonabile fallimento.
5) Rabona libera (cit.)
martedì 14 ottobre 2008
Terzotempo - notiziario enogastronomico n.1
Tralasciando le polemiche sui resoconti apocrifi della partita, tralasciando il rumor di coltelli proveniente dal campo in cui Vicienzo o'masaniello trascinava la Finanza Creativa in uno scontro aspro e forte, passiamo al capitolo che più sta a cuore ai tifosi meneghini del Teatro, i segreti della cucina ai quali non ha potuto dare nessun apporto. Ma non sei stato l'unico, perché molti commensali hanno dato forfait con le ragioni più meschine, oppure senza nemmeno quelle; il coach, per timore dell'ira funesta della sorella di Lara (sempre sia lodata, con rispetto parlando); Fiordello per sonno manifesto (dico, si è mai visto?); Mike the butcher, senza manco uno straccio di giustificazione con firma falsa sul libretto. Tre soli avrebbero in realtà diritto alla sufficienza in pagellone.
I segreti per un buon mojito: la menta deve essere un cespo, e battuta a sangue; lo zucchero va dosato con sapienza, due cazzuolate in ogni bicchiere più quello che cade sul tavolo. Il rum, basta che ce n'è tanto, poi il resto lo fa la compagnia. Preferibile uno Habana Club (hasta siempre) bianco, ma all'occorrenza un Bacardi fa la sua porca figura.
I segreti per un ottimo crostino toscano: se pensate che sia fondamentalmente a base di fegatini, sappiate che no, è la milza che la fa da padrona. Quindi, bisogna avere un macellaio di fiducia che ve la metta da parte, poi insozzarsi di sangue come quando si strappa il cuore dal petto dell'avversario. Altrimenti, si va all'ESSELUNGA, e si compra un pacchettino piccolo e poco appariscente, che sarà quasi di sicuro più buono di quello fatto in casa.
I segreti per gli spaghetti alla gricia: eravamo a una prima assoluta;
l'ebbro errante si è difeso con un piatto che la sensibilità cinghialesca del coach mai avrebbero valutato perfettibile, ma ci sono margini di miglioramento; l'acquisto di un guanciale da un chilo ne daranno prova nelle prossime occasioni. Comunque, il segreto fondamentale è sempre quello di mettere il doppio del condimento di quanto giudichereste appropriato.
Non ci sono segreti invece per patate e peperoni alla come vie', vie'.
Si buttano in padella, si fanno soffriggere, appassire, ammorbidire, sbruciacchiare, si aspetta di più di quando sembrano pronti e si riempie il piatto. Solo allora, il rutto di Leo terrorizzerà il miscredente.
I segreti per un buon mojito: la menta deve essere un cespo, e battuta a sangue; lo zucchero va dosato con sapienza, due cazzuolate in ogni bicchiere più quello che cade sul tavolo. Il rum, basta che ce n'è tanto, poi il resto lo fa la compagnia. Preferibile uno Habana Club (hasta siempre) bianco, ma all'occorrenza un Bacardi fa la sua porca figura.
I segreti per un ottimo crostino toscano: se pensate che sia fondamentalmente a base di fegatini, sappiate che no, è la milza che la fa da padrona. Quindi, bisogna avere un macellaio di fiducia che ve la metta da parte, poi insozzarsi di sangue come quando si strappa il cuore dal petto dell'avversario. Altrimenti, si va all'ESSELUNGA, e si compra un pacchettino piccolo e poco appariscente, che sarà quasi di sicuro più buono di quello fatto in casa.
I segreti per gli spaghetti alla gricia: eravamo a una prima assoluta;
l'ebbro errante si è difeso con un piatto che la sensibilità cinghialesca del coach mai avrebbero valutato perfettibile, ma ci sono margini di miglioramento; l'acquisto di un guanciale da un chilo ne daranno prova nelle prossime occasioni. Comunque, il segreto fondamentale è sempre quello di mettere il doppio del condimento di quanto giudichereste appropriato.
Non ci sono segreti invece per patate e peperoni alla come vie', vie'.
Si buttano in padella, si fanno soffriggere, appassire, ammorbidire, sbruciacchiare, si aspetta di più di quando sembrano pronti e si riempie il piatto. Solo allora, il rutto di Leo terrorizzerà il miscredente.
L’URLO DEL CLAN TERRORIZZA ANCHE IL TEATRO !!!
SERATA IMPOSSIBILE PER VALVOLE MITRALICHE DIFETTOSE E PORTATORI DI BYPASS! E’ LA SERA DELLA GRANDE SFIDA E LE DUE COMPAGINI, NONOSTANTE IN FORMAZIONI ENTRAMBE RIMANEGGIATE, HANNO DECISO CHE DEVE PASSARE ALLA STORIA.
VENIAMO AL DUNQUE. PARTE FORTE IL TEATRO, GIOCO COLLAUDATO, FOLATE MICIDIALI SULLE FASCE…. ED E’ SUBITO 2 A 0 PER LORO. IL CLAN SEMBRA STORDITO, INCAPACE DI REAGIRE, NON UN TIRO IN PORTA, SEMBRA L’INIZIO DI UN MASSACRO MA…… BEH, INUTILE NARRARE LE VARIE FASI, BASTI DIRE CHE I CINQUE TERRONI TIRANO FUORI L’ORGOGLIO E SOPRATTUTTO LE PALLE (QUELLE BRUTTE E PELOSE) E LA RIMONTA NON E’ CHE LA NATURALE CONSEGUENZA. IL TEATRO E’ OSSO DURISSIMO, NON MOLLA E RIBATTE COLPO SU COLPO, LA BATTAGLIA INFURIA VIOLENTA, SPUTI, INSULTI, OFFESE DI BASSA LEGA A MADRI E SORELLE, RUMOR DI TIBIE, MA ALLA FINE LA SFIDA, VIOLENTA MA CAVALLERESCA E LEALE SI RISOLVE CON UNA GRANDISSIMA VITTORIA DEL CLAN DEI SICILIANI CON BEN 2 GOL DI SCARTO. L’URLO LIBERATORIO FINALE DEI DISCENDENTI DI FEDERICO SECONDO SQUARCIA L’ARIA !! IL CLAN REGNA !!
