giovedì 15 gennaio 2009

terzo tempo, notiziario regionalculinario n.8

Appello: cara Ale-madre di Ale-figlio, ci devi dare una mano: quando Ivano viene convocato dal Teatro, ci si riferisce al ciclo completo della giornata di campionato: partita e terzo tempo. Lo chiamiamo perché ci sta simpatico. Se volevamo un rimpiazzo, che si limitasse a partecipare alla partita e se ne andasse senza fare nemmeno la doccia, ce ne cercavamo uno bravo. Quindi, per il futuro, ti preghiamo di non metterlo in difficoltà preparandogli la cena. La cena, è compresa nel coupon. E poi, senti che s’è perso…

Era tanto che un terzo tempo non era così glorioso, almeno dall’anno scorso, da dicembre 2008. Pochi oltre a Plotino (?) avevano intuito dal post precedente lo schema tattico della gara che conta, quella con la forchetta in mano.

Il ritiro in montagna ospite del Sudtirol Volk Partei aveva fatto bene, di molto bene, anzi benissimo all’ebbro errante, che tornava carico di globuli rossi e di pietanze altoatesine trafugate per la squadra. Che attaccamento alla maglia, anzi alla tovaglia!

La luce negli occhi del coach si accende appena varca la porta di Via Capo Peloro (l’unica porta che vede nella serata). Non ci può credere! Tutto quel bendiddio, e senza il rivale Fiordello a contendergli il primato di piatti e rutti! Certo, a tavola si siede per la prima volta un suo temibile collega, compare Zu Nittu, di cui niente si sa, o si ricorda, per quanto riguarda performances a quattro ganasce, ma che si presenta bene, con una batteria di bottiglie di birra, tutta quella risparmiata in campo durante il torneo…

Anno nuovo, antipasto innovativo: si parte con vin brulè e salami affumicati misti. Una lacrima di commozione spunta nell’occhio sinistro, quello di vetro, di Capitan Bebo, quando un insaccato di rara grassezza e fragranza gli si scioglie in bocca.

Poi si passa ai piatti violenti, wurstel che anche Cicciolina ha visto di rado, patate che manco Rocco ha gustato spesso, crauti che… be’, erano comunque buoni. Il secchiello di senape forte basta a malapena all’austriaco Zu Nitten, che viene rinnegato e bollato come crucco lanzichenecco figghiebbottana dalla famiglia sicula. E pensare che Serusuke vantava il primato regionale di pucciata nel barattolo Orco…

Quando, visto annientato il plotone di wurstel, il cuoco si presenta con un metro cubo di strudel, il coach replica da vero lìder, pretendendo che venga bagnato da adeguata dose di superalcolici.

Solo la birra non basta più.

Solo Leo non supera il bis.

Solo Bebo riesce a lasciare la tavola a un’ora tarda ma decente.

Solo alle due passate i due coccs vengono espulsi dal campo mentre continuano a dissertare di giocatori di cui nemmeno il signor Panini Modena conosce l’esistenza.

Solo il tempo potrà dirci se un nuovo terzotempo potrà superare quello ancora in fase di digestione

7 commenti:

zu Nittu ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
zu Nittu ha detto...

Heil, crande cuoco!
firmato Feldmaresciallo Zu Nitten
Burp !

The Coach ha detto...

Sto ancora ruttando alla salute del cuoco! Gloria imperitura!

plotino ha detto...

limortaccitua!

capitan bebo ha detto...

urge replica (cambusa permettendo)!

Serusuke ha detto...

a Ploti', io t'envito, t'envito, ma se preferisci giocà coi rumeni, magnate Ciorbă e Bors con loro. Io più che 'nvitatte, benché iuventino rosicone (v. Ajax), nun posso fa.

plotino ha detto...

me ripeto: limortaccitua.
ma forse ho capito, 'a parola d'ordine è la menabbrea farlocca