Avete paura, eh? temete resoconto e pagellone, eh?! fate maledettamente bene. Ma calma: in attesa del resoconto ufficiale, ecco i temi principali della giornata gastronomico-atletica, la maratona della tavola.
Aperitivo che vince (e ho già detto troppo), non si cambia; e infatti, ecco il tris di vinbrulè ad irrigare le aride gole dei giocatori; caldo, abbondante, speziato come la vita dei loro tifosi.
Le perplessità per l’assenza del senatore della Caina, Lorenzo-Aironmaiden-Panucci, che non ha accettato la panchina e si vocifera in odor di contratto con i Blues, vengono cancellate alla vista di bruschettona imperiale con crostino toscano.
Nel giorno della memoria, la memoria torna all’ultima di gennaio dell’anno scorso, in cui i nostri eroi, coadiuvati da Antero-carlafracci, si esibivano in un corpo a corpo col suino più noto sul desco, quel gran porco del maiale, per un trionfo degno di essere immortalato dalla fotocamera di Vasco (v. archivio). E guarda caso, ieri, al rientro nella compagine gialloverde del promesso sposo campano (è campano? boh, e chi lo capisce quando moccola?) si celebra dietro alle zampe, anzi lo zampone, del medesimo animale un nuovo avvincente Trionfo del palato.
Inizia quindi il cenone di natale classico, visto che in più di uno se lo erano perso (o serbato) nei giorni canonici.
A giudicare dalle lenticchie aspirate, sarà un anno pieno di quattrini per tutti i gladiatori del Tortretteste.
La parte del leone la fa però il dolce meneghino, che in realtà risulta puro pretesto, essendo stato usato a mo’ di spugna e intriso di uno squaglio di cioccolato;
squaglio che, come era successo la settimana scorsa, fa piangere
di commozione e melanconica nostalgia quel cuore tenero di Capitan Bebo. Che possa esserci una replica prossimamente?
1 commento:
Serata trionfale anche sul desco. Ma lì sì che siamo veramente imbsttibili!
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