FIN QUI, APPROFITTANDO DELLA LORO ASSENZA CAUSA TERZO TEMPO (LO VEDI, ECCO MARINO ETC. ETC.), HO NARRATO LA VERITA’. ORA PERO’ SICCOME GLI AMICI DEL TEATRO MUNICIPAL FANNO LA GENTILEZZA DI OSPITARE LE MIE PAGINE E INOLTRE POTREBBERO TORNARE DALLE LORO GOZZOVIGLIE, FARO’ FINTA CHE AVEVO SCHERZATO E CHE HANNO VINTO LORO: I LETTORI CAPIRANNO, TENGO FAMIGLIA PURE IO….
DUNQUE, LA PARTITA PUTROPPO E’ STATA VINTA DAL TEATRO MUNICIPAL. SIAMO PARTITI IN VANTAGGIO, COME L’ULTIMA VOLTA POI CAUSA CALO FISICO, LA FINE DI QUEI POCHI PASSAGGI BASSI RIUSCITI (O COMUNQUE DI UNO STRACCIO DI MANOVRA) ED IL DELIRIO DI STERILI DRIBBLING DA PARTE DEL TARZAN DI CASAL BOCCONE, IL CLAN PERDE RAPIDAMENTE FORZA ED INCISIVITA’. IL TEATRO, DA VERA SQUADRA AFFIATATA, RIPRENDE CON CALMA LE FILA DEL GIOCO E COMINCIA A MACINARE. IL FINALE E’ SCONTATO: TEATRO 8 CLAN DEI SICILIANI 6 .
VANO E’ RIMPIANGERE LE FONDAMENTALI DOTI DI COSTRUZIONE DU ZU PIDDU, IL DINAMISMO COSTRUTTIVO DI SIMONE, LA GRINTA DI PICO CHE AVREBBE DETTO “DAI CHE SI RECUPERA”….. MA ANCHE A LORO IN REALTA’ MANCAVA THE COACH, ANCHE SE …… BEH, NON MI SEMBRAVANO TROPPO TRISTI PER LA MANCANZA, ANZI…..
VABBE’, PAGELLE
CITOFONO: VOTO 6,5
VENIAMO AL DUNQUE. PARTE FORTE IL TEATRO, GIOCO COLLAUDATO, FOLATE MICIDIALI SULLE FASCE…. ED E’ SUBITO 2 A 0 PER LORO. IL CLAN SEMBRA STORDITO, INCAPACE DI REAGIRE, NON UN TIRO IN PORTA, SEMBRA L’INIZIO DI UN MASSACRO MA…… BEH, INUTILE NARRARE LE VARIE FASI, BASTI DIRE CHE I CINQUE TERRONI TIRANO FUORI L’ORGOGLIO E SOPRATTUTTO LE PALLE (QUELLE BRUTTE E PELOSE) E LA RIMONTA NON E’ CHE LA NATURALE CONSEGUENZA. IL TEATRO E’ OSSO DURISSIMO, NON MOLLA E RIBATTE COLPO SU COLPO, LA BATTAGLIA INFURIA VIOLENTA, SPUTI, INSULTI, OFFESE DI BASSA LEGA A MADRI E SORELLE, RUMOR DI TIBIE, MA ALLA FINE LA SFIDA, VIOLENTA MA CAVALLERESCA E LEALE SI RISOLVE CON UNA GRANDISSIMA VITTORIA DEL CLAN DEI SICILIANI CON BEN 2 GOL DI SCARTO. L’URLO LIBERATORIO FINALE DEI DISCENDENTI DI FEDERICO SECONDO SQUARCIA L’ARIA !! IL CLAN REGNA !!
FIN QUI, APPROFITTANDO DELLA LORO ASSENZA CAUSA TERZO TEMPO (LO VEDI, ECCO MARINO ETC. ETC.), HO NARRATO LA VERITA’. ORA PERO’ SICCOME GLI AMICI DEL TEATRO MUNICIPAL FANNO LA GENTILEZZA DI OSPITARE LE MIE PAGINE E INOLTRE POTREBBERO TORNARE DALLE LORO GOZZOVIGLIE, FARO’ FINTA CHE AVEVO SCHERZATO E CHE HANNO VINTO LORO: I LETTORI CAPIRANNO, TENGO FAMIGLIA PURE IO….
DUNQUE, LA PARTITA PUTROPPO E’ STATA VINTA DAL TEATRO MUNICIPAL. SIAMO PARTITI IN VANTAGGIO, COME L’ULTIMA VOLTA POI CAUSA CALO FISICO, LA FINE DI QUEI POCHI PASSAGGI BASSI RIUSCITI (O COMUNQUE DI UNO STRACCIO DI MANOVRA) ED IL DELIRIO DI STERILI DRIBBLING DA PARTE DEL TARZAN DI CASAL BOCCONE, IL CLAN PERDE RAPIDAMENTE FORZA ED INCISIVITA’. IL TEATRO, DA VERA SQUADRA AFFIATATA, RIPRENDE CON CALMA LE FILA DEL GIOCO E COMINCIA A MACINARE. IL FINALE E’ SCONTATO: TEATRO 8 CLAN DEI SICILIANI 6 .
VANO E’ RIMPIANGERE LE FONDAMENTALI DOTI DI COSTRUZIONE DU ZU PIDDU, IL DINAMISMO COSTRUTTIVO DI SIMONE, LA GRINTA DI PICO CHE AVREBBE DETTO “DAI CHE SI RECUPERA”….. MA ANCHE A LORO IN REALTA’ MANCAVA THE COACH, ANCHE SE …… BEH, NON MI SEMBRAVANO TROPPO TRISTI PER LA MANCANZA, ANZI…..
VABBE’, PAGELLE
CITOFONO: VOTO 6,5
UNA PROVA DIGNITOSA, PROVA AD OPPORSI IN TUTTI I MODI MA LA DIFESA NON LO PROTEGGE.
TARZAN: VOTO 5-
TARZAN: VOTO 5-
LA CLASSE NON GLI MANCHEREBBE MA LA USA MALE, QUASI MAI SUGGERISCE PASSAGGI SMARCANTI MA STERILI LUNGOLINEA (E QUI NON SI GIOCA A TENNIS), MANDA IN CONFUSIONE TUTTA LA SQUADRA, DRIBBLOMANE INGUARIBILE, CON LUI SERVIREBBE GIOCARE CON 2 PALLONI, UNO PER LUI L’ALTRO PER I RESTANTI ! HA IL MERITO DI TENERE LA DIFESA
ZU NITTU: VOTO 5+
ZU NITTU: VOTO 5+
FIACCO, IL FISICO A FIASCO DI VINO ANCORA NON LO SORREGGE, E’ L’OMBRA DEL PADRINO CHE CI SI ASPETTA ANCHE SE I DELIRI DI TARZAN CERTO NON AGEVOLANO IL SUO MODO DI GIOCARE. PROVA PERO’ A GIOCARE A PALLA BASSA, DI PRIMA E CON QUALCHE ASSIST MA SI VEDE CHE E’ ORFANO DI ZU PIDDU
T-MAX: VOTO 5,5
T-MAX: VOTO 5,5
NON E’ ANCORA LO SCOOTERONE 500 CC. DI CUI PORTA IL NOME, NON E’ IL SOLITO MURO IN DIFESA, ANCHE PER LUI COME PER IL PADRINO LO SLOGAN DOVREBBE ESSERE “MENO PANZA PIU’ SOSTANZA” MA, ANCORA IN COMPAGNIA DEL PADRINO, HA IL MERITO DI ESSERE L’UNICO CHE PROVA A COSTRUIRE CON CRITERIO
L’UOMO SPILLO: VOTO 5,5
L’UOMO SPILLO: VOTO 5,5
PUNGE SUBITO MA POI SI SPEGNE, COMPLICI LE PALLE IMPOSSIBILI DELL’UOMO DELLA GIUNGLA CHE LO SFIACCANO PRESTO. UN PAIO DI ERRORI CONDIZIONANO IL PUNTEGGIO INIZIALE, HA IL CULO PESANTE SUI RECUPERI E SI INFRANGE TROPPO SPESSO SUL MURO AVVERSARIO INVECE DI CERCARE LO SCAMBIO RAPIDO, MA IL TALENTO NON SI DISCUTE E RIMANE PUR SEMPRE UN PERICOLO PER LA DIFESA AVVERSARIA. ANCHE PER LUI UN’ORETTA DI CORSA AL SABATO E QUATTRO BUCATINI IN MENO NON GUASTEREBBERO……
A QUESTO PUNTO CEDEREI LA LINEA ALLE INTERVISTE DALL’ALTRO CAMPO, QUELLO DELL’A.S. MONTESACRO, A VOI STUDIO.
A QUESTO PUNTO CEDEREI LA LINEA ALLE INTERVISTE DALL’ALTRO CAMPO, QUELLO DELL’A.S. MONTESACRO, A VOI STUDIO.
lunedì 13 ottobre 2008
Niente Coach: sarà vero Teatro?
Come già ampiamente preannunciato, il Teatro, stasera dovrà fare a meno della sua guida, del pugno di ferro in guanto di granito.
Sapranno i Nostri fronteggiare il Clan dei Siciliani, che già risultarono pesantemente indigesti alla Finanza Creativa?
Chissà... Un esame di maturita per i virgulti BiancoNeruti, che dovranno dimostrare di non essere Coachdipendenti come la Roma dal Lama de Porta Metronia.
Saprà Mike the Butcher raccordare i reparti come il Leader ha fatto anche nelle giornate più buie?
Saprà il Fiordello ripulire il desco senza il Coach a pungolarlo?
A breve le risposte a questi e ad altri inquietanti interrogativi.
Ecco la lista dei convocati, intanto:
Bebo (C)
Serusuke (Vice)
Leo
Fiordello
Mike the Butcher
Sapranno i Nostri fronteggiare il Clan dei Siciliani, che già risultarono pesantemente indigesti alla Finanza Creativa?
Chissà... Un esame di maturita per i virgulti BiancoNeruti, che dovranno dimostrare di non essere Coachdipendenti come la Roma dal Lama de Porta Metronia.
Saprà Mike the Butcher raccordare i reparti come il Leader ha fatto anche nelle giornate più buie?
Saprà il Fiordello ripulire il desco senza il Coach a pungolarlo?
A breve le risposte a questi e ad altri inquietanti interrogativi.
Ecco la lista dei convocati, intanto:
Bebo (C)
Serusuke (Vice)
Leo
Fiordello
Mike the Butcher
venerdì 10 ottobre 2008
NON E’ UN PAESE PER VECCHI
Giù le mani dallo spogliatoio della Juve. Lo chiede Amauri, tra gli ultimi arrivati sotto la Mole, smentendo le voci di incomprensioni tra i nuovi giocatori e la vecchia guardia. "I campioni che hanno vinto tutto e poi sono andati in serie B - assicura il centravanti ex Palermo - sono quelli che ci danno la carica. Nello spogliatoio non esistono fratture, siamo un gruppo forte e unito".
Sì, sì, vabbè Coach, tu volevi un articolo sulla partita di martedì ma….insomma io preferivo la crisi della Juve…. Però capisco che devo rispondere con gentilezza e disponibilità al tuo invito e quindi farò uno sforzo. La serata comincia con 2 veri e propri miracoli: 1) zu Nittu che arriva con 20 minuti di anticipo in campo
2) Zeus che distrae Marte (Dio della guerra) col Telegiornale sull’ultima dichiarazione di Brunetta (“aboliamo le Banche con un Decreto!”) sicchè il Divino si distrae dal suo abituale compito di ausilio ai forti e valenti Finanza Creativa.
Il risultato di tutto ciò è una iniziale debacle delle Fiamme Gialle stordite da una raffica di gol che porta rapidamente Il Clan ad un imprevedibile 6 a 1 !! Le facce degli sbalorditi Siculi palesano un interrogativo: chi guida le prodezze balistiche di questi 5 muratori del pallone? E chi altri se non la Dea Chiquita, protettrice dei calciatori con i piedi a banana? Però nella vita ogni cosa tende a riequilibrarsi e così accade che Marte spegne la Tv, Chiquita si stufa di fare gli straordinari (tanto Brunetta non glieli pagherebbe) e il cigno ridiventa brutto anatroccolo.
La Finanza riprende vigore dopo un errore difensivo marchiano del Clan dei Siciliani e pian piano pareggia, le loro bordate sibilano ora alla destra ora alla sinistra del povero Citofono che, dopo essere riuscito ad ingannare per la prima mezzora i palloni scagliati dagli avversari indirizzandoli sempre ai piani alti, al fine si vede costretto a soccombere sotto i colpi dell’artiglieria pesante dei Creativi che non hanno pietà sino al termine. Insomma, a metà partita gli Dei decretano le sorti dell’incontro, sicchè Il Padrino comincia la Sagra dei passaggi mosci, L’Uomo Spillo, spietato e pungente nei primi minuti, finisce la partita spuntato, u zu Piddu si addormenta (a proposito, qualcuno gli dica che, vista la fiatella tipo fogna di Calcutta, nessuno lo sveglierà mai con il classico bacio!)….. Il risultato è pleonastico, si dice simile ad un 12 a 8 ma qui chiamo in causa a preziosa testimonianza Lorenzo che di sicuro ricorderà meglio. Sul campo di battaglia, al termine, rimangono solo le impronte dei vincitori (quanto è duro convincere la truppa che l’importante è partecipare…), l’eco delle urla di 2 giocatori che in 2 diverse circostanze rimproverano altrettanti malcapitati, rei di aver segnato invece di passare il pallone ad altri, e soprattutto un dubbio degno di Amleto: l’organizzazione che, con modi cruenti pari a quelli dei corleonesi, vorrebbe sbalzare dal potere Il Clan dei Siciliani da quale territorio regionale proviene? Calati juncu ca passa a china!
mercoledì 8 ottobre 2008
terzotempo - notiziario enogastronomico n.0
In attesa di risultati, classifiche e marcatori della prima giornata del quadrangolare, apro in ritardo la rubrica sulla parte che più conta dell'incontro, il terzo tempo mangereccio e alcolico.
La serata dà vita a grosse novità. Leo si presenta insolitamente fiacco, più che per la partita, per le fiale scolatesi nel fine settimana. Durante l'happy hour, all'antipasto, tenta di abbandonare mezzo mojito sul bancone finché viene aspramente redarguito dal coach. Serusuke fa figura ancora peggiore, riempiendosi il bicchiere a metà, e di sola Sciuepps! Non si era mai visto in tutta Città Giardino. Adduce a motivazione i 6 mojito del sabato, che venivano dopo svariatissimi calici di vino toscano, un ottimo merlot rosso (?) e due gavette piene di Pampero liscio. Tutti si avventano invece famelici su quel che resta di una carcassa di salume d'alce norvegese, servita su bruschetta calda.
Il rientro all'attività ai fornelli dell'ebbro errante dà vita a un superbo
risotto di salsiccia e funghi, della cui sublime qualità si accorge solo l'esteta di Tortretteste, il parente Fiordello, mentre gli altri calano forchettate
in fase anaerobica.
Ma il vero scontro per il titolo di cannoniere della tavola avviene sull'ultima portata: sotto uno sguardo insolitamente acceso di capitan Bebo, la rissa a centrocampo si accende tra il coach e il di cui sopra Fiordello sull'ultima portata, una
torta rustica di zucchine, pancetta cipolle e provola affumicata. Ciascuno si accaparra le due fette d'ordinanza che, annaffiate di dignitoso bianco, sembrano appagare tutti. Si, tutti gli altri. Vasco, che fino a quel momento aveva fatto il timido, o il finto tonto, anzi proprio il tonto, si avvicina falsamente pudico alla terza fetta, dividendola meschinamente a metà. Luca balza vorace sull'altra, che sparisce prima di atterrare nel piatto. Ne rimane una, e comincia una serie di stomachevoli complimenti che rischiano di rovinare la digestione al cuoco e ai commensali. Poi, intorno all'ora del cambio di data, dopo una finta e un dribbling verso il computer, Vasco si avvicina ancora al tavolo, e con aria di sfida taglia a metà il pranzo del giorno dopo di Serusuke. Sicuro del successo, si gira soddisfatto, e ha appena modo di sentire il rumore delle mascelle possenti del rivale, che finiscono la fetta prima di lui. Sostanziale pareggio, decreta il Capitano, mentre la palpebra superiore rovina rumorosamente su quella inferiore. Ma ai punti, Fiordello sarebbe stato avanti. Possiamo star certi che siano state solo le prime schermaglie stagionali.
La serata dà vita a grosse novità. Leo si presenta insolitamente fiacco, più che per la partita, per le fiale scolatesi nel fine settimana. Durante l'happy hour, all'antipasto, tenta di abbandonare mezzo mojito sul bancone finché viene aspramente redarguito dal coach. Serusuke fa figura ancora peggiore, riempiendosi il bicchiere a metà, e di sola Sciuepps! Non si era mai visto in tutta Città Giardino. Adduce a motivazione i 6 mojito del sabato, che venivano dopo svariatissimi calici di vino toscano, un ottimo merlot rosso (?) e due gavette piene di Pampero liscio. Tutti si avventano invece famelici su quel che resta di una carcassa di salume d'alce norvegese, servita su bruschetta calda.
Il rientro all'attività ai fornelli dell'ebbro errante dà vita a un superbo
risotto di salsiccia e funghi, della cui sublime qualità si accorge solo l'esteta di Tortretteste, il parente Fiordello, mentre gli altri calano forchettate
in fase anaerobica.
Ma il vero scontro per il titolo di cannoniere della tavola avviene sull'ultima portata: sotto uno sguardo insolitamente acceso di capitan Bebo, la rissa a centrocampo si accende tra il coach e il di cui sopra Fiordello sull'ultima portata, una
torta rustica di zucchine, pancetta cipolle e provola affumicata. Ciascuno si accaparra le due fette d'ordinanza che, annaffiate di dignitoso bianco, sembrano appagare tutti. Si, tutti gli altri. Vasco, che fino a quel momento aveva fatto il timido, o il finto tonto, anzi proprio il tonto, si avvicina falsamente pudico alla terza fetta, dividendola meschinamente a metà. Luca balza vorace sull'altra, che sparisce prima di atterrare nel piatto. Ne rimane una, e comincia una serie di stomachevoli complimenti che rischiano di rovinare la digestione al cuoco e ai commensali. Poi, intorno all'ora del cambio di data, dopo una finta e un dribbling verso il computer, Vasco si avvicina ancora al tavolo, e con aria di sfida taglia a metà il pranzo del giorno dopo di Serusuke. Sicuro del successo, si gira soddisfatto, e ha appena modo di sentire il rumore delle mascelle possenti del rivale, che finiscono la fetta prima di lui. Sostanziale pareggio, decreta il Capitano, mentre la palpebra superiore rovina rumorosamente su quella inferiore. Ma ai punti, Fiordello sarebbe stato avanti. Possiamo star certi che siano state solo le prime schermaglie stagionali.
martedì 7 ottobre 2008
Ed è subito sera... da Teatro
E venne il giorno in cui le parole cedettero il campo all'azione.
L'azione incessante del Grande Teatro Municipal.
E come nei gemellati BiancoNeri, è sempre il Capitano che mostra la strada.
Un Coach ridotto ai minimi termini dalla sforzo di meningi, atto a sviluppare un dispositivo che possa servire a mettere la mordacchia ai temutissimi Blues, che, il Coach sapeva (avendo sguinzagliato osservatori-spia nascosti sugli spalti in ogni loro singola partita degli ultimi 3 anni,) potevano contare su un'organizzazione di gioco eccellente, supportata da movimenti rodati degli avanti e protetta dai mastini difensivi. Senza contare la protezione assicurata dal Goalkeeper fisso che squadre comunque attrezzate come il Teatro e la Finanza Creativa non possono schierare.
Ed infatti, complice un Vasco pesantemente appesantito, pronti via e siamo 2 a 0 per i Blues.
Il gioco fatto di lanci millimetrici degli esperti pedatori Bluvestititi ha messo in seria difficoltà il Teatro, scalvalcandone di fatto il folto centrocampo a 2, e costringendo Seru, Vasco e Leo a continue rincorse.
Poi, però, il Leader ha mostrato la strada a modo suo: insifonando un preciso lancio di testa di Serusuke con un agile palleggio e subitaneo e fulminante tiro a rete.
Poco dopo Vasco imbecca Seru che in perfetta solitudine lancia il libretto della pensione all'angoletto, dando il meritato pareggio ai Bianconeruti.
L'ennesima distrazione di Vasco, però condanna di nuovo i Nostri ad inseguire, quando si lascia andare via l'uomo su azione da calcio d'angolo. Il Capitano sistema di nuovo le cose.
I blues tornano in vantaggio (4-3) su disattenzione collettiva dei Teatranti.
Ma ecco lo scoppiettante finale di marca Teatrale: prima la Perla (anche nella forma) del Teatro - Fiordello - segna il pareggio con un'agile pallonetto, poi il Capitano chiude i conti con un tiro dalla distanza che beffa il pur bravo portiere dei Blues, dando i 3 punti ad un Teatro che parte col piede giusto, nonostante un Vasco che, in queste condizioni, non è utile alla causa. Urge allenamento intensivo.
Pagellone
Bebo: Prestazione maiuscola. La tenuta fisica non è più quella dei tempi migliori, ma la classe non invecchia, né rallenta. 8
Serusuke: Degno vice di cotanto Capitano, prima si sbatte, poi segna. Qualche sbavatura, ma anche tanta sugna. 7,5
Vasco: il peggiore in campo. Di tutti i tempi. 0,5
Leo: Tanto movimento. Tanta confusione. Ma almeno è tanta. 7
Fiordello: Tantissima classe che nasconde una scarsa propensione al movimento. Il senso della posizione fa il resto. 7
E come nei gemellati BiancoNeri, è sempre il Capitano che mostra la strada.
Un Coach ridotto ai minimi termini dalla sforzo di meningi, atto a sviluppare un dispositivo che possa servire a mettere la mordacchia ai temutissimi Blues, che, il Coach sapeva (avendo sguinzagliato osservatori-spia nascosti sugli spalti in ogni loro singola partita degli ultimi 3 anni,) potevano contare su un'organizzazione di gioco eccellente, supportata da movimenti rodati degli avanti e protetta dai mastini difensivi. Senza contare la protezione assicurata dal Goalkeeper fisso che squadre comunque attrezzate come il Teatro e la Finanza Creativa non possono schierare.
Ed infatti, complice un Vasco pesantemente appesantito, pronti via e siamo 2 a 0 per i Blues.
Il gioco fatto di lanci millimetrici degli esperti pedatori Bluvestititi ha messo in seria difficoltà il Teatro, scalvalcandone di fatto il folto centrocampo a 2, e costringendo Seru, Vasco e Leo a continue rincorse.
Poi, però, il Leader ha mostrato la strada a modo suo: insifonando un preciso lancio di testa di Serusuke con un agile palleggio e subitaneo e fulminante tiro a rete.
Poco dopo Vasco imbecca Seru che in perfetta solitudine lancia il libretto della pensione all'angoletto, dando il meritato pareggio ai Bianconeruti.
L'ennesima distrazione di Vasco, però condanna di nuovo i Nostri ad inseguire, quando si lascia andare via l'uomo su azione da calcio d'angolo. Il Capitano sistema di nuovo le cose.
I blues tornano in vantaggio (4-3) su disattenzione collettiva dei Teatranti.
Ma ecco lo scoppiettante finale di marca Teatrale: prima la Perla (anche nella forma) del Teatro - Fiordello - segna il pareggio con un'agile pallonetto, poi il Capitano chiude i conti con un tiro dalla distanza che beffa il pur bravo portiere dei Blues, dando i 3 punti ad un Teatro che parte col piede giusto, nonostante un Vasco che, in queste condizioni, non è utile alla causa. Urge allenamento intensivo.
Pagellone
Bebo: Prestazione maiuscola. La tenuta fisica non è più quella dei tempi migliori, ma la classe non invecchia, né rallenta. 8
Serusuke: Degno vice di cotanto Capitano, prima si sbatte, poi segna. Qualche sbavatura, ma anche tanta sugna. 7,5
Vasco: il peggiore in campo. Di tutti i tempi. 0,5
Leo: Tanto movimento. Tanta confusione. Ma almeno è tanta. 7
Fiordello: Tantissima classe che nasconde una scarsa propensione al movimento. Il senso della posizione fa il resto. 7
domenica 5 ottobre 2008
Convocazioni per lunedì 6.10.2008
Orbene, finalmente ci siamo.
Il Quadrangolare entra nel vivo, e domani sera si affronteranno Blues e Teatro Municipal.
Non ho bisogno di frasi ad effetto per motivarvi, quindi mi limiterò a stilare una fredda lista di nomi che rappresenteranno degnamente il Teatro Municipal nella sua interezza.
Convocati
Bebo (C)
Serusuke
Vasco
Leo
Fiordello
Sic et simpliciter, come dice Lotito.
giovedì 2 ottobre 2008
Ipse Dixit
Ricevo e pubblico:
"Fratelli, sorelle, magna cum letitia nuntio vobis gaudium magnum: habemus circensem!
Innanzitutto grazie per lo spazio nel Blog.
Il quadrangolare prevede quattro squadre:
-Teatro Municipal
-Finanza creativa
-I Blues
-Il Clan dei siciliani
Dei nostri avversari abituali, I Blues (maglie blu, appassionati di blues o tristi?), non voglio svelare molto, lascio che sia il campo a parlare. Sono vecchietti (come noi del resto) ma veloci come un Intercity. Sono capitanati da un cecchino implacabile da area di rigore, Re Carlo V (che però non vuole lo si chiami così), più un portiere che se chiude la saracinesca allora è inutile bussare, due Kawa 750 (citazione per chi ha vissuto gli anni '70) ed un Picasso del pallone di nome Alessandro (vedo già i giornali discutere sul primato di fantasista tra lui e Bebo del Teatro Municipal).
Ma veniamo alla nostra squadra, che non si chiama Pico, Benny e i ragazzi del calcetto. Nel tempo è diventata una disunita squadra di Mercenari al soldo del padrone (anzi del Padrino, poi capirete perchè) a tempo determinato: chi cambia orari di lavoro, chi ha problemi con gli orari di lavoro, chi prende periodi di riflessione, chi mette al mondo figli, chi ha turni, chi si fa male, etc. etc. Quindi, viste le caratteristiche appena citate e per seguire lo stile “guerriero” del vostro Blog avrei dovuto chiamare la squadra “Lanzichenecchi”, o meglio, alla luce anche della nostra età ormai da pannolone per incontinenti potevo chiamarla “L'Anzianichenecchi”..... Alla fine ha prevalso il favorire il nocciolo duro del gruppo, quindi la squadra si chiama “Il Clan dei Siciliani”. Siciliani siamo io e l'altro pedatore semprepresente, Clan perchè volente o nolente la mia non è una squadra, è gestita in modo assolutamente “padronale”.
Si compone del sottoscritto, nome di battaglia “Zu Nittu” (in siciliano diminutivo di Benedetto)detto anche “Il Padrino”. Di lui si potrebbe dire, citando la biografia di Paolo Villaggio sul libro di Fantozzi, che negli ultimi tempi è un po' rincoglionito! Inascoltato dal manipolo di anarchici, incompreso nelle sue teorie tattiche (rombi, quadrati, diagonali, movimenti senza palla...), ormai non prova neanche più a trifolare gli altrui coglioni (come dice Bebo), tanto è vana l'impresa. Parafrasando il ruolo di Vasco, è il “Coach” della squadra.
Fedelissimo al suo fianco, nella sconfitta come nella vittoria (a quando risale l'ultima vittoria....?), ecco “Zu Piddu” (diminutivo di Giuseppe), ex “Black & Decker di Montesacro”, Messinese Doc e testimone delle gesta del compianto Prof. Scoglio, a lui il sinistro serve solo per camminare, giocatore di talento qualora non sia turbato dall'andamento dei mercati finanziari (cioè quasi sempre). A questo punto qualcuno ben informato di Cronaca potrebbe obiettare: ci mancano giusto u zu Totò e u zu Binnu e......... Ma ecco l'elemento storico, Pico, soldato indomito ma stanco, mi piacerebbe dire che sono le donne a rovinarlo, che nelle mutande ha una belva feroce....invece si rovina con attività culturali di ogni sorta (cinema, musica, adesso anche Teatro) che ne minano il rendimento e soprattutto la presenza costante. Bebo ricorderà che, quando faceva parte della squadra “Sergetto e i suoi profeti”, il grande Sergio mi urlava ogni tanto che se mi avesse portato via Pico sarei stato finito. Bei tempi! Poi c'è Giovanni, un citofono più che un portiere, la sua mole imponente e minacciosa suggerisce che se ti prende sono uccellazzi tuoi.........se ti prende............. Concludono la lista, almeno per ora, Zorro, vecchia gloria delle maglie gialle, un vero professore del calcio che però preferisce stare “coi piedi per aria”, Simone, giovane aitante e valente ma attualmente stirato (speriamo ritorni presto e sgualcito), Max, per lui i conti tornano sempre, A Flower?, anche lui troppo preso da cultura ed architettura creativa, ed infine “l'Uomo spillo”, micidiali le sue folate in area di rigore altrui così come le sue teorie contropiediste applicate ad un campo che ha le medesime misure di uno da tennis..... C'è un possibile thriller : e se a sorpresa ritornasse sul luogo del delitto il più grande artista di tutti i tempi, l'unico uomo capace di cambiare il volto di una partita da solo, il più fedele dei luogotenenti del Padrino (nientemeno dal 1988 !)? Non posso dire di più se non che il suo nome comincia per Aless e finisce per andro.
Bene, veniamo ora al dunque, ecco il calendario (anche se quello della Carfagna mi sembrava meglio):
6 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-BLUES
7 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-IL CLAN DEI SICILIANI
13 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-BLUES
13 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-IL CLAN DEI SICILIANI
20 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro BLUES-IL CLAN DEI SICILIANI
20 ottobre ore 21,00 Club Nomentano FINANZA CREATIVA-TEATRO MUNICIPAL
27 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-BLUES
27 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-IL CLAN DEI SICILIANI
3 novembre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-BLUES
3 novembre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-IL CLAN DEI SICILIANI
10 novembre ore 19,00 A.s. Montesacro BLUES-IL CLAN DEI SICILIANI
10 novembre ore 21,00 Club Nomentano FINANZA CREATIVA-TEATRO MUNICIPAL
Queste le prime sei partite (tutti contro tutti andata e ritorno). Se tutto andrà bene continueremo ovviamente tutto l'anno così.
I campi sono:
Club Nomentano (dove si gioca alle ore 21 )- viale Kant 312, quasi all'incrocio con via Nomentana
A.S. Montesacro calcio (dove si gioca alle ore 19) – via C. Bertini Attili 35, traversa di via E. Romagnoli
Per quanto riguarda il colore delle maglie fatemi sapere, noi la abbiamo gialla ed i nostri amici blu scuro.
Lontano invece dal faceto sottolineo un pò di cose serie:
- per saltare una partita deve essere morto qualche parente e per di più stretto
- per saltare una partita per pioggia ci deve essere prima stato l'avvistamento di Noè, quindi, comunque ci si presenta e poi si vede lì
- agonismo quanto ne volete, sfottò a quintalate; acredine, ostilità e falli invece non fanno parte delle nostre abitudini e vorremmo continuasse così. L'imprudente The Coach cita nel blog un abbandono “per manifesta inferiorità” dimenticando che il suo vecchio capitano Galeotto e lo sbruffone diciottenne nipote del dentista avevano così avvelenato il clima che non rimaneva altro da fare.
Ho invitato infine tutti i miei ed I Blues ad andare a vedere il sito dei mitici Teatro Municipal, dove probabilmente troveranno spazio commenti, avvisi, pagelloni ed altre amenità e spero scemenze, nonché questo bando.
Chi vincerà la calcistica tenzone che avrà come teatro di guerra quei territori che furono cari a Menenio Agrippa? Per scoprirlo unite i puntini dall' 1 al 74 !!!!
(Come scrivono i viscidi) Con viva cordialità
Benny
P.s. : Serusuke oloturia!!! (lui capirà)"
Cosa dire: Quanto ti capisco, Co-Coach!!!
"Fratelli, sorelle, magna cum letitia nuntio vobis gaudium magnum: habemus circensem!
Innanzitutto grazie per lo spazio nel Blog.
Il quadrangolare prevede quattro squadre:
-Teatro Municipal
-Finanza creativa
-I Blues
-Il Clan dei siciliani
Dei nostri avversari abituali, I Blues (maglie blu, appassionati di blues o tristi?), non voglio svelare molto, lascio che sia il campo a parlare. Sono vecchietti (come noi del resto) ma veloci come un Intercity. Sono capitanati da un cecchino implacabile da area di rigore, Re Carlo V (che però non vuole lo si chiami così), più un portiere che se chiude la saracinesca allora è inutile bussare, due Kawa 750 (citazione per chi ha vissuto gli anni '70) ed un Picasso del pallone di nome Alessandro (vedo già i giornali discutere sul primato di fantasista tra lui e Bebo del Teatro Municipal).
Ma veniamo alla nostra squadra, che non si chiama Pico, Benny e i ragazzi del calcetto. Nel tempo è diventata una disunita squadra di Mercenari al soldo del padrone (anzi del Padrino, poi capirete perchè) a tempo determinato: chi cambia orari di lavoro, chi ha problemi con gli orari di lavoro, chi prende periodi di riflessione, chi mette al mondo figli, chi ha turni, chi si fa male, etc. etc. Quindi, viste le caratteristiche appena citate e per seguire lo stile “guerriero” del vostro Blog avrei dovuto chiamare la squadra “Lanzichenecchi”, o meglio, alla luce anche della nostra età ormai da pannolone per incontinenti potevo chiamarla “L'Anzianichenecchi”..... Alla fine ha prevalso il favorire il nocciolo duro del gruppo, quindi la squadra si chiama “Il Clan dei Siciliani”. Siciliani siamo io e l'altro pedatore semprepresente, Clan perchè volente o nolente la mia non è una squadra, è gestita in modo assolutamente “padronale”.
Si compone del sottoscritto, nome di battaglia “Zu Nittu” (in siciliano diminutivo di Benedetto)detto anche “Il Padrino”. Di lui si potrebbe dire, citando la biografia di Paolo Villaggio sul libro di Fantozzi, che negli ultimi tempi è un po' rincoglionito! Inascoltato dal manipolo di anarchici, incompreso nelle sue teorie tattiche (rombi, quadrati, diagonali, movimenti senza palla...), ormai non prova neanche più a trifolare gli altrui coglioni (come dice Bebo), tanto è vana l'impresa. Parafrasando il ruolo di Vasco, è il “Coach” della squadra.
Fedelissimo al suo fianco, nella sconfitta come nella vittoria (a quando risale l'ultima vittoria....?), ecco “Zu Piddu” (diminutivo di Giuseppe), ex “Black & Decker di Montesacro”, Messinese Doc e testimone delle gesta del compianto Prof. Scoglio, a lui il sinistro serve solo per camminare, giocatore di talento qualora non sia turbato dall'andamento dei mercati finanziari (cioè quasi sempre). A questo punto qualcuno ben informato di Cronaca potrebbe obiettare: ci mancano giusto u zu Totò e u zu Binnu e......... Ma ecco l'elemento storico, Pico, soldato indomito ma stanco, mi piacerebbe dire che sono le donne a rovinarlo, che nelle mutande ha una belva feroce....invece si rovina con attività culturali di ogni sorta (cinema, musica, adesso anche Teatro) che ne minano il rendimento e soprattutto la presenza costante. Bebo ricorderà che, quando faceva parte della squadra “Sergetto e i suoi profeti”, il grande Sergio mi urlava ogni tanto che se mi avesse portato via Pico sarei stato finito. Bei tempi! Poi c'è Giovanni, un citofono più che un portiere, la sua mole imponente e minacciosa suggerisce che se ti prende sono uccellazzi tuoi.........se ti prende............. Concludono la lista, almeno per ora, Zorro, vecchia gloria delle maglie gialle, un vero professore del calcio che però preferisce stare “coi piedi per aria”, Simone, giovane aitante e valente ma attualmente stirato (speriamo ritorni presto e sgualcito), Max, per lui i conti tornano sempre, A Flower?, anche lui troppo preso da cultura ed architettura creativa, ed infine “l'Uomo spillo”, micidiali le sue folate in area di rigore altrui così come le sue teorie contropiediste applicate ad un campo che ha le medesime misure di uno da tennis..... C'è un possibile thriller : e se a sorpresa ritornasse sul luogo del delitto il più grande artista di tutti i tempi, l'unico uomo capace di cambiare il volto di una partita da solo, il più fedele dei luogotenenti del Padrino (nientemeno dal 1988 !)? Non posso dire di più se non che il suo nome comincia per Aless e finisce per andro.
Bene, veniamo ora al dunque, ecco il calendario (anche se quello della Carfagna mi sembrava meglio):
6 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-BLUES
7 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-IL CLAN DEI SICILIANI
13 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-BLUES
13 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-IL CLAN DEI SICILIANI
20 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro BLUES-IL CLAN DEI SICILIANI
20 ottobre ore 21,00 Club Nomentano FINANZA CREATIVA-TEATRO MUNICIPAL
27 ottobre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-BLUES
27 ottobre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-IL CLAN DEI SICILIANI
3 novembre ore 19,00 A.s. Montesacro FINANZA CREATIVA-BLUES
3 novembre ore 21,00 Club Nomentano TEATRO MUNICIPAL-IL CLAN DEI SICILIANI
10 novembre ore 19,00 A.s. Montesacro BLUES-IL CLAN DEI SICILIANI
10 novembre ore 21,00 Club Nomentano FINANZA CREATIVA-TEATRO MUNICIPAL
Queste le prime sei partite (tutti contro tutti andata e ritorno). Se tutto andrà bene continueremo ovviamente tutto l'anno così.
I campi sono:
Club Nomentano (dove si gioca alle ore 21 )- viale Kant 312, quasi all'incrocio con via Nomentana
A.S. Montesacro calcio (dove si gioca alle ore 19) – via C. Bertini Attili 35, traversa di via E. Romagnoli
Per quanto riguarda il colore delle maglie fatemi sapere, noi la abbiamo gialla ed i nostri amici blu scuro.
Lontano invece dal faceto sottolineo un pò di cose serie:
- per saltare una partita deve essere morto qualche parente e per di più stretto
- per saltare una partita per pioggia ci deve essere prima stato l'avvistamento di Noè, quindi, comunque ci si presenta e poi si vede lì
- agonismo quanto ne volete, sfottò a quintalate; acredine, ostilità e falli invece non fanno parte delle nostre abitudini e vorremmo continuasse così. L'imprudente The Coach cita nel blog un abbandono “per manifesta inferiorità” dimenticando che il suo vecchio capitano Galeotto e lo sbruffone diciottenne nipote del dentista avevano così avvelenato il clima che non rimaneva altro da fare.
Ho invitato infine tutti i miei ed I Blues ad andare a vedere il sito dei mitici Teatro Municipal, dove probabilmente troveranno spazio commenti, avvisi, pagelloni ed altre amenità e spero scemenze, nonché questo bando.
Chi vincerà la calcistica tenzone che avrà come teatro di guerra quei territori che furono cari a Menenio Agrippa? Per scoprirlo unite i puntini dall' 1 al 74 !!!!
(Come scrivono i viscidi) Con viva cordialità
Benny
P.s. : Serusuke oloturia!!! (lui capirà)"
Cosa dire: Quanto ti capisco, Co-Coach!!!
Iscriviti a:
Post (Atom)